Non era facile vincere sul parquet del Loreto. Il Sora lo ha fatto, chiudendo peraltro la contesa in tre set. Un risultato che si commenta da solo e che la dice lunga sugli equilibri che la squadra ha già raggiunto in questo avvio di torneo. Con il coach Alberto Gatto facciamo il punto dopo queste prime tre giornate, naturalmente con particolare attenzione a quanto accaduto domenica sul campo dei marchigiani.
«La prestazione della squadra è stata molto buona, sia dal punto di vista caratteriale che da quello tecnico. I ragazzi si sono espressi su livelli eccellenti contro una squadra sicuramente insidiosa che ci avrebbe creato grandi difficoltà se solo fossimo scesi un pochino d’intensità e di attenzione. Invece abbiamo giocato in modo vario, concedendo davvero pochissimo ai nostri avversari. Solo nel terzo set e limitatamente alla parte iniziale il Loreto è riuscito a prenderci qualche punto di vantaggio, ma siamo stati bravissimi a rientrare e a superarlo, chiudendo così i conti in tre set e senza correre altri rischi».
Avevi chiesto una più attiva partecipazione dei centrali. La risposta è stata positiva?
«Senz’altro. Polidori ha fatto benissimo a muro, mettendo a segno un buon numero di punti grazie a questo fondamentale. Anche Pavan ha lavorato molto, sporcando parecchi palloni attaccati dai nostri avversari e consentendoci rigiocate efficaci. Inoltre in ogni turno di servizio abbiamo realizzato break importanti».
L’osservato speciale era però Santiago Darraidou. Possiamo archiviare definitivamente la sua disavventura?
«Darraidou è un giocatore straordinario, un lottatore indomito, oltrechè un elemento tecnicamente molto dotato. Ha anche murato senza paura, perciò il suo infortunio possiamo considerarlo soltanto un brutto ricordo. Sarà importante, anzi fondamentale, per il prosieguo della stagione».
Stavolta, allora, Libraro e Roberts non sono stati costretti a fare gli straordinari?
«Esattamente. Pur confermando con prove eccellenti la loro ottima disposizione, stavolta se non altro non sono stati costretti ad attaccare un numero esagerato di palloni. Su di loro sapevamo di poter contare e anche contro Loreto hanno ribadito il concetto in modo esplicito. E il banco di prova non era certo agevole».
Dopo questo colpo esterno, vi toccherà un altro avversario scomodo, quel Pineto che intanto ha sconfitto Padova provocando la più grande sorpresa di questo terzo turno…
«Indubbiamente Padova è una delle grandi favorite del torneo. La sconfitta di Pineto non ridimensiona in alcun modo i patavini. Chi legge i risultati può essere molto sorpreso che Padova sia caduta contro una formazione che sin qui non aveva conquistato neanche un set; ma in verità nel primo match Pineto aveva giocato senza i suoi due stranieri e nel secondo aveva offerto una prestazione decisamente deludente. Quando questa squadra gioca ai suoi livelli è in grado di competere alla pari con chiunque, e il risultato colto ai danni del Modena lo testimonia in modo eloquente».
La classifica è già in qualche modo espressiva dei valori in campo?
«Direi di no. Nell’analizzare la classifica attuale bisogna necessariamente tener conto della diversa difficoltà degli impegni. Prendiamo ad esempio il Loreto: ha solo due punti in classifica, ma ha avuto un calendario molto impegnativo e sono sicuro che risalirà perchè ha valori importanti.
Di contro qualche formazione che ha già raccolto 5 o 6 punti ed ha beneficiato di un avvio un po’ più semplice, potrebbe presto scendere quando si troverà ad affrontare avversarie di diversa levatura.
Potremo cominciare a guardare la classifica tra un mese, un mese e mezzo. A quel punto le indicazioni saranno senz’altro più precise».
E intanto il Sora avanza: 6 punti in 3 gare, due delle quali esterne.
Non male, davvero…

Roberto Mercaldo