Il tempo di concludere una stagione straordinaria, la più bella nella storia della Pallavolo Cavriaghese.
Poi, qualche giorno dopo l’ultimo atto, ovvero gara-3 dei play-off in quel di Ravenna, l’annuncio ufficiale.
Marco Bonitta sarà l’allenatore dell’Edilesse Cavriago anche per la stagione 2010/2011. Una stretta di mano e via, come si usa fare tra gentiluomini, ma soprattutto tra persone che si stimano sia dal punto di vista lavorativo che personale.
“E’ stato proprio così, con Marco c’è un rapporto che va al di là della pallavolo, e con questa scelta abbiamo deciso insieme di dare continuità ad un impegno preso quando ci siamo parlati a dicembre, al momento del suo arrivo a metà stagione.
Il primo obiettivo era salvarsi, e direi che l’abbiamo abbondantemente raggiunto aggiungendoci pure la ciliegina sulla torta dei play-off.
Ora si tratta di proseguire insieme in un cammino volto a dare continuità all’entusiasmo creatosi attorno alla squadra, con tifosi sempre più numerosi e appassionati a seguirci sia al Pala Bigi che in trasferta.
Vogliamo riuscire nel progetto di ampliamento del movimento della pallavolo reggiana, con tante altre società che possono essere interessate a creare un interesse sempre più crescente verso il nostro sport anche nella nostra provincia.
Marco è un allenatore trainante in questo contesto, per il suo carisma, per un curriculum che parla da solo, per la sua capacità manageriale, tutte qualità che possono contribuire a fare grandi cose qui a Reggio Emilia.
L’unica incognita che grava sui nostri pensieri è la crisi economica incalzante, perché sappiamo bene che lo sport vive di sponsorizzazioni e, per dare continuità a progetti tecnici importanti, ci vuole l’apporto di partners commerciali importanti.
E’ ufficialmente aperto il ciclo di Marco Bonitta nella Pallavolo Cavriaghese?
“Abbiamo creato i presupposti per un rapporto importante nel tempo, lui è un tecnico e un uomo che ha dato tanto a noi dirigenti, alla squadra e all’ambiente intero.
A Reggio vengono tutti volentieri per la serietà di una società che ha sempre attuato la politica dei piccoli passi, e con un allenatore che ha fatto quel che ha fatto Marco, ci sono i presupposti per creare un movimento che , soprattutto a livello giovanile, ci può dare tanto in chiave futura”.