“ C’è un progetto biennale ambizioso e impegnativo che la società ha approntato e che tra gli obiettivi prevede quello di farsi trovare pronti tra una anno per la serie A/1 con una base di squadra già ben collaudata. Condizione d’obbligo per arrivare a ciò è quella di vincere il campionato di A/2 quest’anno. E’ su questo che stiamo già lavorando” – esordisce così Vincenzo Di Pinto nella chiacchierata che precede l’ultima decade di riposo prima dell’inizio della preparazione ( 16 agosto prossimo) anche se lui e il suo staff tecnico ( Michele Totire – vice coach – Vanni Miale – preparatore atletico – Giovanni Solito – scout man – ) sono da giorni al lavoro per approntare il programma atletico della nuova squadra.
“Sarà una stagione dura, ci saranno anche delle sconfitte nel corso del campionato, queste sono da mettere in preventivo, ma la nostra meta finale è riprenderci la massima serie” – prosegue Di Pinto come sempre pronto a spegnere i facili entusiasmi dopo la campagna acquisti sontuosa della Prisma Taranto – “Devo ringraziare il presidente che mi ha messo a disposizione una team molto competitivo costruito grazie all’ottimo lavoro di gruppo svolto con il general manager Zelatore, il diesse Primavera e il direttore organizzativo Di Mario”.
Come vede questa squadra inserita nel contesto della serie A/1 di quest’anno?
“ Secondo me in A/1 questo gruppo potrebbe fare molto bene perché dispone di giocatori con caratteristiche molto tecniche che ben si adattano al tipo di campionato. Paradossalmente con questi ragazzi sarebbe più facile salvarsi in A/1 che vincere un torneo come quello di A/2 dove oltre alla tecnica servono grande concentrazione, carattere e determinazione, doti necessarie per venir fuori vincenti da parquet che presentano condizioni ambientali ostiche.”
Come pensa di poter gestire una squadra che si permetterà il lusso di tenere in panchina uno tra Castellano, Patriarca e Gatin?
“ Se abbiamo preso questi ragazzi è perché abbiamo grande stima e rispetto di loro. E’ chiaro però che quello che è stato fatto in passato da ognuno di loro conta poco. Sarà invece determinante il loro atteggiamento individuale nei confronti della squadra. Ma non ho dubbi che si creerà un bel gruppo. Ho sentito i ragazzi molto ben predisposti a mettersi a disposizione dell’allenatore e dei compagni. Io le mie idee, con le eventuali varianti tattiche e tecniche, già me le sono fatte.”
Quali saranno le vostre concorrenti per la promozione?
“Arezzo, Bassano, Corigliano, Gioia e Loreto formano un gruppetto di valide antagoniste che annoverano organici composti da giocatori di categoria dotati di gran tecnica e carattere. A queste squadre potrebbe aggiungersi il Taviano se gli stranieri che ha ingaggiato riusciranno a essere determinanti come si spera. Sarà un torneo lungo e molto duro. Sicuramente il livello tecnico si è alzato rispetto alla scorsa stagione e ci sono molte più compagini in grado di lottare per i vertici”.
Sarà una serie A/2 targata Puglia, che ne pensa?
“ Per uno come me che ha sempre esaltato e difeso la pugliesità credo che questo sia un dato di fatto altamente positivo del quale andare orgoglioso. Tutte e quattro le squadre pugliesi di A/2 credo possano puntare a traguardi importanti”.
Coach Vincenzo Di Pinto radunerà la squadra ( prima di Valdir, Schuil e Gatin, impegnati con le loro rappresentative nazionali) il 16 agosto mentre la prima seduta di allenamento verrà svolta il giorno successivo.
E’ possibile fare un raffronto tra questa squadra e quella che ad aprile e retrocessa in A/2? Molti dicono che quella attuale è più forte…
“Non credo sia corretto fare paragoni. La squadra che abbiamo costruito in questi due mesi è figlia di un progetto concreto, dalle chiare intenzioni. La squadra della scorsa stagione è fine a sé stessa, figlia di un tentativo di rientrare in pochissimo tempo in un mondo difficile quale quello del massimo campionato italiano di pallavolo. Quindici giorni per costruire dal nulla squadra e società sono stati davvero pochi.”
UFFICIO STAMPA ( g.saracino@tarantovolley.191.it)