Champions League
Piacenza, rientro in Europa. Macerata e Trento prime nei loro gironi
INDESIT CHAMPIONS LEAGUE – Pool E
COPRATLANTIDE PIACENZA – VFB FRIEDRICHSHAFEN 3-0 (25-15, 25-18, 25-22) – COPRATLANTIDE PIACENZA: Meoni 1, Zlatanov 16, Rak 9, Pereira Bravo 7, Marshall 14, Oivanen 6, Grassano, Sequeira, Rinaldi (L). Non entrati Boninfante, Urnaut. All. Lorenzetti. VFB FRIEDRICHSHAFEN: Geiger 4, Böhme 4, Steuerwald (L), Bauer 4, Gontariu 15, Lima Martins, Fromm 9, Kampa 1, Rosic. Non entrati Grozer, Tichacek, Jose. All. Moculescu. ARBITRI: SODJA Harald – JOVANOVIC Dejan. NOTE – Spettatori 1768, incasso 7560, durata set: 20′, 22′, 25′; tot: 67′. CoprAtlantide PIACENZA: Battute errate 14, Ace 9. VfB FRIEDRICHSHAFEN: Battute errate 16, Ace 3.
Piacenza interrompe finalmente la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive in Champions League e rientra immediatamente in Europa potendo disputare la Coppa CEV (a cui già partecipa Cuneo), avendo terminato la Main Phase al quinto posto fra le terze classificate dei 6 gironi della Champions (battendo Istanbul solo per quoziente punti). Lorenzetti schiera la sua formazione migliore: Meoni-Marshall in diagonale; Bjelica e Rak al centro; Zlatanov e Bravo (schiacciatori); Rinaldi libero. Rispondono i tedeschi del Friedrichshafen con Kampa-Gontariu, Bauer-Bohme al centro, Geiger and Fromm come schiacciatori, Steuerwald (libero). Primo set dominato dai padroni di casa trascinati dal solito Zlatanov e da un ottimo Leo Marshall, autore di 7 punti in questo parziale (16-11). Gli emiliani aumentano il divario sfruttando le pecche della ricezione avversaria e continuando a fare male al servizio. Il finale è tutto in discesa per gli uomini di Lorenzetti che possono agevolmente controllare il parziale (25-15). Secondo set più equilibrato, almeno nella sua prima fase, ma basta poco agli uomini in biancorosso per fare la differenza: così un bel turno al servizio di Michal Rak incrementa il vantaggio (18-14). Nel finale i campioni d’Italia fanno male soprattutto a muro (5 muri a segno) con una continuità che raramente abbiamo avuto il piacere di apprezzare; se aggiungiamo che gli avversari non si giocano certo il tutto per tutto questa sera è facile capire che il risultato non può che essere a senso unico (25-16). L’ultimo set è il più combattuto, ma Piacenza rimane con i piedi per terra e punto dopo punto va a conquistarsi la vittoria trascinata dal solito Hristo Zlatanov eletto ancora una volta Mvp (25-22).
INDESIT CHAMPIONS LEAGUE – POOL C
HYPO TIROL INNSBRUCK – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 1-3 (25-22, 23-25, 18-25, 24-26) – HYPO TIROL INNSBRUCK: Gavan 8, Chocholak 22, Jago 12, Joscak 7, Laure (L), Carletti, Weber, Chrtiansky, Costa Da Silva 3, Nascimento Dos Santos 13, Holmes 2. Non entrati Berger. LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Cisolla 12, Paparoni (L), Raymaekers 5, Omrcen 24, Bartoletti 2, Vermiglio 1, Monopoli, Podrascanin 13, Martino, Fantin 11. Non entrati Smerilli, Randazzo. All. De Giorgi. ARBITRI: SCHIEMENZ – CHALADAY. NOTE – durata set: 24′, 26′, 26′, 29′; tot: 105′. Hypo Tirol INNSBRUCK: Battute errate 15, Ace 1. Lube Banca Marche MACERATA: Battute errate 17, Ace 7.
