Ravenna-Lisbona 3-1
(22-25, 25-22, 25-23, 25-20)
BUNGE RAVENNA: Vitelli 9, Orduna 4, Marechal 14, Diamantini 15, Buchegger 20, Poglajen 10, Goi (L); Raffaelli, Gutierrez, Georgiev. Ne: Mazzone, Pistolesi, Marchini (L). All.: Soli.
BENFICA LISBONA: Margarido Vinhedo 1, Gradinarov 14, Soares Zelao 5, Hugo Gaspar 16, André Lopes 13, Honoré 13, Ivo Casas (L); Mrdak 2, Winters, Thiago Violas. Ne: Cveticanin, Stojsavljevic, Gentil (L). All.: Pereira Jardim.
ARBITRI: Firincioglu (Tur) e Dotan (Isr).
NOTE – Ravenna: bs 12, bv 6, errori 14, muri 11; Lisbona: bs 12, bv 5, errori 13, muri 4. Spettatori: 1247, quota abbonati compresa (incasso 4724 euro). Durata set: 26’, 29’, 29’, 27’ (tot. 111’).
La Bunge prosegue la sua striscia positiva, portando a sei il numero di vittorie consecutive tra Challenge Cup e Superlega. Proprio nell’andata dei quarti di finale della competizione europea i ravennati al Pala De André superano in rimonta il Benfica, regolandolo in quattro set al termine di una sfida molto combattuta. Perso il primo periodo, Orduna e compagni trovano a gara in corso il loro gioco migliore, aggiudicandosi le tre frazioni successive, pescando nel muro (undici, di cui cinque di Diamantini, contro i quattro dei portoghesi) il fondamentale che ha fatto la differenza. Il successo garantisce almeno la certezza di disputare il golden set nel match di ritorno, in programma a Lisbona il 28 febbraio (inizio ore 20.30 locali).
Sestetti iniziali Il coach Fabio Soli schiera Orduna al palleggio, Buchegger opposto, Marechal e Poglajen schiacciatori, Vitelli e Diamantini centrali e Goi in seconda linea. Dall’altra parte del campo il tecnico Pereira Jardim disegna il suo Benfica Lisbona con la diagonale formata dal regista brasiliano Margarido Vinhedo e il bombardiere Lucas Gaspar, le bande Gradinarov (bulgaro) e André Lopes e al centro Cveticanin e l’altro brasiliano Soares Zelao (libero Ivo Casas).
Primo set Il Benfica parte subito molto forte, realizzando un break di 4-0 a firma di Honoré e André al servizio che lo spinge sul 3-8. Gradinarov aumenta il divario, mettendo a terra la palla del 5-11, ma la risposta della Bunge arriva con un parziale di 6-0, che pareggia il conto a quota 13, dove protagonista è Diamantini con due muri. Gaspar riporta a due le lunghezze di vantaggio dei portoghesi (14-16), che tentano una nuova fuga con Gradinarov: 18-21 e time out Soli. Un’infrazione avvicina di nuovo i ravennati (20-21), Gaspar però porta il risultato in modo fortunoso sul 21-24 e al secondo set ball chiude i giochi: 22-25.
Secondo set Un muro di Orduna (4-3) e un attacco di Vitelli (6-4) fanno iniziare il secondo periodo con il piede giusto, con la Bunge che però viene acciuffata da Gaspar: 9-9. È ancora il capitano argentino a fermare i portoghesi per il 12-9, mentre Marechal aumenta il divario al servizio: 17-13. Sempre dalla linea dei nove metri Buchegger spinge in modo ulteriore i ravennati, che fuggono sul 21-16, spingendosi sul 24-20 a firma dell’austriaco. Gli avversari annullano due set point, ma sul terzo ci pensa Marechal a pareggiare il conto delle frazioni: 25-22.
Terzo set La Bunge neutralizza lo scatto iniziale del Benfica (1-4) con un break di 4-0 chiuso dal muro di Orduna: 5-4. L’ace di Diamantini porta a +3 i ravennati (9-6), che vengono acciuffati sul 10-10 da André Lopes. I muri di Buchegger e Poglajen, più il servizio vincente di Marechal valgono il 14-11, ma Honoré dalla linea dei nove metri avvicina gli ospiti: 14-13. Ci pensa Diamantini a scrollarsi di dosso gli avversari, con i muri del 16-14 e del 18-15, poi gli errori di Gaspar e Honoré regalano il 21-16. I portoghesi non mollano con André Lopes (21-18) e Soli ferma il match, ma il time out non porta risultati positivi: 21-20 e il tecnico chiama ancora i suoi in panchina. Poglajen mette a terra la palla del 22-20, Buchegger quella del 23-20, Marechal quella del 24-20, poi Honoré annulla il primo set ball: 24-21. André Lopes piazza l’ace del 24-22, Mrdak la palla break del 24-23, ma alla quarta occasione l’opposto austriaco completa il sorpasso della Bunge: 25-23 e due set a uno.
Quarto set Si viaggia sul filo dell’equilibrio, con le due squadre sempre a stretto contatto, fino a quando Marechal non fa mettere la freccia alla Bunge (14-13). L’ace di Orduna vale il 16-14, il muro dello schiacciatore francese il 18-14, ma Gradinarov dimezza il gap dei portoghesi: 19-17. Poglajen caccia via ogni paura (20-17) e Vitelli colpisce dalla linea di servizio: 21-17 e timeout di Jardim. Mrdak spara fuori due attacchi di fila per il 24-20 dei ravennati, poi Diamantini al primo match ball fa esplodere di gioia il pubblico del Pala De André: 25-20.
Dichiarazioni del dopo-gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Che sarebbe stata una gara dura, lo sapevamo fin dalla vigilia. Nonostante questo, ce ne siamo ricordati un po’ in ritardo, iniziando male, e a questi livelli si fa molta fatica a recuperare. Il Benfica è una squadra combattiva, che attacca e difende bene, con una buona battuta flottante, ma noi siamo stati bravi a riordinare le idee in tempo e a giocare a un ritmo a cui i nostri avversari non sono abituati. Questo è un risultato che ci dà buone chance, per ultima la certezza di disputare almeno il golden set, ma di sicuro a Lisbona sarà una battaglia”.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini