Guardare la classifica e vedere i “Lupi” al terz’ultimo posto non è per niente bello. Controllarla più attentamente, notando otto squadre nel giro di due punti, è già più rassicurante e permette di tirare un sospiro di sollievo.
Dopo cinque turni di campionato la Kemas Lamipel ha ottenuto una vittoria e quattro sconfitte, di cui ben tre al tie-break e con punteggi sempre alti.
L’ultima battuta d’arresto, con giallo, anzi con “rosso” (inopportuno ed ingiustificato) a Wagner – sul 10-8 per i santacrocesi al quinto set – è giunta domenica scorsa, in casa con Roma.
Non gira bene, al momento per i conciari del presidente Sergio Balsotti.
Tuttavia la situazione potrebbe cambiare, soprattutto per quanto espresso nei primi due parziali, dalla squadra di Totire proprio sabato scorso.
Una bella Kemas Lamipel, quella della prima parte di gara, forte a muro, efficace al servizio, pronta in difesa, in grado di far sbandare continuamente la quotata formazione di Spanakis che ha impiegato tanto ad entrare in partita, per la lucida veemenza dei padroni di casa.
E, secondo un’opinione alquanto diffusa, Totire ed i biancorossi devono ripartire da quanto di buono fatto nei primi due parziali, con uno spirito sempre più propositivo, con atleti in sintonia fra loro e sempre maggior disponibilità alla battaglia. Serve, sempre a detta dei sostenitori, lavorare sulle scelte fatte e riproporre la stessa squadra, per consentirle di guadagnare una sempre più marcata identità. Il tempo per risalire in classifica c’è, anche se non si deve perdere affatto tempo.
I “Lupi” debbono conoscersi ancora meglio, diventare più squadra, restando ancor più compatti ed uniti, andando così alla ricerca dell’obiettivo del momento: quello di restare in gruppo con le altre, per poi risalire la china.
La strada è lunga, il campionato equilibrato ed ogni turno propone una gara lottata e mai agevole. Totire lavora per migliorare le cose e per ottenere quei progressi che il gruppo ha denotato, sia a livello tecnico che morale, contro i capitolini dell’ex Snippe.
Servono carattere, uno spirito battagliero e giocatori che trascinino, infondendo forza ai compagni di squadra, in ogni momento della gara.
In un campionato in cui nessuno regala nulla è assolutamente indispensabile lottare, con una mentalità da combattimento, restando uniti, per farsi trovare pronti al momento opportuno.
Dopo cinque turni di campionato la Kemas Lamipel ha ottenuto una vittoria e quattro sconfitte, di cui ben tre al tie-break e con punteggi sempre alti.
L’ultima battuta d’arresto, con giallo, anzi con “rosso” (inopportuno ed ingiustificato) a Wagner – sul 10-8 per i santacrocesi al quinto set – è giunta domenica scorsa, in casa con Roma.
Non gira bene, al momento per i conciari del presidente Sergio Balsotti.
Tuttavia la situazione potrebbe cambiare, soprattutto per quanto espresso nei primi due parziali, dalla squadra di Totire proprio sabato scorso.
Una bella Kemas Lamipel, quella della prima parte di gara, forte a muro, efficace al servizio, pronta in difesa, in grado di far sbandare continuamente la quotata formazione di Spanakis che ha impiegato tanto ad entrare in partita, per la lucida veemenza dei padroni di casa.
E, secondo un’opinione alquanto diffusa, Totire ed i biancorossi devono ripartire da quanto di buono fatto nei primi due parziali, con uno spirito sempre più propositivo, con atleti in sintonia fra loro e sempre maggior disponibilità alla battaglia. Serve, sempre a detta dei sostenitori, lavorare sulle scelte fatte e riproporre la stessa squadra, per consentirle di guadagnare una sempre più marcata identità. Il tempo per risalire in classifica c’è, anche se non si deve perdere affatto tempo.
I “Lupi” debbono conoscersi ancora meglio, diventare più squadra, restando ancor più compatti ed uniti, andando così alla ricerca dell’obiettivo del momento: quello di restare in gruppo con le altre, per poi risalire la china.
La strada è lunga, il campionato equilibrato ed ogni turno propone una gara lottata e mai agevole. Totire lavora per migliorare le cose e per ottenere quei progressi che il gruppo ha denotato, sia a livello tecnico che morale, contro i capitolini dell’ex Snippe.
Servono carattere, uno spirito battagliero e giocatori che trascinino, infondendo forza ai compagni di squadra, in ogni momento della gara.
In un campionato in cui nessuno regala nulla è assolutamente indispensabile lottare, con una mentalità da combattimento, restando uniti, per farsi trovare pronti al momento opportuno.
Marco Lepri – Ufficio stampa Lupi Santa Croce