Pineto si conferma all’altezza dei suoi obiettivi, niente miracolo per i ragazzi di Mirandola che restano però concentrati sugli scontri diretti che li attendono al PalaSimoncelli.
Cambiano gli schiacciatori per Mirandola che schiera Bellei al posto di Dombrovski, lasciando invariato il resto della formazione; sia la diagonale dei fratelli Ghelfi che quella di posto 3 con Canossa e Riccardo Rustichelli, sostituiti in seconda linea dal libero Angiolini.
Defezione di Schincaglia per malattia, che rende impossibile già dal primo minuto qualsiasi tipo di riposo per capitan Ghelfi, che si trova ad essere l’unico regista disponibile per Pinca.
Sorteggio vinto da Pineto, che avvia con il turno di servizio di Merlo e guadagna il primo punto. Doppietta immediata di Mirandola con un punto dall’errore al servizio proprio dello schiacciatore abruzzese e raddoppia con un muro di Stoehr su Link. Abba cerca subito la fuga e conquista il primo break sul 5-3 senza riuscire a mantenere il vantaggio, e concedendo addirittura agli ospiti il primo vantaggio per 8-9.
Link non è però contento dell’andazzo e porta i suoi a sorpassare immediatamente e ad allungare le distanze fino al 12-9. Pinca chiama timeout per far rinsavire i suoi, che sembrano aver perso quella malizia che ha consentito loro di rimanere in piena parità con i teramani. Il cambio palla non avviene immediatamente, consentendo agli avversari di allungare ancora sul 15-10. Gli ospiti tentano invano di richiudere uno strappo che va invece ad aumentare fino a 6 punti sul 18-12, dove il coach mirandolese chiama il suo secondo discrezionale. Paris fa ace seguito da un mani out di Milan, e i padroni di casa arrivano al ventesimo punto lasciando gli avversari a 13.
Paris e Link in questa fase non si accontentano di gestire il loro vantaggio, ma danno anche spettacolo davanti al proprio pubblico lasciando ancora una volta la squadra emiliana in evidente e comprensibile difficoltà. Bongiorno sbaglia il servizio sul 23-16, offrendo a Stadium l’ultima chance per una miracolosa rimonta. Giacomo Ghelfi segna l’ace su Merlo ma Basso segna punto in primo tempo, mandando Link al servizio con 7 set point. Gli abruzzesi non fanno complimenti e se ne fanno bastare uno, chiudedo il primo set 25-17.
Ripartenza aggressiva per i padroni del PalaVolley, che si prendono il 2-0 ma che in fotocopia di quanto visto prima concedono il pareggio. Link e Paris rompono però l’equilibrio guadagnando il punto del +2. Stoehr cancella il break con un ace, ma non riesce a replicare e sono ora i pinetesi a segnare un ace con Milan.
Mirandola si riaffaccia alle spalle di della formazione di Tomasello a metà del set grazie ai fratelli Ghelfi che pareggiano in tandem sul 10-10, riconfermandosi anche sull’11-11. I biancazzurri tornano al +4 dopo un’azione lunghissima su cui Link attacca fortissimo un’alzata in bagher da dietro il seggiolone dell’arbitro, portando al cedimento gli avversari, che si rifugiano nel timeout sul 17-12. Pineto è un fiume in piena che Stadium non riesce ad arginare: non si limitano a gestire il vantaggio ma provano invece ad aumentarlo fino al +7 del 22-15.
Francesco Ghelfi annulla il primo set point, ma il neoentrato Fioretti archivia il secondo set per 25-19.
Il terzo set mostra un nuovo tentativo da parte di Mirandola, che mette Dombrovski al posto di Stoehr, Matteo Rustichelli al posto di Angiolini e Scaglioni al posto di Canossa.
Stadium non smette di crederci, ma i ragazzi di Coach Tomasello tentano subito la fuga, ed arriva il break del raddoppio per 6-3. I primi tempi di Rustichelli vanno sempre a segno per Mirandola e riescono ad accorciare le distanze contro dei biancazzurri che ora sembrano concedersi più errori che nei due parziali precedenti.
Scaglioni va per la prima volta a segno dall’ingresso per il punto che vale l’8-7 su cui Tomasello chiama timeout per la prima volta nella partita. Pineto non riesce a riprendersi e concede il fianco a Stadium che riesce a sorpassare segnando il nono. Mirandola è anche la prima a passare in doppia cifra, osservata molto da vicino dai biancazzurri che non riescono in questa fase a finalizzare il sorpasso, ma che anzi concedono il primo break ai gialloblù per 10-12. Link riassorbe il vantaggio e manda Milan al servizio, che sorpassa con un ace nell’angolo del 9×9. Sul 16-15 Merlo si prende il muro che manda al servizio il compagno svedese, che si prende un ace e costringe Pinca alla pausa con i suoi. L’opposto fa ancora ace e sale Mignano per Paris, che lamenta un fastidio alla caviglia. Lo scandinavo sbaglia finalmente il servizio sul 20-16 e manda fuori un attacco.
I gialloblù accorciano ancora, con Milan che sbaglia e lascia il diciannovesimo agli ospiti. Tomasello vede la squadra in evidente sofferenza e convince Paris al sacrificio per concludere. Mirandola non vuole cedere e Scaglioni punisce un errore in ricezione avversario. Il coach abruzzese è costretto a chiamare il secondo timeout sul 21-20 e i suoi ragazzi finalmente recepiscono, cercando di scrollarsi di dosso degli ospiti che non vogliono assolutamente lasciare questo set. Ghelfi fa punto e Bellei batte fortissimo, ma Sebastiano Milan è inarrestabile, fa mani out e muro offrendo 3 match point alla sua squadra.
Paris rischia l’ace sul nastro mettendo in difficoltà Mirandola, che termina l’azione con una palla ancora una volta dello svedese di prima intenzione.
Pineto vince 3-0 senza grandi sorprese e si riconferma la squadra che tutti si aspettano, mentre Stadium torna a casa conscia di aver dato il massimo, consapevole di doversi focalizzare sugli scontri diretti che la attendono in casa per agganciare Brugherio e una Sol Lucernari che ha sostituito San Donà di Piave in zona play-out.