Ancora una vittoria in trasferta per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, che sul campo del Reggio Emilia si è imposta in quattro set, dopo una partita in verità contrassegnata da costante equilibrio.
Era un po’ il derby degli incerottati, perché se è vero che alla Globo mancavano capitan Scappaticcio e Lorenzo Gemmi, è altrettanto vero che da parte reggiana ben due “posto 4” erano indisponibili, uno per infortunio (Ippolito), l’altro (Gallotta) per via del trasferimento all’Atripalda.
«E’ giusto riconoscere che anche i nostri avversari non erano al top delle loro potenzialità – esordisce in sede di commento il coach Alberto Gatto – ma Rigoni, che ha giocato titolare nel ruolo di schiacciatore, è comunque un eccellente giocatore, che personalmente stimo moltissimo, tanto che non ho difficoltà a riconoscere che è stato qualche anno fa tra i nostri obiettivi di mercato. Indubbiamente le vicissitudini di Reggio Emilia sono un po’ più datate delle nostre e si riflettono su una classifica che certo non rende onore al loro roster, ma sono sicuro che presto la squadra di Conte saprà riprendersi e risalirà posizioni in graduatoria. La partita è stata molto equilibrata, come del resto i parziali dicono in modo eloquente. Siamo stati un po’ più bravi e un pizzico più fortunati di loro nelle fasi decisive dei vari set, ma non si può dire che sia stata una vittoria netta».
Soddisfatto del gioco espresso dai tuoi ragazzi?
«Direi proprio di sì, perché in queste condizioni pretendere di più non si poteva. Rino (Gaetano ndr) ha risposto positivamente e si è visto l’effetto benefico prodotto in lui dalla presenza di un punto di riferimento importante come Van Djik. Kay in realtà ha giocato senza forzare troppo in fase di salto, come del resto si evidenzia dalle battute effettuate con i piedi a terra e in flot, in luogo dei suoi servizi al salto. Diciamo che ha forzato solo quando era indispensabile ed importante per l’esito del parziale, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Voglio inoltre elogiare Enrico Libraro, soprattutto per quello che ha fatto nel quarto set. E’ uscito fuori in modo egregio nella fase conclusiva della gara, con un recupero difensivo eccellente poi trasformato in punto e con un paio di giocate davvero belle ed importanti».
Anche Pippo Pagni ha fatto cose egregie in attacco?
«Non è la prima volta in verità. Sono molto contento del rendimento di Pippo, che è un giocatore essenziale e lo sta dimostrando. Sbaglia pochissimo ed è molto efficace in attacco, ma per noi non è certamente una sorpresa».
Contro Santa Croce ritroverete Super Mario Scappaticcio e quali sono i tempi di recupero per Gemmi?
«Non possiamo ancora sbilanciarci in tal senso. Mercoledì Mario effettuerà una risonanza magnetica che ci chiarirà un po’ meglio le sue possibilità di scendere in campo contro Santa Croce. Quanto a Gemmi, è evidente che ancora non potrà esserci, ma sui tempi di recupero si può essere ottimisti, almeno rispetto a quanto si era detto al momento dell’infortunio. Abbiamo infatti ragionevoli possibilità di riaverlo in campo con un paio di settimane di anticipo rispetto alla diagnosi iniziale».
Quanto vi fa rabbia aver perso ad Isernia e in casa contro Molfetta, visto che in caso di vittoria in questi due match sareste in vetta alla classifica?
«I se e i ma non fanno classifica, ma sarei bugiardo se ti dicessi che non mi è capitato di ripensarci. Ad Isernia sono stati molto bravi loro, sebbene tutte le altre partite dicano che tra noi e loro un certo divario dovrebbe esistere e non certo in loro favore. In casa con il Molfetta è evidente che rinunciare alla diagonale titolare palleggiatore-opposto si è rivelato un ostacolo superiore alle nostre forze. Mi piacerebbe rigiocarla ad armi pari, ma nel complesso i nostri 16 punti sono un buon bottino e devono renderci orgogliosi di quanto abbiamo saputo fare fino a oggi».
Il Molfetta, pur sconfitto a Castellana, resta la sorpresa di questo inizio torneo?
«Senza dubbio. E’ sicuramente, tra le squadre che ora occupano le posizioni di vertice, quella meno attesa alla vigilia del torneo, ma bisogna dare atto ai pugliesi di aver centrato risultati importanti, anche contro formazioni di primissimo livello. E’ un torneo molto equilibrato ed il livellamento è verso l’alto. La classifica si costruisce gara dopo gara, non c’è nulla di scontato, e in fondo questo rende tutto più bello e interessante».

Roberto Mercaldo