La Kemas Lamipel si impone a La Spezia sulla Fonteviva Massa con lo stesso risultato di lunedì scorso. I Lupi si impongono per 3-1 e, le note liete, arrivano da una panchina che sembra voler mettere Totire in difficoltà, per le scelte future.
A questo proposito sarà altamente indicativo il Memorial Parenti, abbinato al trofeo GSC Group, di sabato prossimo col Mondovì. C’è souspance, inutile nasconderlo.
Ma torniamo alla sgambata di oggi pomeriggio in Liguria. Nella prima frazione i conciari sono scesi in campo con la diagonale di palleggio composta da Acquarone e Tamburo; al centro Benaglia e Miscione con Hage e Colli di banda e Taliani libero.
Biancorossi subito in palla, bravi a muro e nei contrattacchi. Buio pesto per la Fonteviva: 14-25.
Sul fronte massese, coach Masini ha posto Calarco in diagonale con Leoni, sperimentando così una nuova diagonale di palleggio, in attesa che dall’estero arrivi il sostituto del brasiliano Ribeiro, in predicato di essere tagliato, per far posto ad un nuovo fromboliere.
Anche De Marchi non ha giocato (problemi al malleolo, pare), dando così modo a Bolla e Silva di comporre il tandem degli attaccanti ricettori. Al centro Biglino e Quarta con Bortolini libero.
Nel primo parziale la Kemas Lamipel ha recitato il ruolo della protagonista per poi fermarsi, in parte, in un secondo set perso ai vantaggi (26-24), con qualche sostituzione approntata da Totire, richiamando Hage in panchina per Zonca ed immettendo dalla metà del gioco in questione, Ciulli e Wagner per Acquarone e Tamburo.
Colli è rimasto in campo per tutto l’arco della gara ed Hage, brillante nella frazione d’apertura, non è più stato immesso in campo. Si è visto invece il secondo libero Andreini per Taliani, così come la giovane punta Crescini.
Poi, dal terzo parziale è rientrato Acquarone, concludendo una gara che i biancorossi hannno fatto loro imponendosi nel terzo set per 20-25 e per 16-25 nel quarto.
Tamburo ha disputato una partita volitiva, da autentico mestierante, mettendo si e no in terra tre palloni, ma facendo vedere i sorci verdi al muro apuano, con tocchi beffardi e giocate “sporche”.
Che Tamburo stesse bene e che si proponesse, pur non urlandolo ai quattro venti, lo si era già intuito in precedenza; ora Totire sa di disporre di una grossa alternativa in panchina per il ruolo di opposto.
Di sostanza la prova di Colli, soprattutto in seconda linea, con un buon bottino pure in fase di realizzazione. Zonca ha fiutato il pericolo e si preannuncia una seria competizione per il posto fisso in squadra, per l’uomo da affiancare ada Hage.
Totire sa di non preoccuparsi e per lui vale una vecchia locuzione latina di incerta origine: “Melius abundare quam deficere”, ovverosia, meglio abbondare che scarseggiare.
La panchina dei Lupi, quest’anno, sarà un’arma in più, su questo non ci piove.
A La Spezia non ha giocato capitan Elia, tenuto a riposo precauzionale dopo un intenso lavoro. Benaglia e Miscione hanno fatto in pieno il loro dovere al centro.
E così, al tirar delle somme la Kemas Lamipel si è imposta per 3-1 sotto gli occhi del presidente Balsotti, il quale ha parlato di “un proficuo test a dieci giorni dall’inizio del campionato”.
Così Pagliai, vice allenatore e team manager: “Il compito dei giocatori è quello di dare sempre il meglio, mettendo in difficoltà, volendolo, l’allenatore”.
Giocatori come Colli, Acquarone e Tamburo, in quel di La Spezia, si sono prodigati per farlo e così, dovremo attendere il Memorial Parenti di sabato 16, per saperne di più.
In attesa del confronto coi monregalesi di Mauro Barisciani, i conciari si alleneranno nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato.
