Juan Carlos Barcala è alla sua prima stagione in Italia. Dopo venticinque anni passati in Spagna, per lui non è stato facile affrontare immediatamente un campionato difficile come quello della serie A2 italiana. Nonostante un avvio in ombra, ora l’opposto spagnolo è uno degli elementi inamovibili del sestetto bianconero. Nella trasferta di domenica a Bassano, Juan Carlos si presenterà con un biglietto da visita che parla di 231 punti realizzati in 19 partite, di cui 15 messi a segno nella trasferta a Gioia del Colle e 20 contro Cavriago. Una stagione importante, quindi. Anche perché il 14 gennaio a Padova è venuta alla luce la figlia Daniela, che inevitabilmente ha cambiato la sua vita.
«La nascita della prima figlia è qualcosa di stupendo, d’indescrivibile. Da un mese a questa parte il modo di affrontare le giornate è cambiato completamente. Il tempo libero è diminuito, ma è stupendo poterlo dedicare a lei»
Hai detto “prima figlia”. Vuol dire che la famiglia Barcala è intenzionata a dare anche un fratellino o una sorellina alla piccola Daniela?
«Perché no? Logicamente ora io e mia moglie pensiamo solo a Daniela, perché grazie a lei stiamo crescendo e stiamo imparando cosa significa essere genitori. Ma non escludiamo a priori che un domani si possa ampliare la famiglia. Avere una grande famiglia vuol dire avere grande gioia»
Nelle ultime gare sembri anche più tranquillo…
«Certo. Non è facile arrivare in un Paese straniero e ambientarsi fin dal principio. Ci vuole tempo. Con la nascita di Daniela mi sono reso conto di essere meno teso e – sia io che mia moglie – ora ci sentiamo maggiormente a casa»
Pensi quindi che questo evento ti abbia permesso di maturare anche come giocatore?
«E’ un po’ presto per dirlo (ride, ndr). Di sicuro la nascita di Daniela mi ha reso più responsabile come uomo. Inizi a vivere in funzione della famiglia, non più in funzione di te stesso. Forse questo può aiutare anche nel lavoro, sarà il tempo a farmelo capire»
Nell’ultima gara soffrivi un po’ alla spalla. Come stai adesso?
«Meglio, meglio. Contro Cavriago avvertivo un po’ di dolore, ma ora è passato. Domenica a Bassano sarò al cento per cento».
A proposito di Bassano: domenica sarà una partita difficile?
«Non difficile, difficilissima. Penso che in questo momento sia la squadra più temibile da affrontare, perché si trova in una situazione di classifica molto particolare. So che potrebbe sembrare un controsenso, ma loro giocheranno senza troppa pressione. Infatti non avranno l’angoscia di perdere, così come non avranno l’angoscia di vincere. Faranno quindi tutto il possibile per ottenere un buon risultato davanti al loro pubblico, sono sicuro che daranno il massimo. Quindi noi dovremo evitare che questo avvenga…».
Come?
«Dovremmo imporci fin dalle prime battute. Sarà necessario imporre il nostro gioco e i nostri ritmi fin dal primo set. Noi ci stiamo allenando molto bene, la squadra è in forma ed è competitiva. Dovremo sfruttare questo momento favorevole per ottenere un risultato importante».

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Pallavolo Padova