Grottazzolina – C’era una volta un ragazzino di Benevento che voleva diventare un calciatore, e a giocare a calcio era così bravo che continuò a cullare il suo sogno, diventando a poco più di 15 anni un piccolo campione e una speranza per il futuro, non soltanto il suo, ma quello del calcio italiano. Allenato da mister del calibro di Marcello Lippi e Vujadin Boskov, Carmelo andò incontro al successo, ma a poco a poco la vita e la fortuna cominciarono a presentargli il conto, un conto forse un po’ troppo salato, che lo portò prima a subire una serie di infortuni che frenarono sul nascere una promettente carriera, ed infine ad appendere le scarpette al chiodo senza grandi soddisfazioni. Come se non bastasse, qualche anno dopo fu colpito da un linfoma che lo costrinse in un letto d’ospedale, a lottare per la propria vita.
Carmelo Imbriani aveva un’idea dello sport basata proprio su amore e fratellanza, lo stesso amore che i suoi tifosi e quelli avversari gli avevano dimostrato dedicandogli il messaggio “Imbriani non mollare” durante la malattia. Lo stesso amore che, nonostante la sua morte avvenuta nel 2013, continua a diffondersi, giorno dopo giorno, nel mondo del calcio e dello sport in generale grazie all’idea di suo fratello Gianpaolo. L’iniziativa ImbrianiNonMollare, nasce con lo scopo di diffondere i valori di lealtà sportiva e di antirazzismo che hanno contraddistinto la figura di Carmelo Imbriani. L’immagine della sua esultanza, simbolo di questi valori, viene utilizzata come testimone in eventi, attività benefiche e incontri nelle scuole.
“ImbrianiNonMollare è la storia di una promessa, di un sogno e di due fratelli che girano il mondo abbracciati” spiega Gianpaolo nel sito dedicato a Carmelo. “La Promessa è quella ambiziosa di far conoscere la storia di mio fratello in tutto il mondo. Il Sogno è quello di girare il mondo guidando un furgoncino che mostri con orgoglio l’immagine di Carmelo insieme a quella di una famosa opera di Keith Haring. Due figure unite da un unico messaggio di fratellanza che racconteranno per strada quello che di buono è emerso da questa brutta storia. Con il tempo poi arrivare con progetti umanitari nei paesi più poveri della terra, lasciando su ogni opera finita l’effigie di Carmelo. ImbrianiNonMollare è anche amicizia: due fratelli che intanto ‘girano il mondo’, grazie alle persone che portano con sé quelle due immagini e le mostrano in tutti i loro viaggi.”
Ed è così che l’immagine di Carmelo è arrivata anche a Grottazzolina, attraverso un ragazzo a cui questa promessa e questo sogno stanno molto a cuore. Tutta la M&G Scuola Pallavolo ringrazia Francesco Sideri per averle permesso di conoscere questa storia ed averla resa partecipe di essa. Perché prima di tutto lo sport DEVE ESSERE amore e fratellanza.
Ufficio Stampa M&G Scuola Pallavolo