Edilesse Cavriago-Samgas Crema 3-1 (25-21, 19-25, 25-18, 25-20)
Edilesse Cavriago: Luppi ne, Astolfi 3, Carboni (2° L) ne, Cardona 2, Bassoli 5, Dolfo ne, Dukic 2, Spampinato (L), Hrazdira 12, Gabrielli, Padura Diaz 1, Uchikov 20, Burgsthaler 11. All. Bonitta
Samgas Crema: Cazzaniga 21, Andreotti ne, Alletti 8, Patriarca 11, Ricci Petitoni (L), Corti, Finazzi 2, Rosso 13, Mazzonelli, Silva 1, Serafim 8, Baranowicz 1. All. Monti
Arbitri: Costantini e Bertoletti
Durata: 25’, 26’, 27’, 26’. Tot. 1h44’
Note Cavriago: attacco 47%, ricezione 53%, ace 3, service error 14, muri 11.
Note Crema: attacco 49%, ricezione 64%, ace 5, service error 21, muri 11.

E’ stata una notte magica per l’Edilesse Cavriago, è stata la notte che ha lanciato la formazione di Marco Bonitta a quota 27 punti in classifica, dopo aver rifilato un bel 3-1 alla Samgas Crema nell’anticipo della settima giornata del girone di ritorno.
Ci voleva una vittoria piena per dare ulteriore fiducia ad una squadra che, sotto la gestione del tecnico campione del mondo con l’Italvolley femminile nel 2002, ha ottenuto con quella di sabato sera la quinta vittoria in otto gare, conquistando 14 punti sui 24 a disposizione.
Testa bassa e pedalare, nulla è conquistato e ci saranno ancora sette battaglie prima di quel 3 aprile in cui tutti i tifosi gialloneri sperano di poter festeggiare una salvezza diretta che, automaticamente, significherebbe accesso alla fase play-off.
Certo è che la vittoria nell’anticipo contro la formazione di Luca Monti è importantissima in tal senso, perché consente all’Edilesse di allontanarsi, almeno temporaneamente, da quell’undicesimo posto che tanto fa paura a chi lotta per evitare di finire nei play-out.
Con Oreste Luppi rientrato, a poco meno di 3 mesi dall’operazione all’anca, almeno in panchina (per una delle bandiere di Cavriago un rientro graditissimo e un grosso in bocca al lupo per questo finale di stagione), e un Antonio De Paola ancora ai box per l’infortunio alla caviglia destra subito nella settimana pre-Mantova, l’Edilesse riparte con il sestetto che ha ottenuto la vittoria al tie-break al PalaBAM, con Dukic in luogo del martello di Gaeta.
Tutto confermato anche in casa Crema, con Finazzi che comincia in panca e Alletti-Patriarca a comporre la coppia di centrali.
Pronti-via e Nikolay Uchikov comincia subito a bombardare tutto e tutti. Il primo break in battuta di Cazzaniga non basta infatti contro la furia dell’opposto bulgaro di Cavriago, che assieme all’ace di Bassoli consente ai padroni di casa di allungare sino al 10-7.
Cazzaniga risponde da campione con il servizio vincente del 10-9, ma quando l’opposto di Crema subisce il primo muro di un Burgsthaler gigantesco (5 stampate vincenti per il miglior muratore del campionato, che ci aggiunge anche un bel 60% in attacco), si capisce che la strada del primo set è tutta in direzione Cavriago.
Se ci aggiungiamo una regia di capitan Astolfi da leccarsi i baffi (prego alzare la mano chi ha visto anche solo una minima imprecisione da parte dell’alzatore modenese), e il muro dello stesso Cyborg-Max per il 19-15 interno, non può che essere di Cavriago un primo set che viene sigillato dagli attacchi di Uchikov, da un altro muro di Burgsthaler su Cazzaniga e da due battute spaziali di Padura Diaz, che comincia subito da protagonista un match che lo vedrà coinvolto anche nel ruolo di banda nel corso del 3° set.
Accade però che, dopo il 25-21 iniziale, Crema comincia a mettere dentro il servizio, e allora sono dolori se anche Serafim mette giù i palloni del 3-5 e del 4-7 esterno.
Cazzaniga passa sopra il muro e fa volare via la Samgas sino al 9-14, aggiungendoci poi l’ace del 12-18.
Uchikov è da applausi, ma non bastano gli attacchi del bulgaro e la battuta di Gabrielli a riaprire un set che anche il muro di Cardona su Cazzaniga prova a tenere vivo.
Sul 17-21 qualche speranziella c’è ancora, la spengono però lo stesso opposto cremasco e Rosso, che chiude per il 19-25 che porta la gara in parità.
Il momento chiave della sfida, crediamo noi, arriva in avvio di terzo set.
Cazzaniga fa subito male dai 9 metri, e allora coach Bonitta si gioca la carta Padura Diaz nel ruolo di martello ricevitore al posto di Dukic. Una scelta coraggiosa che premia il tecnico ravennate, con Crema che sbaglia tanto, troppo al servizio (alla fine saranno 21 gli errori, con soli 5 ace all’attivo, di cui 3 di Cazzaniga), e l’Edilesse che riprende invece a picchiare forte con Bassoli e Hrazdira, con il martello di Jihlava che si scatena al servizio (ace dell’8-6) e in attacco.
Burgsthaler, ancora lui, è meraviglioso nello stoppare per la terza volta Cazzaniga (11-7), per poi mettere a terra il pallone del 13-9 con un primo tempo sontuoso.
Se poi il centrale trentino mura ad uno anche Alletti, cala la scenografia con Dukic che rientra in campo per Padura Diaz e mette giù l’attacco del 19-14.
La chiusura è di Nikolay Uchikov, per il nettissimo 25-18 in favore dei gialloneri.
Il quarto set sembra seguire lo stesso filone, con Patriarca che si scatena a muro (finirà pari la sfida con Burgsthaler, con 5 muri a testa) e porta avanti la Samgas sino al 6-9.
Poi un altro turno in battuta di Bassoli è decisivo: Spampinato difende tutto, Astolfi dipinge come un artista e il trio Uchikov-Hrazdira-Burgsthaler pensa a sistemare le cose in attacco.
L’aggancio avviene sull’11 pari firmato “Burghi”, che diventa 15-13 sull’erroraccio di Rosso, che viene poi murato da un Astolfi commovente.
Dentro Silva per il martello ex Castellana, ma per Crema è troppo tardi.
L’ultimo respiro lo esala il solito Cazzaniga con il pallone del 19-17, prima che una magia di Astolfi per Uchikov faccia alzare in piedi il Pala Bigi.
Il finale dei ragazzi di Bonitta è strepitoso: Uchikov aggiusta da campione il pallone del 23-20, Padura Diaz va a segno con l’ace del 24-20, e Cardona mura Cazzaniga per il 25-20 finale.
Applausi per questa Edilesse, e domenica si va a Padova (posticipo alle ore 20.30) per cercare altri punti salvezza.