Paolo Fattori ha girato il coltello nella piaga, pur sapendo di far male a se stesso quanto ai suoi giocatori. Proprio ieri li ha catechizzati in palestra, per l’ennesima volta nella stagione. Nel trasferimento che dal disastro di Isernia conduce all’ultimo treno utile (la sfida casalinga di domenica con Bassano) per la salvezza, il presidente della Canadiens ha stuzzicato la squadra nell’orgoglio: “Di questo passo che futuro nella pallavolo pensate di ritagliarvi?”. E’ solo il messaggio più crudo ed efficace tra quelli utilizzati dal numero uno del Top Team per provare a scuotere un gruppo di uomini che egli stesso definisce “assuefatti alla sconfitta, cui ormai non fa più effetto subire batoste a ripetizione”. E’ proprio questo il nocciolo. Al di là delle difficoltà tecniche del team consegnato a Michele Totire per affrontare il torneo di A2 in corso, degli infortuni che negli ultimi due mesi l’hanno penalizzato pesantemente, si sono insediate un clima di sfiducia e negatività che non possono far altro che accompagnare al tracollo. E invece, nonostante tutto, con sole quattro vittorie all’attivo in venti gare, la salvezza è ancora possibile e resta attaccata – ma unicamente a quello – al confronto con Bassano, che martedì sera nel posticipo del 25º turno ha perso 3-1 in casa con Santa Croce. “Dobbiamo battere i veneti e portarci a -3 da loro, sperando che Gioia del Colle non si muova da quota 17 – analizza la situazione Fattori -. Dovranno poi seguire altri successi. Siamo in una condizione, purtroppo, in cui non possiamo più accontentarci dei tre punti con Bassano. Ma è giusto concentrarsi su questa sfida decisiva”. Mentre Totire non perde l’aplomb (“non abbiamo mai vinto da tre, chissà che il destino non ce le abbia lasciate per questa fase finale della stagione”), Fattori chiede massimo impegno e dignità: “La squadra lo deve nei confronti di una società che ha riposto in questi atleti la più totale fiducia, verso gli sponsor e quegli appassionati che ci seguono nei palasport. Con la mentalità delle ultime uscite non si vince niente. Questo è bene che i giocatori lo sappiano”. Con Bassano dovrà essere tutt’altra musica.”Vivono un po’ il nostro momentaccio – sintetizza il presidente del Top Team -. Sono in difficoltà come lo siamo noi e sono sempre stati la nostra bestia nera. Confido nel recupero di Barbareschi (ripresosi dalla labirintite e già a disposizione, ndr) e nella voglia di rivalsa della Canadiens. Dopo il confronto con i miei giocatori non ci sono alibi”. Perdere domenica spalancherebbe in anticipo le porte della B1.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova