Il quinto posto è in archivio, con qualche inevitabile recriminazione legata al fatto che per tutta la stagione era un terzo o un quarto. La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora guarda però già avanti, alla fase dei play-off, quella che stabilirà il nome della vincitrice del campionato della serie A2. Nei programmi del club ciociaro non c’era un piazzamento così ambizioso, ma poiché l’appetito vien mangiando a un certo punto si era addirittura prospettata l’ipotesi di competere per la seconda piazza della regular season. I perché di questo evidente calo, non proprio una caduta verticale ma un abbassamento di tensione e un calo nelle prestazioni davvero evidenti, cerchiamo di scoprirli con il coach della squadra sorana, Alberto Gatto, partendo come è ovvio dall’ultima gara casalinga, quella persa in tre set contro il Padova.
“Riconosciamo i meriti dei veneti, perché hanno giocato una gara intensa, senza pause, come è nelle loro possibilità. Ho sempre detto che il Padova è una formazione in grado di esprimere un’ ottima pallavolo. Quest’ anno ha patito nella fase iniziale una crisi d’ identità che in verità non sono mai riuscito a spiegarmi. Probabilmente le teorie di gioco di Bernardi non sono state assorbite dalla squadra, che poi ha faticato nella fase iniziale anche con il nuovo tecnico. Nel finale però, i patavini hanno marciato davvero a buon ritmo, confermando l’ eccellente condizione di forma anche contro di noi. Per lottare alla pari con le due o tre squadre più forti probabilmente il Padova avrebbe bisogno di un opposto più determinante di Barcala, ma per il resto è davvero una compagine forte ed omogenea, senza punti deboli”.

E veniamo alla Globo e alle difficoltà del momento…

“Non ci nascondiamo dietro un dito, siamo un po’ in difficoltà. La prova più sconcertante è stata oggettivamente quella di Bassano, mentre la sfida con Padova, pur essendosi conclusa con un risultato molto negativo, ha lasciato intravedere qualche progresso. Se analizziamo i primi due set, dobbiamo notare che la differenza hanno finito per farla alcuni nostri errori su attacchi “facili”, cosa che peraltro rappresenta un’eccezione alla regola, visto che la Globo attacca con le percentuali migliori del campionato, stando almeno a quanto riferiscono le statistiche di squadra della Lega. Un paio di errori assolutamente inusuali di Enrico Libraro e qualche incertezza di Di Marco nel momento cruciale dei set hanno consentito al Padova di prendere il volo. Solo nel terzo set c’ è stata la differenza di valori, determinata anche dallo scemare della nostra convinzione. Andando invece ad allargare l’analisi, dobbiamo dire che Anderson Giacomini attacca ora con percentuali inferiori a quelle eccezionali alle quali ci aveva abituato. Resta un atleta capace comunque di dare un contributo consistente, ma al massimo della forma riusciva a fare ciò che voleva. Non dimentichiamo che ha chiuso la regular season al primo posto tra i “bomber” e che è primo anche nel rapporto punti-set giocati. Insomma, sarebbe davvero il colmo se si discutesse la grandezza di questo giocatore, ma è comunque evidente che lui, come tutto il resto della squadra, ha avuto un piccolo calo nella seconda fase della stagione”.

Ora vi toccherà sfidare Crema. Con quali prospettive?

“Anzitutto con la speranza, credo fondata, di ritrovare il nostro gioco. Poi, con la certezza di aver già affrontato Crema con buoni risultati in stagione, se si eccettua la gara di Coppa, che abbiamo giocato a ranghi ridotti. Se andiamo a vedere le sfide di campionato, a Frosinone abbiamo vinto per 3-0, a Crema abbiamo perso al tie-break al termine di un ottima gara. Come sempre sarà importante contenere il loro servizio, che davvero è un’arma importante e devastante, ma sono fiducioso. Ce la giocheremo e faremo il possibile per passare il turno ed approdare in semifinale”.

L’ ultima giornata ha visto più di qualche risultato a sorpresa, perché tutti hanno giocato fino alla fine con il massimo impegno. Formula del campionato promossa?

“Direi proprio di si. Ci sono stati dei risultati che si presumevano scontati e invece il campo ha fornito in senso opposto, perché anche la speranza di un posto migliore nella griglia play-off si è rilevata motivazione valida. Guardate poi Gioia del Colle: benché fosse già retrocessa ha rischiato di mandare ai play-out Isernia, battendola nell’ultima giornata. La formula dobbiamo promuoverla per forza. E ora divertiamoci con i play-off”.

Roberto Mercaldo (Cioiciaria Oggi)