Se la battuta di Evandro, autore di una prestazione eccelsa, sul 23-22 del secondo set, fosse entrata, probabilmente saremmo qui a raccontare un’affermazione netta della Katay Geotec Isernia; invece, l’errore ha rimesso in carreggiata la M. Roma che, dopo oltre due ore di gioco, si è aggiudicata il match per tre set a due. Tuttavia, visto come il sestetto di Giani aveva stracciato Mantova, il tie break e il conseguente punto guadagnato sono importanti per impostare il lavoro futuro.
Una gara bella, in cui le due formazioni si sono date battaglia senza esclusione di colpi e dove il tie break ha rappresentato il degno finale per un match il cui esito è stato meno scontato di quanto si potesse immaginare.

E’ uno dei pochi errori del cubano Poey (che metterà a segno ben 27 punti) ad aprire la contesa, ma il caraibico si farà perdonare di lì a poco; sul fronte pentro Oro inizia a scaldare il braccio anche dalla linea dei nove metri; tuttavia, i due palleggiatori hanno modo di far girare tutti i loro attaccanti rendendo lo spettacolo davvero interessante, soprattutto perché né la M. Roma né la Katay Geotec riescono a prendere il largo. Si arriva sul 21-22 messo a segno dall’ex Postiglioni; Fenoglio chiama il tempo, mentre Giani richiama in panca proprio “Nano” per inserire il giovane Segnalini al servizio, ma quest’ultimo mette in rete. Nuovamente parità, spezzata dal muro di Janusek e questa volta è Giani a chiamare il time out. L’invasione a rete fa di nuovo parità, ma è ancora lo schiacciatore slovacco a far la voce grossa, mandando Evandro a servire. Il brasiliano tira una bomba imprendibile per la ricezione ospite. Uno a zero per Isernia.

Il secondo set è ancora più brioso. Sono prima i padroni di casa a portarsi in vantaggio con i centrali Piovarci e Salgado a mettere in difficoltà il muro capitolino, poi è Zaytsev a ribaltare la situazione, il suo ace fa 8-12. Oro e soci non si perdono d’animo e con costanza riagguantano il pari sul 22. Giani con un time out prova a spezzare la positiva vena dei molisani, ma al rientro l’attacco out del centrale Yosifov mette Isernia in vantaggio. A servire va Evandro, Fenoglio chiede di non sbagliare, il brasiliano non forza, ma la palla è ugualmente out. Salgado in attacco ci mette una pezza, ma Poey, dall’altra parte, risponde per le rime. Yosifov compensa l’errore precedente con una battuta vincente e Zaytsev fa l’uno a uno in conto set.

La terza frazione è quasi una questione esclusiva di Oro e Poey che martellano senza sosta mettendo in mostra tutti i colpi del loro repertorio. Il muro del caraibico su Gemmi costa al capitano un rientro in panchina per Fiore. Alla prima sosta tecnica la Katay Geotec è avanti di due, ma alla successiva c’è solo una lunghezza, ma i locali giocano in tranquillità, anche quando il sestetto neroverde va in vantaggio (20-21). Con la caparbietà degli slovacchi e grazie a qualche imprecisione degli avversari Isernia si riporta di nuovo avanti nel conto dei set.

Si continua a forzare soprattutto dalla linea dei nove metri, ma l’incisività si è ridotta per entrambe le contendenti tanto che l’inizio di quarto set è segnato da un certo numero di errori al servizio interrotti solo dall’ace di Portuondo, vero mattatore di questa frazione, che pone Roma in vantaggio. Vantaggio che si incrementa grazie alle fotografie proprio del cubano su Oro e di Yosifov su Janusek. Isernia con Gemmi prova ad accorciare le distanze, ma è ancora Portuondo a tenere i suoi avanti, mentre la zampata finale è di Zaytsev.
Si va al tie break e la Katay Geotec fa degli errori che mandano in bestia coach Fenoglio. Il suo time out è infuocato. I biancoazzurri paiono recepire il messaggio riducendo il gap ad un solo punto, ma Zaytsev rimette le cose a posto per la Roma che con la coppia cubana fa il 2-3 finale.

“Rispetto alla gara con Crema ho visto tanti miglioramenti – ha affermato coach Fenoglio al termine del match – ma anche qualche peggioramento. Siamo andati meno bene a muro, ma con i loro attaccanti, che sono di categoria superiore, in certi frangenti davvero non si poteva fare di più, e poi Lorenzo Gemmi che io ho sostenuto e sostengo, perché credo fermamente nell’enorme potenziale di questo ragazzo, ma non riesce ad allenarsi bene e conseguentemente ciò si riflette in partita. Da uno come lui mi aspetto molto di più di cinque punti in cinque set. Comunque, di cose buone ne abbiamo fatte, sono rammaricato per l’errore al servizio di Evandro, sul 23-22 del secondo set, perché gli avevo chiesto di non sbagliare, credo sinceramente che portandoci sul 2-0 Roma avrebbe avuto più di qualche difficoltà a recuperare”.

Anna Palermo
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Foto Primio: muro su Poey