Libertas Cassa Rurale-Gherardi Svi Città di Castello (22-25, 22-25 18-25)

Libertas Cassa Rurale: CANTU’: Marco PAVAN 8, Dario MONGUZZI 13, Luca BUTTI (L), Sergio SEREGNI, Andrea GELASIO, Davide SALA 7, Roberto RUGGERI, Davis KRUMINS, Diego FRIGO, Andrea GALLIANI 5, Umberto GEROSA (K), Valdir SEQUEIRA 4, Jari TUOMINEN 11, Lorenzo PANIGHINI. All. Massimo DELLA ROSA. Ass. Giancarlo BARTESAGHI

Gherardi Svi Città di Castello: Alessandro DORDEI, Davide STOPPELLI, Simone MARINI, Davide LENSI(L), Marco VISENTIN 3, Luca SARTORETTI, Claudio Nardi, Simone Rosalba 12, Matteo Piano 4, Cristrian VIGILANTE 10, Giovanni DI BENEDETTO 10, Leondino GIOMBINI 19, Roberto ROMITI (L). All. Andrea RADICI.

Arbitri dell’incontro:
1° Rossella PAINA di CARPI e Rita BERTOLINO di Sevignano sul Panaro (Modena)

Troppo forte e concreta Città di Castello degli ex azzurri Rosalba e
Giombini per questa Cantù che gioca due buoni set, ma senza mai di
fatto impensierire gli avversari.
Sicurezza stradale protagonista e un minuto di raccoglimento ad aprire
il match tra la Cassa Rurale e la Gherardi grazie alla collaborazione
tra la Lega pallavolo di Serie A e l’AIFVS (Associazione italiana
vittime della Strada) nella Giornata mondiale del ricordo delle
vittime della strada.
Cantù riparte dai tre punti conquistati contro Atripalda e ritrova i
suoi due stranieri Tuominen e Sequeir, il primo impegnato dall’inizio
in diagonale con Galliani. Della Rosa ripropone Gerosa in regia, Sala
opposto, Monguzzi e Pavan al centro, Butti libero. Radici alla quinta
stagione sulla panchina degli umbri risponde con i suoi big l’opposto
Giombini in diagonale con il palleggiatore Marco Visentin, l’altro ex
azzurro Rosalba capitano e schiacciatore con Vigilante, al centro Di
Benedetto e Piano, libero Roberto Romiti
Avvio con Città di Castello decisamente più sicura e forte della sua
classifica e dei suoi “pezzi da novanta” 1-4 poi 4-10 e 7-11. Gli
umbri chiudono bene a muro e sia Tuominen sia Sala faticano a prendere
le misure in attacco. Gerosa si affida ai suoi centrali, ma la
distanza con gli umbri rimane di quattro punti 8-12 su attacco di
Pavan. Giombini e Rosalba fanno male dalla seconda linea fino
all’8-15. Avanti gli umbri anche al secondo time-out tecnico 9-16.
Della Rosa dà la carica ai suoi e al rientro Tuominen va subito a
punto, poi la Libertas bene a muro 12-16. Città di Castello non è così
completa e quando Rosalba e Giombini non vengono chiamati in causa
fatica un po’, 14-18, poi 15-19 con Sala, quando rientra dopo il lungo
stop Valdir Sequeira nel doppio cambio con Davis Kumins su Sala e
Gerosa. Rosalba si fa prendere dal muro di Cantù, uno dei migliori di
questo torneo è 16-20, poi un ace sporco del “Gallo” 17-20. Sequeira
si presenta con un mani out su Rosalba. Sul 18-21 entra Ruggeri per la
ricezione su Galliani. Rosalba al servizio sul 19-22, Squeira non
forza, Giombini sì, 19-23. Il finlandese Tuominen fa il punto numero
20, poi gioca sulle mani di Visentin 21-23. Dordei entra al servizio
per il primo set point, ma Tuominen gioca ancora sulle mani del
palleggiatore avversario. Chiude Rosalba 22-25.
Secondo parziale senza cambi per i due sestetti di partenza. Cantù
prova a stare attaccata agli umbri. Il feeling tra Gerosa e Sala c’è
