La Nava Cup non vuole essere solo un torneo internazionale di volley; un evento, dunque, che esaurisca nel fatto sportivo la sua mission.
Nella mente degli organizzatori vuol divenire, infatti, una applicazione concreta di quel “marketing territoriale” di cui, da più parti, si parla come panacea per i mali dell’economia globalizzata. La Nava Gioia del Colle, da sempre all’avanguardia nell’applicazione di questi concetti, ha voluto fare della manifestazione un laboratorio, attraverso i cui strumenti, testare la bontà delle proprie tesi.
Infatti, nei giorni della manifestazione, le delegazioni straniere, saranno accompagnate nella visita dei più suggestivi monumenti e delle peculiarità artistico-morfologiche del nostro territorio.
Giovedì 17, prima ancora dell’inizio dell’evento sportivo, è stata organizzata un’escursione alle Grotte di Castellana intorno alle ore 16,30.
Nella giornata seguente, l’intera mattinata sarà dedicata alla visita delle “bellezze” di Gioia del Colle; si inizierà alle 10.00 con il Parco Archeologico di Monte Sannace; successivamente gli ospiti potranno ammirare il Castello Normanno-Svevo, vero simbolo della cittadina. La mattinata si concluderà con il saluto del sindaco, dott. Piero Longo, che accoglierà le delegazioni straniere presso il Palazzo di Città. Nelle sale del Municipio avverrà una degustazione di prodotti tipici locali; un modo per far conoscere ed apprezzare le nostre eccellenze enogastronomiche e, se possibile, di far accrescere la loro fama anche nei paesi dell’Est europeo.
La giornata finale della Nava Cup 2009, sabato 19 settembre,in mattinata sarà allietata da una piacevole escursione ad Alberobello, che con i suoi trulli è divenuta quasi il simbolo della nostro territorio.
Entrambe le giornate di sport si concluderanno con delle “cene di gala”, previste approssimativamente per le ore 22.00. Liberi dall’inevitabile tensione che un evento sportivo genera, gli ospiti potranno scambiare idee ed opinioni con i membri delle istituzioni locali e con importanti manager e dirigenti operanti nello sport italiano, e nel mondo economico in generale.
Un interessante momento, dunque, di arricchimento reciproco, di scambio di esperienze e tesi, e di creazione di rapporti e sinergie.
La Nava Cup, quindi, è più che mai proiettata verso quello che diverrà sempre più lo sport se realmente vorrà sopravvivere; e cioè strumento di conoscenza del proprio territorio, delle proprie peculiarità, nonchè di apertura di nuovi canali culturali ed economici.
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