I numeri: La Nef è a quota cinque, due lunghezze sotto la zona salvezza. Quel paio di passi in più li ha compiuti la SP Catania grazie ai quattro tie-break collezionati pur avendo realizzato una vittoria (M.Roma) in meno rispetto ai fidardensi. E per quanto il quinto set sia stata sinora la soluzione più frequente per entrambe le squadre, oggi pomeriggio (PalaOlimpia ore 18.00: arbitrano Valeriano e Costantini) chi vuole compiere un passo avanti davvero incisivo deve mirare a quei tre punti che La Nef non ha mai conquistato in un sol colpo. «E’ la partita che può rimetterci nel gruppo, quella della svolta, che deve confermare i progressi di domenica scorsa», spiega coach Gianluca Graziosi. La classifica è chiara: se non si bissa nel secondo impegno interno consecutivo il successo con Castellana Grotte, la complicata tela della tela della salvezza si scuce. Invece, è dal morale e dai fondamentali ritrovati che si deve ripartire. «Vero è che con la Materdomini la differenza l’ha fatta un pallone, ma quell’azione in più cambia la testa dei ragazzi – aggiunge Graziosi – che questa settimana si sono allenati con maggiore tranquillità. L’atteggiamento che dobbiamo sempre avere, a maggior ragione in casa, è quello degli ultimi tre set con Castellana, in cui abbiamo messo costretto l’avversario all’errore con tanta intensità difensiva, un servizio aggressivo e un muro in crescita. Abbiamo sempre detto che questi dovevano essere i nostri fondamentali-chiave, la cui efficacia obiettivamente era andate un po’ calando man mano che la pressione ha preso il posto dell’entusiasmo iniziale. Ma ora dobbiamo sfruttare un momento che può rilanciarci». Catania: Mr Graziosi non si fa fuorviare neanche per un attimo dalle vicissitudini societarie che hanno privato i siciliani di pedine come Stojanov, Moro e da ultimo Corsini, anzi è convinto «che i problemi abbiano compattato un gruppo coriaceo, come dimostrano i punti strappati con Crema, Bologna e Gioia del Colle: lasciarli giocare sarebbe un errore imperdonabile, perché sono molto combattivi ed affiatati, specie in alcuni reparti ». Una La Nef aggressiva, dunque, per il match che può raddrizzare un torneo sinora a singhiozzo.