3-2 Cantù, dall’altra parte è Giombini a macinare punti su punti (già
10 sul 3-3 del secondo set). Veloce di Pavan, il mattatore del match
contro Avellino per il 5-5. Galliani forza e bene il servizio,
risponde i solito Giombini, poi la pipe di Rosalba. Muro in faccia di
Pavan su Vigilante. Ma è Città di Castello davanti 9-11. Sala prende
Rosalba, che poi trova un pallonetto per l’11-12. Il gigante Piano
(207 cm.) ferma Sala a muro. Doppio cambio di Cantù sul 13-14, poi
Giombini mette out 14-14. Avanti Città di Castello per il time out
tecnico 15-16, ma Cantù c’è 16-17 con Tuominen. Il pareggio arriva su
una doppia del palleggiatore biancorosso. Rosalba manda out per il
sorpasso 19-18, ma Di Benedetto in veloce riporta il match in parità e
Giombini mette i suoi avanti, poi 19-22 con due errori di Cantù
(invasione e attacco in rete di Sequeira). Il colorato tifo di Città
di Castello esulta mentre Della Rosa corre ai ripari con tre campi
riproponendo Ruggeri, Gerosa e Sala. Monguzzi attacca due volte ed è
21-22. Giombini firma il primo set point 22-24. Chiude uno scambio
prolungato il palleggiatore umbro Visentin 22-25.
Città di Castello prova a chiudere subito i conti 1-5, poi risale
Cantù 3-5. Galliani va a battere sul 5-7, ma sulla rigiocata Pavan
sbuccia e si va al time-out tecnico sul 5-8. Giombini mura il
pallonetto di Tuominen, il finnico si fa perdonare nella palla
successiva. Della Rosa rischia Sequeira su Sala, ma è Città di
Castello a fare la partita 7-12. Sequeira tira il primo pallone in
diagonale ed è 10-14, Vigilante manda out 11-14. Quattro punti alla
sosta tecnica, poi 12-17 con il solito Giombini. Sequeira c’è, il suo
braccio è veloce e preciso 14-18. La coppia arbitrale tutta rosa
lascia giocare e Città di Castello ringrazia. Si arriva al 16-21
quando entra Marini per Giombini in battuta. Sequeira trova anche un
muro sull’oppostone ex azzurro, ma Rosalba gioca sulle mani di Pavan.
L’italobrasiliano manda out una veloce poi il solito Giombini (18
punti per lui) per il primo match point chiuso da Rosalba con una
ricezione sbagliata di Galliani.
Neanche un minuto tra gli umbri per il baby Luca Sartoretti, figlio
16enne di Andrea Sartorace Sartoretti, presente sugli spalti del
Parini di Cantù.
Laconico il commento del coach canturino Max Della Rosa: “Loro non
sbagliano mai e noi purtroppo continuiamo a sbagliare”. C’è una nota
positiva in questo match comunque combattuto a lungo, in particolare
nel secondo set? “Stiamo piano piano recuperando Valdir Sequeira, per
noi è un giocatore fondamentale. In settimana ha iniziato a tirare
qualche pallone con continuità, oggi ha provato e le sensazioni sono
buone”. Domenica il test con la capolista Segrate potrebbe essere la
data del rientro al 100%. “Sappiamo che in questo campionato ci sono
squadre molto quadrate e con giocatori di esperienza internazionale,
come gli umbri Rosalba e Giombini, difficili da leggere a muro e da
fermare. Poi, ripeto, Città di Castello avrà sbagliato uno o due
palloni in questa partita. La ricezione era sempre sulla testa di
Visentin che ha potuto fare quello che voleva con le sue bocche da
fuoco. La Gherardi è una formazione di grande spessore tecnico, un
difficile cliente per tutti. La classifica degli umbri non è veritiera, saranno protagonisti fino alla fine del campionato”.