Un’Abasan Bari sprecona e arruffona rivede i fantasmi delle sue insicurezze e dopo due vittorie consecutive ferma la sua corsa perdendo per 3 set a 1 a Bergamo e gettando alle ortiche un’occasione irripetibile per conquistare punti preziosissimi in chiave salvezza.
Contro una squadra scesa in campo in formazione largamente rimaneggiata per le contemporanee assenze di Daolio, Yoko e Olli, i ragazzi di Beppe Spinelli partono bene e conquistano piuttosto agevolmente la prima frazione, chiusa con il parziale di 25-19. Come se non bastasse sui lombardi si abbatte l’ulteriore tegola dell’infortunio del brasiliano Lafit. Tutto sembra far pendere la bilancia dalla parte dei baresi.
Ma proprio nel momento di andare a raccogliere i frutti di una situazione ampiamente vantaggiosa, Matheus e compagni iniziano ad allentare la morsa, perdono concentrazione ed efficacia in attacco, diventando inspiegabilmente fallosi.
Conquistato il secondo set i bergamaschi recuperano fiducia e convinzione nei propri mezzi, mentre dall’altra parte della rete si smarriscono quegli equilibri faticosamente trovati nelle ultime due partite. Ne scaturisce un terzo set giocato punto a punto in cui la squadra di casa senza strafare, aspetta pazientemente l’errore dei baresi che immancabilmente arriva.
Nella quarta frazione Mister Spinelli tenta il tutto per tutto spostando Enoch al centro e inserendo Gallotta di banda, ma la mossa che si era rivelata vincente contro Milano, pur ridando slancio alla squadra ospite, non sortisce gli effetti sperati. Sul 25 pari diventa protagonista la coppia arbitrale che prima fischia un’invasione molto dubbia a Matheus e poi esibisce il cartellino giallo all’indirizzo del tecnico della compagine barese in seguito alle sue veementi proteste e chiudendo di fatto la contesa tra l’entusiasmo del pubblico locale e la delusione dei gialloblù baresi, costretti nuovamente a leccarsi le ferite di una sconfitta incredibile. “E’ quello che succede quando si pensa di aver già vinto prima del tempo” – il commento di Pino Minafra, capitano della formazione pugliese – “e ciò che più mi spaventa è che le certezze che sembravamo aver acquisito contro Cavriago e Milano si sono dissolte: nei momenti decisivi siamo spariti dal campo. Ora dobbiamo cercare di capire bene i motivi che ci hanno portato a questa batosta e ritrovare rapidamente il bandolo della matassa”. Di tempo non ce ne è molto: già mercoledì prossimo al Palazzetto di Carbonara sarà di scena la capolista Crema per quello che si preannuncia come un testa-coda da brividi.
Questo il tabellino dell’incontro:
AGNELLI METALLI BERGAMO – ABASAN BARI 3-1 (19-25; 25-22; 25-23; 27-25)
AGNELLI METALLI BERGAMO: Boroni S. 6, Boroni A. 11, Olli n.e., Gargano 1, Gelasio (L), Finazzi 10, Lafit 4, Burgsthaler 11, Sangalli 1, Sonetti 7. All. Cominetti
ABASAN BARI: Matheus 22, Joao Paulo 9., Astolfi 1, Enoch 7, Valente 7, Viva (L), Gallotta 9, Capra 8, Coscione n.e., Minafra 1, Ferri n.e., Saccardi n.e. All. Spinelli
Arbitri: Corrado Toso e Daniele Zucca.
Spettatori: 415
Bergamo: battute sbagliate 10, battute punto 1.
Bari: battute sbagliate 12, battute punto 4.
Roberto Colella, ufficio stampa Abasan Bari
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