LA SPEZIA – Un punto dal sapore di vittoria. Alla Sigma Aversa non riesce l’impresa di espugnare il ‘PalaSport’ di La Spezia lasciando il successo, solamente al tie-break, alla formazione della Fonte Acquaviva Massa ma i normanni conservano ancora il primo posto nel girone Bianco di Serie A2 Unipol Sai dividendo la prima piazza con la neopromossa Messaggerie Bacco Catania. E ora qualche ora di riposo e poi si riparte di nuovo. Per la seconda trasferta di fila e per la prima gara infrasettimanale: mercoledì, alle 20.30, c’è la gara, delicatissima, contro la Ceramica Scarabeo Roma.
PRIMO SET. Nei primi sei punti del match la Sigma Aversa riesce a metterne a segno solamente 1 (5-1). Coach Bosco dopo l’ace di Quarta e il pallonetto di Krachev sfrutta subito il primo time-out. La squadra del presidente Di Meo sembra poter rientrare anche grazie a tre punti di Santangelo (8-5) ma poi altro piccolo passaggio a vuoto e quando l’opposto bulgaro dell’Acqua Fonteviva Massa, Krachev, sigla due punti di fila il tabellone riporta 12-7. Secondo discrezionale per l’allenatore aversano. Ma il leitmotiv del match non cambia: i punti di distacco diventano 7 quando Bolla tocca il muro avversario e sigla il 15-8. A questo punto però la Sigma prova a rientrare, anche con orgoglio, nella partita: capitan Libraro e Santangelo firmano il -4 (17-13) e coach Masini si gioca anche lui il time-out. Quando entra in partita anche Vigil i normanni hanno un altro vigore: sul 23-20 secondo ‘discrezionale’ del tecnico massese. Ma al rientro in campo Biglino, senza muro, trova il punto del 24-20 che regala 4 set point ai padroni di casa. Aversa alza il muro e ne annulla tre grazie anche al tocco di seconda di Giacobelli (24-23). La Sigma riesce anche ad avere la possibilità di agguantare il pareggio ma chiude Biglino, sul più bello, con un primo tempo solo toccato dal muro normanno. Si cambia campo 25-23.
SECONDO SET. Il primo doppio vantaggio del secondo parziale viene ‘regalato’ dalla Sigma: Santangelo e Simeonov attaccano a rete per il 6-4 massese. Sul 7-4 (invasione a rete di Vigil) Bosco è costretto a richiamare i suoi ragazzi in panchina per chiarire le idee dopo ben 4 errori di fila. Al rientro in campo Biglino trova una zona di conflitto e il +4 (9-5). Ci pensano ancora Libraro e Santangelo a recuperare terreno: l’opposto in diagonale e lo schiacciatore a muro portano la contesa sul 9-8. Il pareggio? Questione di secondi. Lo firma Simeonov, dopo una ricezione perfetta di Vacchiano e l’alzata magnifica di Pinelli: diagonale e 10-10. Il primo vantaggio della partita dei giocatori di Bosco arriva sul 12-13 quando Giacobelli trova l’ace. Poi si va punto a punto ma il primo doppio vantaggio è nuovamente massese: primo tempo di Quarta e attacco out di Simeonov per il 21-19. Il tecnico normanno corre ai ripari: time-out. Tempo richiesto anche da Masini quando Aversa recupera immediatamente con due punti di fila. Al rientro in campo break di 2 punti della Sigma e vantaggio decisivo. L’1-1 è firmato da Vigil: 22-25.
TERZO SET. Partenza shock della Sigma: 3-0 e poi 5-2 e quindi 7-4. Quando Krashev trova il mani e fuori del 9-4 coach Bosco decide subito di chiamare ‘tempo’ per cercare di capire cosa non va nella sua squadra. I cinque punti di distacco però non diminuiscono quando l’opposto bulgaro dell’Acqua Fonteviva ‘tira’ il 13-7. Poi però arriva un bel break normanno chiuso dal muro di Vigil che vale il 14-11. Quando Massa arriva a 17 Aversa tira la volata: pallonetto dai tre metri di Simeonov, poi parallela di Santangelo e quindi diagonale di Libraro. E’ -1 (17-16). A questo punto però si spegne la luce: contro break micidiale dei padroni di casa e 24-17 con l’ace di Leoni che regala ben 7 set point. Ne basta uno: muro di Quarta sulla pipe di Libraro. Aversa sotto di un set.
QUARTO SET. Aversa trova più continuità al servizio e mette in seria difficoltà la ricezione massese: quando Simeonov e Libraro passano nel muro il tabellone luminoso riporta il risultato di 4-8. Due errori di fila (di Krashev e di De Marchi) dell’Acqua Fonteviva e coach Masini chiama time-out discrezionale. Al rientro in campo anche la fortuna premia la Sigma: attacco difeso dal libero Vacchiano con la palla che schizza in posto 1 dove non c’è alcun giocatore locale e +7 normanno (4-11). Doppia cifra di vantaggio (5-15) per la formazione di Bosco quando Libraro trova il mani e fuori sul muro avversario. Ormai il parziale è andato: De Marchi spara fuori ed è 5-18. Santangelo regala addirittura 13 set point alla sua squadra. Chiude Simeonov passando nel muro: 13-25.
QUINTO SET. Inizia meglio l’Acqua Fonteviva anche grazie a due errori di Santangelo: attacco out e murata sull’opposto e la contesa è subito 4-1. Coach Bosco decide di mandare nella mischia il secondo opposto Boesso: è proprio quest’ultimo a trovare le mani del muro per il 6-4. Sul 6-5 (Krashev pesta la linea dei 3 metri) l’arbitro vede una invasione di un giocatore della Sigma. Veementi proteste che prima portano ad un cartellino giallo e poi ad un rosso (incredibile) per l’8-5 col quale si cambia campo. Bolla trova subito l’ace del 9-5 mentre Silva fa mani e fuori per il +5. Aversa però non si arrende: alza il muro e guadagna punti. Sul 10-7 coach Masini chiama time-out. Al rientro in campo primo tempo di Biglino e muro di Quarta e Massa ancora una volta +5. Silva conferma il vantaggio quando blocca l’attacco di Boesso. E’ 14-9. Aversa ha un cuore grande come una casa: Libraro trova l’ace e vengono annullati ben 4 set point. Krashev però sul 14-13 è freddissimo: mani del muro e pallone che va fuori. Finisce 15-13.
ACQUA FONTEVIVA MASSA – SIGMA AVERSA 3-2 (25-23; 22-25; 25-17; 13-25; 15-13)
ACQUA FONTEVIVA MASSA: Bortolini (L), Krachev 20, Leoni 6, Briglia, Bolla 13, Bernieri di Lucca, Nannini ne, Calarco ne, De Marchi 2, Briata ne, Silva 12, Zanni ne, Quarta 9, Biglino 11. All. Masini. Secondo all. Urbani
SIGMA AVERSA: Pinelli 1, Boesso 1, Santangelo 21, Vacchiano (L), Grassi, Vigil 11, Libraro 15, Simeonov 11, Catena ne, Montò ne, Baldari, Marra (L2), Giacobelli 5. All. Bosco. Secondo all. Passaro
ARBITRI: Rachela Pristerà di Torino e Vincenzo Carcione di Roma