Dopo oltre vent’anni di presidenza del Volley Potentino Andrea Rinaldelli lascia la guida della società. Il presidente che ha portato Potenza Picena in serie A2 abbandona la sua creatura tra la gloria per dedicarsi a delicatissime questioni personali, ma il suo cuore rimarrà biancazzurro a vita. Cofondatore della società sportiva, mosso dalla passione per lo sport, Rinaldelli ha favorito la crescita ininterrotta del Volley Potentino dando vita a una cultura della pallavolo nel territorio e trasmettendo le sue solidissime basi etiche, valori che hanno sempre caratterizzato il cammino della squadra e di tutti i suoi rappresentanti. La B-Chem Golden Plast Volley Potentino ha scelto di proseguire sotto il segno della continuità affidando l’incarico al dirigente storico Giuseppe Massera (in foto a sinistra).
Nel frattempo, Rinaldelli saluta i tifosi senza celare il suo disappunto per alcune decisioni non condivise. «L’avvicendamento, concordato con la dirigenza nel corso dell’estate, è un atto dovuto – spiega il presidente uscente -. So che lascerò la mia carica in buone mani e, comunque, non potrei più seguire la società con impegno e determinazione come in passato perché la mia testa è da un’altra parte. Devo portare avanti delle vicende personali che mi stanno a cuore, mentre in serie A2 ci vuole una presenza fissa e costante. E’ il momento di voltare pagina». Dopo tante esperienze condivise e numerosi successi, è arrivata l’ora della separazione perché non tutti i matrimoni sono eterni. «Forse ho accelerato la decisione di andarmene anche perché non ero più in linea con certe scelte della dirigenza – la sua ammissione -. Stimo e rispetto il nuovo tecnico Gianluca Graziosi, ma sono legato a Mauro Marchetti, l’allenatore che ci ha portato in A2. Meritava una chance e un atro trattamento, ma lo spogliatoio ha voluto così». E’ proprio dal confronto tra tutti i dirigenti che sono nate le maggiori soddisfazioni. «Non mi sono mai sentito un capo – dice apertamente Rinaldelli -. Ci siamo sempre confrontati su tutto e non sappiamo nemmeno cosa siano le gerarchie piramidali. Questa è stata sempre la nostra forza. Non siamo mai stati legati ai numeri, ma abbiamo sempre portato avanti una cultura di sport e fratellanza. Me ne vado con il grande vanto di non aver mai esonerato un allenatore in 20 anni e auguro alla squadra di fare bene in A2 senza mai perdere di vista i saldi principi da cui siamo partiti».
Per un grande presidente che lascia la società, il Volley Potentino ha la fortuna di ripartire da un altro grande rappresentante e socio fondatore come Giuseppe Massera, che dal lontano 1979 è l’unico dirigente a non essere mai uscito dal club. Un passato da mezzofondista in atletica leggera e una fugace esperienza sui campi di calcio prima di scoprire l’amore per la pallavolo. Massera fu tra i primi a sposare il progetto di Andrea Rinaldelli con Francesco Agostini e Roberto Boccanera, due giovani dirigenti poi deceduti in un terribile incidente stradale a Villa Potenza di Macerata mentre si recavano a Treia per partecipare a una riunione della Federazione Provinciale di Pallavolo. Da allora lo stesso Massera, Rinaldelli e tutte le persone affiliate alla società, come l’attuale vicepresidente Carlo Muzi, hanno raddoppiato l’impegno in memoria degli amici scomparsi. «La crescita del Volley Potentino è stata graduale, ma inarrestabile – le prime parole ufficiali del nuovo presidente -. Siamo partiti più di 30 anni fa dalla prima divisione e ora ci troviamo a lottare per rimanere in serie A2, ma la nostra mentalità è rimasta esattamente la stessa». Tanti capitoli da incorniciare come l’annata strepitosa con in campo l’oriundo Riccardo Cavalieri e un’unica macchia nella storia dei biancazzurri, la retrocessione a metà degli anni ’90. «Con un talento come Cavalieri bruciammo le tappe – ricorda Massera -. La sua partenza non fu colmata e tornammo subito in serie D, ma con pazienza e sacrificio abbiamo ripreso la scalata fino a raggiungere traguardi impensabili». Il neo presidente si trova già a suo agio con gli onori e gli oneri del nuovo incarico anche se negli ultimi 10 anni si era concentrato sul settore giovanile. «Rinaldelli mi ha sempre dato ampio spazio in un rapporto alla pari e questo mi è servito per acquisire esperienza – conclude Massera -. La salvezza è alla nostra portata. A pochi giorni dall’inizio della regular season non mi resta che salutare la squadra con una prima raccomandazione: “giocate ogni match a testa alta e con fair play. Possiamo anche perdere tutte le partite, ma non dovremo mai perdere la faccia”».
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