Le prime parole del tecnico dell’Allianz Powervolley dopo il rinnovo di contratto 

IN SINTESI: Rinnovo biennale per coach Piazza con l’Allianz Powervolley che porterà il tecnico di Parma, al termine del contratto, a 4 anni di panchine con Milano (il più longevo del club). Le prime parole dell’allenatore, dopo la firma, raccontano la gioia per l’accordo e le prospettive future: «Provo grande gioia per il rinnovo. È un’emozione legata al fatto che il progetto iniziale è stato portato avanti ed ora stiamo provando ad elaborarlo ancora. Spero nei prossimi due anni di fare un ulteriore upgrade. «Sogno nel cassetto con Milano? La semifinale scudetto. Secondo me non era così lontano quest’anno: l’avremmo meritato per certe cose e credo anche che, se fossimo arrivati come dovevamo arrivare e se tutti avessero rispettato le regole, forse già lo avremmo potuto centrare quest’anno». 

MILANO – Roberto Piazza e Allianz Powervolley Milano insieme per altri due anni. Il tecnico di Parma si è legato alla società del presidente Lucio Fusaro fino al termine della stagione 2022-2023, diventando così, al termine dell’accordo, l’allenatore più longevo della storia del club con 4 anni di panchine. I primi due anni del progetto sono andati in archivio, portando in dote una Challenge Cup (primo trofeo assoluto per Powervolley) e la certezza di una squadra cresciuta giorno dopo giorno pronta ad effettuare un ulteriore step in avanti.

«Provo grande gioia per il rinnovo – sono le prime parole di Piazza dopo aver apposto la firma sul rinnovo –. È un’emozione legata al fatto che il progetto iniziale è stato portato avanti ed ora stiamo provando ad elaborarlo ancora. Spero nei prossimi due anni di fare un ulteriore upgrade. I giocatori sono cresciuti ed io sono cresciuto come allenatore: i miglioramenti arrivano da entrambe le parti ma è innegabile che siano stati due anni complicati. L’anno scorso si è interrotto tutto quando stavamo andando molto bene, mentre quest’anno abbiamo affrontato una stagione piena di partite da gennaio in avanti. Adesso quello che dico è: ora serve che l’upgrade che devono fare i giocatori sia importante – e parlo del miglioramento personale dei giocatori – in modo che tutta la squadra salga di livello». Una costante di questo biennio è stata la comunione di intenti e la forza morale del collettivo allenata dal coach. «Lo spirito di squadra dentro e fuori il campo diventa un plus se lo sai creare e non è scontato – prosegue il tecnico –. L’anno scorso ci siamo riusciti: abbiamo creato una squadra che stava bene insieme, con dei giocatori particolari che avevano le caratteristiche giuste per creare il gruppo. Quest’anno la squadra è cambiata, eppure quel plus è rimasto quindi vuol dire che il nocciolo duro della squadra, cioè i giocatori che sono qua da più anni, hanno saputo amalgamarsi alla perfezione con i nuovi e mi auguro che lo riescano a fare anche l’anno prossimo». Poi un piccolo salto nel recente passato, guardando alla stagione appena andata in archivio: «Sicuramente c’è qualche rammarico: quello principale è che la gestione del campionato ha toccato le squadre in modo diverso e questo non mi è piaciuto. Poi sicuramente l’infortunio di Jean Patry patito a novembre contro Piacenza e che ci ha condizionato per due mesi e mezzo. Credo che con Patry all’interno della squadra in questi due mesi e mezzo di assenza avrebbe potuto significare qualche posizione in più in classifica». Dal recente passato all’immediato futuro: «Sogno nel cassetto con Milano? Mi piacerebbe arrivare alla semifinale scudetto, quello credo sia il sogno più bello. Secondo me non era così lontano quest’anno: l’avremmo meritato per certe cose e credo anche che, se fossimo arrivati come dovevamo arrivare e se tutti avessero rispettato le regole, forse già lo avremmo potuto centrare quest’anno».