Il presidente non ci sta. Non ci sta alle troppe critiche piovute addosso da più parti alla sua Quasar, non gli vanno giù i toni troppo allarmistici o anche autolesionistici sulla situazione della formazione di Cantagalli ed, infine, non ci sta più a sopportare senza reagire errori tecnici nelle direzioni di gara. Questo ed altro nelle parole di Italo Vullo che, a pochi giorni dalla sfida di Bologna, mette dei punti fermi sulla situazione della squadra e su quanto accaduto nel turno precedente.
“Prima di tutto mi preme sottolineare come la Quasar stia facendo un ottimo lavoro e come non mi senta affatto di condividere i toni pessimistici che ho sentito ed ho letto in questi giorni – dice il masimo dirigente Quasar – Toni che non appartengono certo alla nostra squadra ed alla nostra società. Abbiamo giocato alla pari con Ravenna che nel turno precedente aveva battuto 3-1 Roma e che, nel corso del campionato, ha dimostrato di essere una delle migliori e più continue formazioni del campionato. In precedenza avevamo battuto Cavriago con un’ottima prestazione. Insomma, siamo una buona squadra, stiamo disputando un buonissimo girone di ritorno e se all’andata avessimo fatto la metà di quanto stiamo facendo da dicembre, la classifica sarebbe ben diversa”.
Pressioni di classifica che forse portano la squadra a giocare meno lucida nelle situazioni più delicate, come avevano detto con toni diversi anche Paolo Torre e Luca Cantagalli?
“Esatto. La classifica non ci da tranquillità, ingigantisce gli errori che facciamo e ci toglie serenità nei momenti importanti. La classifica, però, è frutto di un girone d’andata in cui abbiamo faticato. Da dicembre, invece, la squadra sta giocando bene e non dobbiamo far altro che continuare così. Solo le vittorie possono darci la serenità e la lucidità necessarie per affrontare anche le situazioni più delicate ma, ripeto, stiamo giocando una buona pallavolo e, come Cantagalli, anch’io sono soddisfatto di quello che sta facendo la squadra in queste ultime settimane”.
Un tema caldo di queste ore è il reclamo che la Quasar ha fatto contro l’errore tecnico commesso dai giudici di gara nel quinto set della sfida di domenica.
“Abbiamo fatto tutti i nostri passi ed ora attendiamo con fiducia le decisioni del Giudice Unico Federale. Due cose, però, anche in questa vicenda tengo a sottolinearle. La prima è che il nostro reclamo non è contro Ravenna. Con la società del presidente Casadio i rapporti sono ottimi e la Marcegaglia è vittima quanto noi di quanto accaduto domenica. La seconda è che l’errore tecnico non è stato indotto dalle nostre proteste. Noi abbiamo protestato sul punteggio di 9-8 e l’errore era già stato commesso. Le nostre proteste erano indirizzate a far correggere un errore di formazione di Ravenna determinato dai giudici di gara, questo non è stato fatto e dal 9-8 in poi la gara è proseguita con la rotazione sbagliata dei nostri avversari. A noi era successo lo stesso con Isernia ed in quell’occasione la coppia arbitrale, anche se tardivamente, aveva deciso di controllare, rilevando l’errore e togliendoci nove punti. Questa volta il controllo non c’è stato ed anzi nel referto che è stato consegnato alle due squadre a fine gara ci sono alcune ingenue, quasi maldestre, correzioni a penna. Insomma, tuti possono sbagliare ma c’è un regolamento da applicare. Noi attendiamo e chiediamo solamente che, appunto, esso venga applicato”.