Sull’articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta dello Sport a pagina 33, dal titolo “Dobbiamo aprire al professionismo”, con foto dell’atleta Marco Vicini, leggiamo: “…ma la storia che gira è che Vicini sia stato messo in tribuna perché sta pretendendo ciò che gli spetta, arrivando anche a escutere la fidejussione, depositata in Lega. Pratica a cui stanno ricorrendo anche altri. <>, sibila qualcuno nell’ombra…”.

Nella parte evidenziata, l’articolo ha un contenuto palesemente diffamatorio nei confronti della nostra società, oltre che assolutamente falso. All’uopo raccogliamo la seguente dichiarazione dell’allenatore Paolo Montagnani: “Le scelte tecniche, quindi riguardanti giocatori da mettere in campo, sono di mia assoluta competenza e responsabilità. Conosco il Presidente Benigno D’Orazio da tanti anni e lo apprezzo anche quale intenditore di pallavolo. Pertanto spesso ci confrontiamo e ascolto volentieri le sue impressioni sulla squadra e sui giocatori. Proprio su Vicini debbo dire che quando il Presidente apprese la notizia della fuga del giocatore dal ritiro di Padova, me ne sconsigliò l’utilizzo in quella partita così importante per noi. Ho fatto di testa mia e l’ho fatto giocare nonostante il suo parere negativo, anche se vedendo gli esiti avrei dovuto ascoltare i suoi consigli. Prima della gara con la Sisley Treviso, parlando con l’atleta, ho notato che era preso da vicende extrasportive: non mi è parso sereno e in grado di dare il massimo per una partita così importante, e ho scelto allora di far giocare Lampariello che come visto da tutti, oltre ad essere stato uno dei migliori in campo, ha trasmesso grinta ed entusiasmo a tutta la squadra. Non a caso la nostra difesa è stata, a detta di tutti, l’arma in più del Pineto”.
“Per quanto concerne le questioni economiche, a Pineto ho vissuto due stagioni eccezionali e spero di farne altre così. Sia da allenatore che da giocatore, ho sempre ricevuto regolarmente e tempestivamente i compensi concordati, pertanto non capisco proprio questo voler a tutti i costi parificarci con situazioni, quelle si molto pesanti, che attraversano altre realtà sportive. A meno che bisogna dare ragione a quanti sostengono che in tutti i modi, dentro o fuori dal campo, Pineto deve scomparire dall’A1 italiana di pallavolo. Non ci sentiamo sotto assedio, ma chiedo rispetto per il mio lavoro, e per quello della società e di questi meravigliosi atleti della Framasil.”

La società Pallavolo Pineto precisa che lo stesso sig. Luca Novi, procuratore dell’atleta Vicini, ha testualmente dichiarato al quotidiano Il Centro:“…A quanto mi risulta il giocatore non è sceso in campo per una decisione dell’allenatore…”. La società Pallavolo Pineto pertanto diffida chiunque dall’alimentare notizie false e tendenziose che ledono gravemente la propria immagine. D’ora in avanti saremo costretti a tutelarci nelle opportune sedi, proprio perché non possiamo permetterci di subire danni ingenti con sponsors e con tutti coloro (e sono tanti) che ci stanno aiutando nella nostra impresa sportiva.

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