Ha concluso l’annata tra i baci e gli abbracci, con un sottofondo di applausi scroscianti, dopo una stagione complicata, la seconda consecutiva alle redini di una squadra di giovani talenti. Adriano Di Pinto, allenatore della GoldenPlast Potenza Picena, è un tecnico scrupoloso che talvolta ha dovuto fare il papà utilizzando il bastone e la carota, ma ha ottenuto il suo obiettivo: la permanenza nella Serie A2 UnipolSai utilizzando tutte le risorse umane a disposizione nell’arco di un percorso denso di ostacoli.
Una settimana elettrizzante coach?
“Sto prendendo consapevolezza con il passare dei giorni di quello che abbiamo fatto. Ho provato la mia più grande gioia sportiva. Ci siamo messi alle spalle diverse squadre con il successo al Preliminare evitando così i Play Out”.
Non è stata una passeggiata.
“Siamo reduci da una stagione durissima. Il grosso carico di partite ravvicinate ha condizionato un po’ tutti i club, mentre, per quanto ci riguarda, la malasorte ci ha privato di giocatori chiave in momenti particolari e ho dovuto schierare formazioni sempre diverse in Regular Season. Nonostante tutto, abbiamo sfiorato l’approdo in Coppa Italia e la salvezza diretta. Ogni volta ci illudevamo di poter alzare il livello, ma il vero salto di qualità è giunto nello spareggio con Taviano. Che impresa!”.
Insomma, anche in Serie A è possibile puntare sui giovani?
“Lo abbiamo dimostrato ancora una volta. Con passione, lavoro e qualità si possono raggiungere traguardi ambiziosi. Il nostro scopo era salvarci, ma nel corso del torneo abbiamo addirittura accarezzato il sogno di centrare obiettivi maggiori”.
In effetti l’accesso alla Coppa è sfumato davvero per poco.
“Già! All’inizio non era nemmeno immaginabile, ma siamo stati a un passo dell’accesso ai Quarti. La striscia di partite utili consecutive in casa e i testa a testa con i team più attrezzati hanno premiato il nostro lavoro ancora prima della salvezza, che rappresenta il coronamento di tutto. I ragazzi hanno fatto più di quanto ci aspettassimo”.
Un gruppo che ha saputo lottare contro le difficoltà.
“Sono stati magnifici, ma i ringraziamenti non vanno solo agli atleti. Mi sento di dire grazie anche a un encomiabile staff, alla dirigenza sempre presente e ai tifosi che sono rimasti al fianco della squadra incitandola anche dopo le battute d’arresto”.
La crescita del gruppo e dei singoli ragazzi ha rappresentato il punto di svolta.
“Esatto! E’ un traguardo di tutti! Senatori ed esordienti si sono rimboccati le maniche lavorando insieme e, allo stesso tempo, mettendosi a disposizione per una crescita individuale. Marinelli e Bisi, che nell’arco della stagione hanno avuto delle noie fisiche, non si sono risparmiati salendo più volte in cattedra e dimostrando la propria stoffa. Monopoli è stato un trascinatore. Hanno fatto da traino tutti e tre agli elementi più giovani, che settimana dopo settimana si sono presi la propria fetta di salvezza!”.
(In foto l’esultanza Di Pinto)
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