Doppia seduta di allenamento anche oggi, giovedì 27 agosto, per la Trenkwalder Modena che prosegue così la sua preparazione in vista dell’inizio del 65° Campionato di Serie A1 Maschile di pallavolo (il debutto è fissato per domenica 27 settembre al Palasport Giuseppe Panini: Trenkwalder Modena-Lube Macerata.
Ed oggi abbiamo voluto incontrare Fabio Soli, palleggiatore modenese doc classe 1979 cresciuto tra l’Audax Casinalbo e le giovanili gialloblù. Fabio ha poi “girato” mezza Italia: Milano, La Spezia, Formigine, Lamezia, Crema e Perugia.
Due anni fa giocava titolare e vinceva in gialloblu la Challenge Cup a Resovia in Polonia, quest’anno, dopo una stagione a Bastia Umbra, è tornato alla Trenkwalder Modena e si sta allenando con i nuovi compagni con la professionalità e l’entusiasmo che da sempre lo contraddistinguono. “Ritornare a Modena mi porta sempre le stesse fortissime emozioni – dice proprio Fabio Soli – Questa è casa mia: fare anche solo un allenamento in questo palazzo mi fa venire la pelle d’oca e voglio vivere ogni istante al massimo. Quello che cerco di fare è trasmettere anche ai miei compagni l’orgoglio di vestire questa maglia e di giocare per Modena!”.
Fabio, che a marzo si è laureato in Scienze Motorie all’Università di Bologna, è stato l’ultimo palleggiatore gialloblù ad alzare un Coppa al cielo e quest’anno sarà il vice di Mikko Esko: “La vittoria, giocando titolare, in Challenge Cup nel 2007 è stata un’emozione grandissima, ma devo dire che quella era una grande squadra e che tutti mi aiutarono tanto. Ora però bisogna guardare avanti. Oggi come ieri sono a disposizione della squadra: il titolare è Mikko Esko e lui è un alzatore che mi piace molto. Credo abbia l’età giusta, una buona esperienza nazionale ed internazione e le qualità tecniche per fare una grande stagione. Il nostro obiettivo? La squadra mi piace, abbiamo ottime qualità, dobbiamo allenarci alla grande e giocare bene. Io poi ho un traguardo preciso: vorrei che la Trenkwalder di quest’anno portasse entusiasmo nei nostri tifosi, vorrei vedere il palazzo pieno e la gente sostenerci con quel calore che è unico. Sono un modenese, ho giocato tante volte al PalaPanini e conosco bene le emozioni che sa regalarti: se riusciremo a creare questo mix sono certo che faremo grandi cose”.