I “solisti” della Banca Etruria Eurospar Arezzo nulla possono al cospetto del “coro” biancoazzurro, magistralmente diretto da coach Mosca e accompagnato dalla voce possente dei tenori della “Fossa del Drago”.
Tifosi che tributano un applauso lungo ed affettuoso anche a coach Alberto Gatto, presente al PalaFraraccio e premiato dal presidente Vitullo prima dell’inizio della contesa, perché il sodalizio isernino non dimentica i quattro anni di scalata al volley che conta.
Alla prima uscita di Campionato tra le mura amiche la S.E.C. Isernia non può sbagliare, nonostante abbia di fronte un avversario temibile con atleti di esperienza. E non sbaglia, anzi, fa inchinare i più quotati colleghi del team toscano.
I pentri escono dal campo vittoriosi per 3 set a 1, ma nel complesso ambo le compagini hanno offerto uno strepitoso spettacolo al numeroso pubblico presente (circa 900 i sostenitori nell’impianto di Via Giovanni XXIII); la S.E.C. è stata però più attenta nei momenti clou dei diversi parziali.
Al fischio d’inizio, non avendo recuperato Di Marco, i molisani hanno un unico centrale di ruolo disponibile, Antonio Costantini, mentre coach Provvedi può schierare Russo. Dunque, coach Mosca chiama Rosso a far coppia con l’esperto centrale di Lanciano. Il giovane schiacciatore, scuola Cuneo, risponde presente e dopo un naturale avvio incerto, gioca in maniera impeccabile in un ruolo non suo, chiudendo l’incontro con ben 10 punti all’attivo e con una percentuale del 54% in attacco.
L’equilibrio regna sovrano fino al dodicesimo punto, poi un muro di Rosso e una diagonale di Spescha cominciano a solcare la differenza tra i due sestetti. A far si che il gap non venga colmato ci pensano gli attacchi prepotenti di Batte e Suglia, con il primo che va a mettere giù anche la palla del 25-23.
Nel secondo parziale, il 31-29 finale sintetizza bene il liet motiv dell’incontro: un “botta e risposta” tra Batte, Spescha e Suglia, da un lato, e Maric, Lirutti e Suela, dall’altro. Pur se di una sola lunghezza, la S.E.C. Isernia è, però, costretta ad inseguire; raggiunge la parità a 23 e passa avanti, ma il contrattacco aretino decreta i vantaggi. Si va avanti con nessuno dei due sestetti che sembra avere il guizzo conclusivo. Alderman decide, allora, di affidare al cubano naturalizzato italiano, Alexis Batte, i palloni decisivi e questi risolve con un attacco dei suoi e un imponente muro.
“Raggiunto il 2 a 0, mi sembrava di assistere a un rewind di Taranto” confessa il numero uno pentro al termine del match; invece, questa volta pur cedendo nel terzo parziale (l’ingresso di Grassini garantisce nuova linfa agli oroamaranto) la S.E.C. torna precisa e cinica nella frazione successiva, con Rosso calatosi appieno nel nuovo ruolo. Il 3 a 1 a inizio del quarto set porta la sua firma: due attacchi vincenti e un muro punto. Ed è proprio il muro, come sette giorni fa al PalaMazzola, a fare la differenza, consentendo di ricostruire in tranquillità e precisione. Il resto del set è un assolo della compagine molisana, con Costantini e Spescha che chiudono in crescendo. In particolare, l’attaccante romano risulterà top scorer dell’incontro con 19 punti.
La vittoria è, però, frutto dell’eccelsa prova di tutti: tanto di Batte, quanto di Alderman, tanto di capitan Maresca (entrato nel finale dei diversi set per dare il proprio contributo in ricezione), quanto di Gatto, sempre più leader della seconda linea.
Entusiasmo alle stelle sugli spalti, ma è proprio il presidente Vitullo a contenere l’euforia generale: “Una vittoria indubbiamente importante, ma è solo la seconda partita e la prima, pur giocando bene, l’ha vinta il Taranto. Dopo questo successo il nostro obiettivo rimane immutato, resta la salvezza!”
Anna Palermo
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(In foto: Spescha autore di 19 punti – 55% in attacco, 58% in ricezione)