“La Fossa c’è e voi?” era questo lo striscione che un gruppo di tifosi giunti da Isernia ha esposto al PalaSerenelli di Loreto. Questa volta c’erano anche i biancoazzurri, nel senso che l’atteggiamento con il quale la SEC Isernia è scesa in campo era quello giusto, per quella che doveva essere la partita del riscatto, quella della reazione, chiesta a gran voce dalla società di Corso Risorgimento e dalla tifoseria; la reazione in effetti c’è stata, ma il risultato non ha premiato l’impegno e il cuore degli uomini di Lorizio tornati a mani vuote dalle Marche.
Un 3 a 1 che penalizza eccessivamente Scappaticcio e soci, assai più reattivi e volenterosi di quanto visto nella gara casalinga con il Pineto; il tie break sarebbe stato il giusto epilogo per una gara tirata, ma non bella, anzi, qualche esperto spettatore, non direttamente interessato, l’ha definita “una battaglia tra due non squadre”. Sintesi perfetta alla luce dello spettacolo offerto tanto dai molisani quanto dai lauretani. Troppi gli errori, con la SEC che paga oltre modo quelli in più commessi dalla linea dei nove metri, frutto dell’insicurezza che regna tra i biancoazzurri; a ciò deve aggiungersi qualche episodio fortunoso per i padroni di casa, ecco spiegata la vittoria del Loreto con il minimo scarto in ciascun parziale.
Fortuna avara, invece, con la compagine della Fenice, costretta a far a meno dell’opposto di ruolo Antequera, letteralmente bloccato nell’allenamento di rifinitura da un dolore alla schiena. Lorizio è costretto a rivoluzionare il sestetto: Rosso spostato in posto due, lascia spazio a Gribov in banda, mentre Di Marco sostituisce Shumov a centro.
La rivoluzione non pare giovare agli ospiti, finiti in una manciata di minuti sotto di sei lunghezze; dall’altra parte, gli uomini di Moretti non sfruttano il vantaggio e commettono troppi errori; la SEC prende coraggio e il turno in battuta di Rosso accorcia le distanze grazie all’attacco del solito Argilagos e al bel muro di Gribov. Il cubano sale in cattedra, tre attacchi su tre fanno 19 pari, il successivo muro di Rosso su Battilotti porta la Sec avanti. Stesso liet motiv anche sul finale di set: Argilagos attacca, Rosso mura. 1 a 0 per la SEC.
I molisani continuano a sfruttare la vena positiva nella seconda frazione. Rosso nel nuovo ruolo non ha problemi e in tandem con Argilagos dà fiato agli attacchi pentri; buona anche la prova in ricezione con Scappaticcio che può appoggiare sui centrali. Proprio un primo tempo di Di Marco permette di arrivare alla seconda sosta tecnica avanti di tre. Al rientro in campo due muri consecutivi di Monsterts su Argilagos e un ingenuo fallo di posizione fanno rialzare la testa alla Carilo. L’Isernia pare poter conservare il vantaggio, ma sono gli errori al servizio a penalizzare il gioco ospite, Peda si fa grande e pareggia il conto dei set.
Dopo l’iniziale equilibrio, il terzo set diventa di dominio locale grazie alla buona vena dell’opposto Rodrigues, mentre il gioco della SEC si fa troppo prevedibile. Solo sul 24-18 i pentri si svegliano: Rosso attacca e mura (24-20); Scuderi entra per Di Marco in battuta, la ricezione marchigiana traballa e il muro pentro sale in cattedra, nell’ordine sono Rosso, Costantini e Gribov a bloccare il Loreto. Un recupero (24-23) che induce Moretti al time out; al rientro in campo Rodrigues passa, portando i suoi sul 2 a 1.
La rimonta lascia presagire un avvio determinato per gli isernini, invece, Peda dai nove metri fa un break di 5 lunghezze, vantaggio che i lauretani conservano fino al secondo time out tecnico. Costantini e soci non mollano, in particolare, Gribov con due attacchi consecutivi e un ace accorcia le distanze; la “Tigre” Argilagos mette a terra tre palloni pesanti, mentre Shumov – entrato da poco a rilevare Di Marco – fa due muri portando inaspettatamente i pentri sul più uno. Si procede punto a punto e come nel primo parziale si va ai vantaggi. La coppia arbitrale Zingoni-Vannucci ci mette del suo, giudicando in campo una palla dubbia del Loreto, Costantini protesta e viene giustamente ammonito. Il Loreto ha la palla set, Rosso la annulla, ma l’episodio precedente ha stravolto gli equilibri: Visentin a muro e Peda in attacco fanno 3 a 1.
Loreto sorride al premio eccessivo; per i valori espressi, o forse, inespressi, dalle due compagini il tie-break sarebbe stato il degno finale di una gara anonima. In casa SEC si medita e ci sono ben 11 giorni per provare ad invertire la rotta!
Anna Palermo
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(Foto Roberto GRECO: Rosso in battuta)