CAGLIARI – Un altro tie-break, un’altra battaglia, un’altra vittoria. La Gabbiano Farmamed Mantova torna dalla Sardegna con due punti in saccoccia, frutto della vittoria per 3-2 (25-19, 25-14, 13-25, 18-25, 15-10 i parziali) contro un Cus Cagliari davvero mai domo, e in grado di riaprire una partita che, al termine del secondo set, sembrava avviarsi verso una rapida conclusione a tinte biancazzurre.
Proprio qui sta il rimpianto maggiore della Gabbiano (volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto), nel non aver “ammazzato” il match, consentendo ai sardi di coach Simeon prima di rialzare la testa e poi addirittura di portarsi in parità, prima di un tie-break in cui i biancazzurri sono tornati a macinare il consueto, efficace gioco, portando a casa due punti. Quarto posto in classifica dunque confermato, in attesa del big match casalingo contro la capolista Personal Time San Donà, in programma domenica alle ore 16 sul parquet del PalaSguaitzer.
Dominato in avvio il primo set (subito 8-3, poi 16-8 per chiuderlo resistendo al tentativo di rimonta di Cagliari, sul 25-19), alla distanza il secondo (da 15-11 a 21-12, poi un eloquente 25-14). Imprevedibilmente i sardi si riorganizzavano, Simeon cambiava la diagonale principale inserendo Ciardo e Busch e la partita prendeva per la Gabbiano una brutta piega. Nel terzo set Mantova vira sul 4-8, 9-16 e 12-21, prima di arrendersi a 13. Ormai il maestrale soffia forte in favore del Cus, che sull’onda dell’entusiasmo ripete lo show anche nel quarto, nonostante i tentativi di Serafini di provvedere in corsa con gli inserimenti di Massafeli, Tauletta e Scaltriti.
Si va al quinto e decisivo verdetto, ciascuno con i propri punti di forza: la battuta per il Gabbiano, il muro spesso invalicabile per il sestetto sardo. Serafini, come tre settimane fa ad Ancona, si presenta nel tie-break con Catellani per Depalma in regia, Tauletta al centro e Scaltriti in banda, al posto di Miselli e Parolari. Il break è di Baldazzi (7-3) con due conclusioni in parallela, poi errori cagliaritani (10-5 e 12-7) e la chiude lo stesso Baldazzi dopo un video check (15-10).
«Partita dai due volti – spiega il ds Nicola Artoni – nei primi due set ci siamo espressi benissimo, eravamo padroni del gioco con un volley di buon livello. A partire dal terzo parziale però ci siamo progressivamente spenti e adagiati al risultato. Loro hanno preso qualche break di vantaggio salendo di tono, e noi non siamo stati in grado di colmare il gap. Fortunatamente nel tie-break siamo riusciti a rimettere in sesto la partita».
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