La Lube Banca Marche ha svolto il suo dovere fino in fondo. Con il primato e la qualificazione ai Play off a 12 squadre già in tasca dopo la vittoria di mercoledì scorso contro i montenegrini del Budva, nell’ultima partita di Main Phase della Indesit Champions League i biancorossi espugnano Innsbruck per 3-1 (22-25, 25-23, 25-18, 26-24), concludendo la fase eliminatoria della massima competizione per club in solitudine sulla poltrona più alta del Pool C, con cinque vittorie ed una sola sconfitta (2-3 a Maaseik, alla terza giornata). E domani pomeriggio, alle 15.00, dall’urna lussemburghese della CEV i biancorossi conosceranno quello che sarà l’avversario nel prossimo turno, che si giocherà ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno. La squadra di Ferdinando De Giorgi se la dovrà vedere con una delle sei formazioni classificate nei sei gironi della Main Phase, escluso naturalmente Innsbruck.
Nella gara andata in scena nella Usi Hall della cittadina tirolese (per l’occasione esaurita fino all’inverosimile) il tecnico dei maceratesi ha lasciato a riposo Matteo Martino, influenzato, per mandare in campo al suo posto l’italo-brasiliano Dentinho, e confermando Alessandro Paparoni nel ruolo di libero, che lo ha già visto grande protagonista una settimana fa contro il Maaseik e domenica scorsa in campionato con Piacenza. Per il resto sestetto-tipo con Vermiglio e Omrcen in diagonale, Raymaekers e Podrascanin al centro, Cisolla è l’altro martello di posto 4. Gara che comincia tutta in salita per i biancorossi, in grossa difficoltà sotto le battute forzatissime dei padroni di casa (ricezione Lube al 43%, col 33% di perfette): Innsbruck prende un break in avvio e conquista il massimo vantaggio sul 20-15, trascinata dall’ex Loreto Chocholak e Da Silva. La reazione Lube arriva col servizio di Omrcen, che firma due ace facendo risalire la squadra fino al 20-21. Ma si ferma li. Hypo Tirol chiude sul 25-22 con un muro su Dentinho, e può festeggiare: il set vinto è sufficiente per la qualificazione aritmetica ai play off. Il secondo parziale registra un bel testa a testa che la Lube, cresciuta in tutti i fondamentali (71% in ricezione, 54% in attacco), si aggiudica 25-23 grazie a due attacchi out consecutivi degli austriaci nel finale (decisivo quello di Weber). Il prosieguo è invece una vera e propria passerella per Valerio Vermiglio e compagni: dominato il terzo parziale con un cambio palla puntuale (nel periodo 6 punti per Igor Omrcen, 4 a testa per Alberto Cisolla e Marko Podrascanin), ottimo per sfruttare gli errori degli avversari (6), mentre il quarto set, nel quale si torna a giocare decisamente sul filo dell’equilibrio, a risolvere la situazione in favore degli uomini di De Giorgi ci pensa nel finale Podrascanin (14 punti totali col 71% in attacco e due muri per lui), mettendo a terra la battuta vincente del 26-24.
Visto il prossimo turno di riposo in campionato, la Lube Banca Marche usufruirà ora di quattro giorni di riposo, con la ripresa dei lavori fissata per lunedì 25 gennaio. Il prossimo impegno di campionato è in calendario per il 7 febbraio (arriva Forlì al Fontescodella), e precederà di un paio di giorni l’andata dei Play off a 12 squadre della Indesit Champions League (10 febbraio).
INDESIT CHAMPIONS LEAGUE – Pool A
TRENTINO BETCLIC – OLYMPIACOS PIRAEUS 2-3 (23-25, 25-14, 21-25, 25-23, 13-15) – TRENTINO BETCLIC: Zygadlo 1, Herpe, Kaziyski 23, Sokolov, Vieira De Oliveira 4, Bari (L), Sala 4, Birarelli 5, Vissotto Neves 17, Juantorena Portuondo 19. Non entrati Fedrizzi, Corsini. All. Stoytchev. OLYMPIACOS PIRAEUS: Kyriazis, Miljkovic 21, Stefanou, Andreadis 13, Tischer 1, Marques Fonteles 11, Kouzounis-boukogiannis (L), Tzourits 9, Caldeira 16. Non entrati Soultanopoulos, Angelopoulos, Ioannou. ARBITRI: HOBOR – HODON. NOTE – durata set: 27′, 23′, 27′, 27′, 17′; tot: 121′. TRENTINO BetClic: Battute errate 18, Ace 6. Olympiacos PIRAEUS: Battute errate 17, Ace 10.
