Al danno si aggiunge la beffa e la Quasar Massa Versilia si vede respingere il reclamo presentato per l’errore commesso dai direttori di gara durante il match contro Ravenna senza che sia stato preso in esame il referto di gara. Il presidente Italo Vullo è indignato e non ci sta più, soprattutto perché il referto di gara consegnato alle due squadre è visivamente pasticciato e in maniera anche maldestra tanto che sono presenti ancora irregolarità talmente gravi da non ammettere discussioni: tanto per dirne solo una, chi ha visto l’incontro, ha visto gli ultimi due turni in battuta di Bratoev (che proprio con un errore al servizio ha consegnato a Ravenna il 16 pari) e questi nel referto sono stati cancellati.

“Apprendiamo con stupore e soprattutto disgusto l’esito del comunicato federale che respinge il nostro reclamo” sono queste le prime parole del massimo dirigente della Quasar Massa Versilia che come un fiume in piena espone il suo pensiero: “ ancora una volta la pallavolo ha perso un’occasione per fare bella figura e per far vedere che è gestita in modo sereno, sano, basato sui principi di onestà e lealtà, in piena ottemperanza delle regole. Non commento il comunicato del Giudice Unico Federale Avv. Pettinelli. Ci tengo però ad evidenziare che a fine gara ci è stato consegnato un referto (visibile sulla home page del sito http://www.olympiavolleymassa.it/ ) con diverse cancellature e sovrapposizioni di numeri, come testimoniato e riferito anche da organi di stampa, dirigenti, tecnici e giocatori della Marcegaglia Ravenna, ma che nonostante ciò fa vedere chiaramente che Ravenna dal 9-8 del tie-break fino alla fine della partita stessa era in errore di rotazione.”

“Possono sbagliare i giocatori, possono sbagliare gli allenatori, i dirigenti e anche gli arbitri “ precisa Vullo: “ L’importante è che si sia tutti nella certezza delle regole e del diritto. Questa certezza per il momento per me manca”.

“Fermo restando che il nostro reclamo non è contro Ravenna, società modello, con la quale siamo sempre stati e rimaniamo molto legati“ dichiara Vullo “questa volta faremo valere le nostre ragioni in tutte le sedi di giustizia sportiva e non, per tutelare i nostri interessi, quelli dei nostri sponsor e di tutte le società di pallavolo italiane che vogliono continuare a credere in questo sport negli anni a venire”. E proprio per garantire ciò Vullo fa un appello nell’interesse di tutto il movimento: “chiedo la solidarietà di tutte le 29 società della Lega Pallavolo Serie A”.