Certo, se un paio di palloni al tie-break avessero girato in un altro modo adesso parleremmo di un trionfo su tutta la linea per la Robur Costa. Ma la prima vittoria del campionato non è arrivata ed allora è comunque giusto soffermarsi sull’ennesima, grande prova di attaccamento ai colori della maglia ed alla pallavolo in generale mostrata dalla città di Ravenna. La collocazione infrasettimanale, sia pure festiva, non era usuale e per questo poteva causare qualche defezione al Pala De Andrè: al contrario, l’impianto di viale Europa è stato preso d’assalto dagli appassionati ravennati già un’ora prima dell’inizio ed alle 18 il colpo d’occhio era quello di una semifinale di playoff piuttosto che dell’ottava giornata di andata del campionato. Trascinato dall’entusiastico tifo dei Boys, il pubblico ravennate ha sostenuto la squadra fino alla fine, risposto con entusiasmo alle arringhe del Gladiatore Moro, tributando infine un’ovazione a chi è stato nominato MVP della gara ma un applauso convinto a tutta la CMC, che ha provato fino in fondo a regalare loro una soddisfazione. L’amarezza per la sconfitta, insomma, è stata in parte compensata dalla conferma che la pallavolo italiana da finalmente e definitivamente ritrovato una sua piazza storica e fondamentale, come hanno potuto osservare direttamente anche i vertici della Lega (era presente Massimo Righi) e come hanno commentato con soddisfazione i dirigenti della Robur a fine gara.