«La fine è il mio inizio». La citazione di Tiziano Terzani calza a pennello per fotografare a parole la situazione del Belluno Volley. Perché la fine di regular season è coincisa con la sfida al Monge Gerbaudo Savigliano. E l’inizio di playoff sarà ancora con i piemontesi. Ebbene sì, il primo ostacolo sulla strada dei rinoceronti, nella post season, sarà lo stesso Savigliano che ha fatto sudare le proverbiali sette camicie ai ragazzi di Marzola, nel turno di chiusura della stagione regolare: i rinoceronti, infatti, la spuntano al quinto set e con tre parziali su cinque andati in archivio col minimo divario. E mentre il Personal Time San Donà di Piave si impone a Cagliari sul Cus e blinda il primo posto, i bellunesi respingono l’assalto di Acqui Terme (vittoriosa ad Ancona) e, grazie al quinto successo consecutivo, si presentano al gran ballo conclusivo con l’abito della vice capolista.
GIGANTESCO – A Cavallermaggiore, i biancoblù confezionano la classica affermazione di squadra, in cui il servizio va e viene (11 ace, ma anche 22 errori nel fondamentale) e il muro continua a offrire precise garanzie (11 attacchi rispediti al mittente). Di squadra, sì. Ma con alcune individualità in grado di prendersi il proscenio, nei momenti decisivi: come un gigantesco Fabio Bisi. In campo a partire dal terzo atto, l’esperto opposto, originario di Modena, realizza 14 punti con l’82 per cento in attacco, frutto di un clamoroso 9 su 11. E di 4 muri. Quattro, come i servizi vincenti di un’Andrea Schiro particolarmente efficace dalla linea dei 9 metri. Ma non solo, visto che, in virtù dei suoi 18 punti, è il top scorer di serata.
MARGINE – Passando alla cronaca, nel parziale d’avvio i rinoceronti sfruttano un buon turno in battuta di Ferrato e spezzano l’equilibrio (17-14). Savigliano prova a rifarsi sotto, ma i centrali Basso (ace del 20-16) e Luisetto (muro 22-17) hanno altre idee. Non tarda ad arrivare, però, la reazione dei padroni di casa, che nel secondo round prendono subito un discreto margine (13-10) e pungono al servizio con Sacripanti (19-16). Schiro riporta tutto in equilibrio (19-19) e Luisetto regala al sestetto dolomitico il primo set-ball. Non basterà, perché ai vantaggi l’ultima parola spetta a Spagnol e soci.
ALLO SPECCHIO – Saranno allo specchio pure i due parziali successivi, con il Belluno Volley che prova a imprimere i propri ritmi alla contesa e Savigliano capace di rispondere colpo su colpo. Tra momenti di buona pallavolo e qualche imperfezione – quasi inevitabile, in questo momento dell’annata pallavolistica in cui la stanchezza inizia a bussare alla porta – l’epilogo non può che sfociare nel tie-break. Il gruppo di Marzola ha il merito di doppiare gli avversari grazie al servizio vincente di Basso e a un gran muro di Bisi (6-3), mentre Schiro si mette in proprio e stampa due ottimi colpi in sequenza (uno dei quali, dai 9 metri) per il 9-5. E Ferrato timbra l’ace del 12-7: è fatta.
L’ANALISI – «È stata una partita difficile, nella quale non abbiamo espresso una pallavolo spettacolare – afferma coach Marzola -. Ma, a causa di di qualche acciacco, eravamo reduci da una settimana un po’ “particolare” e non siamo riusciti ad allenarci con continuità. In ogni caso, è andata. Testa alla prossima». Ovvero, a Savigliano: «Riaffronteremo i piemontesi? Vorrà dire che avremo qualche video in più da guardare».
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO-BELLUNO VOLLEY 2-3
PARZIALI: 19-25, 26-24, 23-25, 25-23, 9-15.
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO: Rainero 2, Galaverna 9, Sacripanti 13, Spagnol 23, Orlando Boscardini 4, Pistolesi 6; Gallo (L), Rabbia (L), Carlevaris, Dutto 4, Brugiafreddo 3, Quaranta 2, Calcagno, Turkaj. Allenatore: M. Bulleri.
BELLUNO VOLLEY: Ferrato 5, Mian 16, Basso 6, Luisetto 9, Schiro 18, Loglisci 15; Martinez (L), Guizzardi, Saibene, Bisi 14, Bassanello (L). N.e. Cengia, Mozzato. Allenatore: M. Marzola.
ARBITRI: Giorgia Adamo di Roma e Fabio Pasquali di Bologna.
NOTE. Durata set: 24’, 31’, 27’, 34’, 16’; totale: 2h12’. Savigliano: battute sbagliate 18, vincenti 9, muri 6. Belluno: b.s. 22, v. 9, m. 10.