Non si arresta la corsa salvezza dell’Isernia Volley che in due ore di gioco piega la terza forza del torneo, l’Esse-Ti Carilo Loreto di coach Giuliani.
Una partita giocata all’ultimo punto dalle due compagini, in cui la differenza la fa la determinazione dei biancoazzurri molisani, capaci di recuperare lo 0-2 iniziale subito ad opera di un sestetto apparso pressoché perfetto nelle prime due frazioni. La seconda parte di gara è, invece, a totale appannaggio dei padroni di casa, capaci di pareggiare il conto dei set – grazie ad una migliore correlazione muro-difesa – e calare la zampata vincente nel momento decisivo con due muri imperiosi.
Si inizia con un commovente minuto di silenzio in ricordo del Santo Padre, seguito dal lungo applauso degli 800 presenti sulle tribune del PalaFraraccio.
Già dalle prime battute dell’incontro si intuisce che ci sarà vera battaglia tra gli atleti in campo. La ricezione locale in qualche frangente non è perfetta agevolando il compito di Modica e soci, che si portano sul 13-19; il servizio di Suglia (ottima la sua prova) riduce il distacco, tanto da indurre il tecnico marchigiano a chiamare il time-out sul 22-24, l’Isernia, infatti, riesce ad annullare tre palle set degli ospiti, ma la battuta out di D’Angelo consegna loro il primo parziale.
Nella seconda frazione è ancora l’Esse-Ti a partire meglio. Coach Gatto sul 10-14 sostituisce l’incolpevole Libraro per Latuhihin, ma lo svantaggio aumenta e sul 10-17 il cambio in regia si chiude. Grazie all’ottima ricezione e ad un Polidori super (sicuramente il migliore tra i suoi) il Loreto tiene l’Isernia a distanza, nonostante l’ingresso in battuta dell’opposto Juliani riduce le distanze. Sarà l’opposto Spescha a mettere giù la palla che vale il 2 a 0.
Identico liet motiv per la frazione successiva, con gli ospiti che partono meglio; l’Isernia non vuole essere la vittima di un tre a zero da pronostico e combatte con tenacia. Tuttavia, sono ancora i marchigiani – con un attacco vincente di Durante – a suonare la seconda sosta tecnica (12-16). Al ritorno sul parquet salgono in cattedra dapprima Suglia – con un punto in parallela e con un muro – e poi il centrale Peruzzo, entrato sul 12-15 a sostituire Pedone. Cambio perfetto, perché il turno in battuta del centrale trevigiano fa la differenza: l’Isernia si porta sul 19-16. I biancoazzurri di casa conservano il vantaggio e un nuovo muro di Suglia (ben 5 i punti per lui in questo fondamentale) riapre la partita.
L’Isernia prende coraggio e trova le misure a Martin e Spescha, che non riescono ad essere così incisivi come nei primi due parziali, grazie al lavoro silenzioso di un ottimo Costantini, autore di 13 punti. Polidori cerca di tenere a galla i suoi, ma gli isernini sembrano rigenerati; a metà frazione l’ingresso di capitan Maresca (ancora dolorante per il risentimento muscolare) contribuisce ad accrescere la precisione del reparto difensivo. Il contrattacco si è fatto pungente, le bande e D’Angelo tornano a macinare punti fino al pareggio in conto set.
Si va al tie-break, nel cui equilibrio sta l’essenza di tutto il match. Si gioca punto a punto con l’americano McKienzie chiamato con continuità dal proprio palleggiatore a finalizzare; dall’altra parte della rete è Spescha a dettare il bello e il cattivo tempo del proprio team, dapprima, mette giù tre palloni pesanti (11-14) che inducono a credere che sia fatta e, successivamente, spara out l’attacco decisivo. I ragazzi del presidente Vitullo intuiscono che quello è il momento decisivo e nell’ordine un punto di McKienzie e due muri (Peruzzo e D’Angelo gli autori) decretano il 16-14 finale che porta a cinque le vittorie consecutive per l’Isernia Volley.
Purtroppo, i risultati maturati sugli altri campi non sono del tutto favorevoli: la Samia Schio batte in esterno la Carife Ferrara e, pur rimanendo in quintultima posizione, si porta un punto sopra i biancoazzurri.
Al termine del match notevole la soddisfazione per la prova corale, ma una nota di merito spetta allo schiacciatore Vittorio Suglia, che pur non avendo un fisico statuario, è sicuro a muro e bravo ad attaccare in parallela e giocando intelligentemente sulle mani del muro avversario. Altra menzione va ad Alberto Peruzzo. A Isernia, il centrale di Montebelluna ha potuto recuperare a pieno dall’infortunio che ha tribolato la sua stagione e in una delle gare fondamentali per la permanenza in serie A ha risposto presente alla chiamata di coach Gatto. Davvero decisivo il suo turno in battuta nel corso del terzo set.
Anna Palermo
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Nella foto: La gioia per la vittoria su Loreto di capitan Maresca che applaude i numerosi tifosi presenti al PalaFraraccio