Due soli punti nelle ultime sei partite, sei sconfitte nelle nove gare disputate nel girone di ritorno di cui ben quattro per 3-0, grandi difficolta a mettere palla a terra ( attacco al 47% di positivita) e tanti errori commessi (ben 210). A quattro giornate dal termine e dopo due pesanti sconfitte rimediate contro Vibo e Padova, la Stamplast rischia di giocarsi la permanenza in A/1 alle ultimissime battute della stagione anche se i punti di vantaggio sul Forlì, che domenica prossima ospita Padova, restano cinque.
Il centrale Gigi Mastrangelo, pugliese doc, uno che ci tiene a non fare brutte figure anche in chiave azzurra, come al solito non la manda a dire: “Bisogna iniziare a responsabilizzarsi. E’ inutile trovare alibi. Contro Vibo e Padova non dovevamo steccare perchè erano avversari alla nostra portata. Io stesso sono critico nei miei confronti. Domenica a muro ed in battuta sono andato bene mentre in attacco su cinque palloni non ne ho messo a terra uno. Con umiltà vuol dire che lavorerò di più con il nostro palleggiatore per evitare che ciò accada. Noto, invece, in qualcuno dei miei compagni un pizzico di presunzione, di superficialità. Non si ascoltano i consigli dei giocatori più esperti e ancor peggio in più di qualche occasione si disattendono le indicazioni che giungono dalla panchina.”.
Nonostante tutto però “Mastro” è fiducioso: “Penso che ci salveremo anche perchè nei prossimi turni di campionato incontreremo squadre di prima fascia contro le quali sinora ci siamo espressi meglio. Io di sicuro mi impegnerò al massimo per evitare la zona retrocessione anche perchè voglio conservare la maglia azzurra e penso valga lo stesso per il mio compagno di squadra Cernic che spera di rientrare in nazionale. Ma nella pallavolo non si può giocare solo in due.”

Ufficio stampa / foto Donato Gasparro