I tifosi e i sostenitori di questa squadra possono stare tranquilli: Molfetta ha in Kay Van Djik la sua punta di diamante per questa stagione sportiva.
Da una parte il saluto costretto e sommesso ad un grande atleta e uomo qual è Jose Caceres; dall’altro l’arrivo a Molfetta di un altro opposto di indiscussa tecnica e forza.

Kay Van Dijk nasce ventisette anni fa, in Olanda, a Oosterbeek ed inizia la sua carriera nel 2003 con la formazione olandese del Landstede Volleyball Zwolle, per poi iniziare un vero e proprio tour fra Belgio e, addirittura Corea del Sud, con la maglia del Lig Greaters. Il suo primo approccio con la pallavolo italiana avviene nel 2009 con la maglia di Loreto in A1, per poi replicarsi con la maglia di Sora, l’anno scorso in Serie A2. Nel mezzo, anche una parentesi slovena con la maglia del Volley Bled.

Tecnicamente Van Dijk si colloca in posto 2 con i suoi 215 cm di altezza, avendo dalla sua una spike-reach di 315 cm e un block-reach di 355 cm. Dalla diagonale potente, Kay rappresenta il primo ‘orange’ a vestire la maglia della Pallavolo Molfetta.

A mercato, ormai, concluso a chiarire le prospettive della società e a chiarire alcuni punti controversi ci ha pensato il vice presidente Ezio Mazzola. Dopo una lunga attesa, durante la quale comunque il roster è cresciuto tecnicamente allenamento dopo allenamento (facendo vedere buone cose anche nelle amichevoli sinora disputate), è arrivato il sostituto di Josè Caceres: “L’attesa è stata abbastanza lunga, ma alla fine la pazienza, la perseveranza e l’abilità della società hanno avuto la meglio ed è arrivato a Molfetta un grosso Atleta. Noi abbiamo sin dal primo momento cercato giocatori di prima fascia ed alcuni sul mercato erano disponibili, ma la nostra prima scelta era Van Dijk. Ci siamo riusciti, siamo assolutamente soddisfatti”.

Nel frattempo, come detto, l’ entrenador Cichello è andato avanti con le risorse a disposizione in attesa del nuovo innesto. Ritrovati i gesti tecnici nella prima fase di preparazione, la seconda ha visto, (dati alla mano dello staff tecnico), una crescita esponenziale dei valori e dei numeri prodotti da tutti i giocatori. Del resto chi ha visto bene le amichevoli se ne sarà potuto accorgere, dirigenza inclusa che non ha mai pensato veramente di ridurre il suo potenziale: “Abbiamo piena fiducia nei nostri atleti, anche se rimanere con il roster invariato avrebbe diminuito la nostra competitività. Siamo abituati da sempre a muoverci con cautela sul mercato, con la consapevolezza di mantenere le promesse fatte”. Tutto alla luce del sole, nessun dubbio nemmeno su chi si è messo molto bene in mostra sinora: “Michele (Morelli ndr)non farà rimpiangere nessuno, se è a Molfetta c’è un motivo e siamo più che convinti delle sue capacità”.

E allora per il super pubblico molfettese c’è solo da attendere domani sera (ore 19 al PalaPoli) quando andrà in scena l’ultima amichevole, la prima con Kay in campo. Un motivo in più per staccare l’abbonamento:”Noi crediamo di aver allestito un roster di tutto rispetto. Il campo sarà poi, come sempre, il giudice supremo”.

Dieci giorni e poi la prima “udienza”.