Paolo Torre, palleggiatore, e Francesco Mattioli, schiacciatore, i due atleti di lungo corso chiamati dal direttore sportivo di Vivi Altotevere Volley, Andrea Sartoretti, per elevare il tasso di esperienza, in una rosa, composta in gran parte da giovani di talento.
Giocatori di qualità, fondamentali per far crescere un gruppo composto in gran parte da ragazzi giovani, di talento, ma con poca esperienza nei campionati professionistici.
“Sono un palleggiatore anomalo, data la mia altezza, tra l’altro mancino”. Si presenta così Paolo Torre. “Queste caratteristiche sono state fondamentali nella mia carriera sportiva, mi hanno permesso di adattarmi a diversi tipi di gioco. Caratteristiche che cercherò di mettere a disposizione della squadra. La nostra rosa è composta da giocatori che fanno della forza fisica, una delle caratteristiche principali”. Prosegue Torre: “Su questo stiamo lavorando. Non abbiamo ancora un impianto di gioco ben definito, è normale di questi tempi. Ci vorrà ancora del tempo, ma già dalle prime settimane di lavoro, c’è la percezione che il nostro gruppo, grazie al lavoro del coach, potrà dire la sua, in questo campionato. Sono quasi venti anni che gioco a pallavolo, molti di questi passati tra i professionisti”. Conclude Torre: “Voglio ancora dimostrare, a me stesso, e a San Giustino, di poter ancora rimanere in serie A1. Tutti noi abbiamo una sfida personale da vincere, questo è importante per fare bene”.
Francesco Mattioli torna in serie A1 dopo sei stagioni, è il giocatore più esperto della rosa.
“Cercherò di mettere la mia esperienza a disposizione del gruppo, aiutando i più giovani a crescere”. Queste le parole di Francesco Mattioli. “Siamo un gruppo molto motivato; molti di noi, in carriera, non hanno raggiunto grandi traguardi, e questo è positivo, ci darà la spinta per dimostrare il nostro valore. Giocare in serie A1 è il massimo per un atleta, ci rende tutti più responsabili, consapevoli. In questa prima fase di preparazione stiamo facendo molto lavoro fisico. Abbiamo iniziato prima degli altri per farci trovare pronti, iniziare bene è fondamentale per una squadra come la nostra, che fa delle motivazioni, dell’entusiasmo, una delle armi principali. Sarà un campionato estremamente equilibrato, sopratutto per le formazioni di media-bassa classifica; a causa della crisi economica, molti giocatori stranieri hanno lasciato l’Italia per cercare ingaggi più alti in altre nazioni, è ciò ci induce a pensare che questo sarà un campionato meno competitivo rispetto alle passate stagioni. L’Italia però ha una grande tradizione in questo sport, ed in concreto rimane sempre un campionato estremamente difficile da giocare. Ma sono certo che”, conclude Mattioli “faremo di tutto per toglierci delle soddisfazioni: lo dobbiamo alla Società, che ci ha permesso di continuare a giocare tra i professionisti, e ai nostri supporter, che ci sono sempre molto vicini”.