Poi ci sarà la gara secca coi piemontesi del bomber Paoletti, intenzionati a portare l’ambito trofeo, in provincia di Cuneo.
A questo proposito sarà altamente indicativo il Memorial Parenti, abbinato al trofeo GSC Group, di sabato prossimo col Mondovì. C’è souspance, inutile nasconderlo.
Ma torniamo alla sgambata di oggi pomeriggio in Liguria. Nella prima frazione i conciari sono scesi in campo con la diagonale di palleggio composta da Acquarone e Tamburo; al centro Benaglia e Miscione con Hage e Colli di banda e Taliani libero.
Biancorossi subito in palla, bravi a muro e nei contrattacchi. Buio pesto per la Fonteviva: 14-25.
Sul fronte massese, coach Masini ha posto Calarco in diagonale con Leoni, sperimentando così una nuova diagonale di palleggio, in attesa che dall’estero arrivi il sostituto del brasiliano Ribeiro, in predicato di essere tagliato, per far posto ad un nuovo fromboliere.
Anche De Marchi non ha giocato (problemi al malleolo, pare), dando così modo a Bolla e Silva di comporre il tandem degli attaccanti ricettori. Al centro Biglino e Quarta con Bortolini libero.
Nel primo parziale la Kemas Lamipel ha recitato il ruolo della protagonista per poi fermarsi, in parte, in un secondo set perso ai vantaggi (26-24), con qualche sostituzione approntata da Totire, richiamando Hage in panchina per Zonca ed immettendo dalla metà del gioco in questione, Ciulli e Wagner per Acquarone e Tamburo.
Colli è rimasto in campo per tutto l’arco della gara ed Hage, brillante nella frazione d’apertura, non è più stato immesso in campo. Si è visto invece il secondo libero Andreini per Taliani, così come la giovane punta Crescini.
Poi, dal terzo parziale è rientrato Acquarone, concludendo una gara che i biancorossi hannno fatto loro imponendosi nel terzo set per 20-25 e per 16-25 nel quarto.
Tamburo ha disputato una partita volitiva, da autentico mestierante, mettendo si e no in terra tre palloni, ma facendo vedere i sorci verdi al muro apuano, con tocchi beffardi e giocate “sporche”.
Che Tamburo stesse bene e che si proponesse, pur non urlandolo ai quattro venti, lo si era già intuito in precedenza; ora Totire sa di disporre di una grossa alternativa in panchina per il ruolo di opposto.
Di sostanza la prova di Colli, soprattutto in seconda linea, con un buon bottino pure in fase di realizzazione. Zonca ha fiutato il pericolo e si preannuncia una seria competizione per il posto fisso in squadra, per l’uomo da affiancare ada Hage.
Totire sa di non preoccuparsi e per lui vale una vecchia locuzione latina di incerta origine: “Melius abundare quam deficere”, ovverosia, meglio abbondare che scarseggiare.
La panchina dei Lupi, quest’anno, sarà un’arma in più, su questo non ci piove.
A La Spezia non ha giocato capitan Elia, tenuto a riposo precauzionale dopo un intenso lavoro. Benaglia e Miscione hanno fatto in pieno il loro dovere al centro.
E così, al tirar delle somme la Kemas Lamipel si è imposta per 3-1 sotto gli occhi del presidente Balsotti, il quale ha parlato di “un proficuo test a dieci giorni dall’inizio del campionato”.
Così Pagliai, vice allenatore e team manager: “Il compito dei giocatori è quello di dare sempre il meglio, mettendo in difficoltà, volendolo, l’allenatore”.
Giocatori come Colli, Acquarone e Tamburo, in quel di La Spezia, si sono prodigati per farlo e così, dovremo attendere il Memorial Parenti di sabato 16, per saperne di più.
In attesa del confronto coi monregalesi di Mauro Barisciani, i conciari si alleneranno nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato.
Poi ci sarà la gara secca coi piemontesi del bomber Paoletti, intenzionati a portare l’ambito trofeo, in provincia di Cuneo.
Marco Lepri – Ufficio stampa Lupi Santa Croce