Inizia con un buon equilibrio la gara tra ErmGroup San Giustino e Stadium in quel di Mirandola.
La nuova formazione a disposizione di Coach Pinca ripristina la diagonale dei fratelli Ghelfi, al centro Rustichelli e Canossa mentre la zona 4 è affidata alla coppia Stöhr–Dombrovski.
San Giustino si mantiene davanti nella prima parte del set d’apertura, ed è proprio il primo attacco di Francesco Ghelfi, per la prima volta davanti al suo pubblico di casa, a livellare la partita sul 4 pari.
Un paio di imprecisioni consentono poi agli ospiti di guadagnare un vantaggio di 5 lunghezze, ed è proprio qui, sul 10-5, che la squadra mirandolese invoca il suo primo timeout, per evitare di rovinare un parziale in cui la prestazione iniziale aveva lasciato ben sperare. La mossa ripaga e Stöhr atterra un attacco, riportando la propria squadra al servizio.
La situazione nella metà campo emiliana sembra precipitare, con gli ospiti che fuggono sul 14-7. Il decimo punto di Stadium arriva sul 17 avversario, quando il muro di Dombrovski sull’imponente Hristoskov manda Canossa in battuta. Sul 21-14 per gli avversari mister Pinca gioca la carta Schincagli, da sostituirsi al palleggio di Capitan Ghelfi ma la mossa è infruttuosa e il primo parziale arride ai biancazzurri, con il puntegio di 25-14.
Tutto da rifare per i gialloblù, che ora devono assolutamente vincere almeno due parziali per portare a casa dei punti e porre fine a un digiuno troppo lungo.
Il set apre con il turno di battuta dello schiacciatore altotiberino Cappelletti, che inanella due ace e con altri tre punti si porta sul punteggio di 5-0.
Un punto di Ghelfi Francesco e un ace svegliano poi i mirandolesi che riducono le distanze. La frazione prosegue con il turno di battuta di Hristoskov, immediatamente fermato da un chirurgico pallonetto del’opposto mirandolese. Il bulgaro si permette di dissentire e interrompe immediatamente il turno dello straniero miranolese.
L’incontro prosegue con le squadre a distanza costante, finché una serie di imprecisioni dei perugini consentono agli attaccanti in giallo di ridurre a solo un punto il vantaggio, da 11-5 a 11-10.
Sul 13-11 c’è il primo cambio, seppur temporaneo, per la formazione ospite: il centrale Antonaci viene sostituito in battuta dal secondo alzatore Daniel, che però sbaglia la battuta, caricando Stadium che si ritrova di nuovo a un punto di distanza. Cappelletti sbaglia poi un attacco, e un muro granitico di Canossa sull’attacco di Quarta regala il vantaggio, seppur breve, ai gialloblù. Qui tocca a Bartolini chiamare un timeout, che consente ai suoi di ripareggiare la situazione e riportarsi in vantaggio 20-18.
Mirandola sembra aver gettato la spugna, mentre gli avversari si portano sul 22-19; qui due errori in attacco consentono agli avversari un set point sul 24-19, ma il centrale Antonaci sbaglia la battuta. Sarà l’altro posto 3, Quarta, a chiudere il secondo parziale sul 25-20.
Nel terzo parziale la formazione rimane invariata, tranne per Canossa, sostituito da Scaglioni.
Come di consueto, Stadium concede agli ospiti il primo punto della frazione, a cui si aggiungono anche il secondo, il terzo e il quarto, guadagnati da ErmGroup durante il turno di battuta del centrale Antonaci, dotato di un’eccellente servizio flottante.
Qui Pinca e Mescoli decidono di chiamare il timeout per spezzare il turno di servizio ed il primo punto arriva, grazie ad un errore in pipe di Cappelletti.
San Giustino gestisce il proprio vantaggio e lo accresce fino a 7 punti, quando un errore in battuta restituisce il servizio a Mirandola, che lo perde immediatamente su un attacco di Hristoskov. Stadium cerca di riemergere, e finalmente ce la fa, con Scaglioni che firma il decimo punto per la sua squadra, che non riesce però a mantenere una serie positiva.
I mirandolesi continuano a giocare a tratti, ma il sestetto avversario appare sereno, convinto di dover solamente chiudere il parziale senza sudare. Sul punteggio di 22-14 Stöhr dimostra di crederci ancora, con un vulcanico attacco sulla diagonale, ben presto pareggiato dall’attacco di Skuodis.
Il match point arriva sul 24-15, quando un ace chiude la partita, lasciando Stadium a secco almeno fino all’anticipo di Santo Stefano al PalaRaschi.
Tanta delusione per i gialloblù, per cui questa partita aveva un valore che andava oltre i meri 3 punti in classifica.