La legge PalaTrento, sino a questa serata inviolato nelle precedenti nove sfide di Indesit Champions League ospitate, non tiene fede proprio nel momento più delicato e cruciale della stagione della Trentino BetClic.
La formazione Campione del Mondo e d’Europa cede infatti al tie break davanti al proprio pubblico contro l’Olympiacos ma stacca ugualmente il pass per la seconda fase della più importante manifestazione continentale come prima classificata della Pool A. Un risultato atteso e festeggiato da oltre tremilacinquecento spettatori presenti malgrado una sconfitta che ha ulteriormente dimostrato il grado di difficoltà di questo girone. L’approdo per il secondo anno consecutivo agli ottavi di finale è arrivato infatti al termine di una partita difficilissima, contraddistinta da un andamento scostante e da un’Olympiacos Piraeus che ha venduto carissima la pelle, meritando alla fine sia la vittoria sia la qualificazione come miglior terza dei sei gironi.
Miljkovic (21 punti e il 50% in attacco per l’ex Macerata e Roma) e Caldeira (16 punti, di cui due a muro e tre al servizio) hanno trascinato gli ellenici al doppio vantaggio; prima per 1-0 dopo un parziale d’apertura costellato da errori greci (ben undici fra battute ed attacchi out) ma comunque vinto dagli ospiti, poi per 2-1 dopo che la Trentino BetClic aveva pareggiato i conti con una seconda frazione pressoché perfetta. La squadra di Stoytchev è stata quindi costretta ad inseguire per tutta la partita, poggiandosi più su un Kaziyski tornato su livelli straordinari (23 punti con il 65% a rete, il migliore dei gialloblu) e saltuariamente anche su Vissotto (17) e Juantorena (19 palloni vincenti, con tre muri e due ace) che però hanno peccato di continuità. Per il cubano, condizionato da un problema intestinale, la solita grande grinta che alla fine non è stata però premiata con una vittoria.
Nel tie break la Trentino BetClic si è illusa di poter portare a casa il match sino al 10-8 in proprio favore, ma poi ha dovuto lasciare spazio a Caldeira e Miljkovic pagando allo stesso tempo la cattiva serata della propria ricezione che ha pagato dazio sempre nei momenti importanti. Fra i gialloblu, detto di Kaziyski, confortante anche la prova di Raphael in regia, in una giornata in cui il brasiliano ha spesso dovuto rincorrere palloni per il campo offrendo comunque palloni precisi per il trio di palla alta.
“Non è stata una partita facile – ha ammesso al termine della gara l’allenatore trentino Radostin Stoytchev. – Abbiamo sentito molto la pressione di dover fare risultato e non sempre siamo riusciti ad esprimere il nostro solito gioco. Una parte del merito va sicuramente ascritta all’Olympiacos, che ha sfoderato una prestazione continua in tutti i fondamentali, ma anche noi abbiamo avuto i nostri demeriti, prima dal punto di vista tecnico con evidenti difficoltà in ricezione e poi anche fisico con Juantorena che è stato comunque stoico a portare al termine la partita nonostante problemi di natura digestiva. La sconfitta interna non intacca la gioia per aver portato a casa il primo posto nel girone e per aver rivisto Kaziyski giocare sugli standard che conosciamo. In partite importanti Matey c’è sempre. Adesso pensiamo a recuperare perfettamente qualche altro giocatore che attualmente non è in forma come Vissotto e a preparare la Final Four di TIM Cup”.
INDESIT CHAMPIONS LEAGUE – La situazione
Di seguito tutte le formazioni qualificate ai Playoffs 12 della CEV Indesit Champions League. Il sorteggio che si svolgerà in Lussemburgo accoppierà le prime contro le seconde: la società che verrà designata (tra chi ha presentato la richiesta) come organizzatrice della final four accederà direttamente all’atto finale, lasciando il proprio posto per il prossimo turno alla migliore terza di tutta la fase eliminatoria, che risulta essere l’Olympiacos Atene, con ben 10 punti in classifica.
POOL A: Un terzetto appaiato in testa a 10 punti, con Trento prima in virtù del quoziente set, rispetto ai russi della Dinamo Mosca (seconda) ed ai greci dell’Olympiakos Pireo, squadra che come detto risulta in assoluto la migliore terza della Main Phase.
POOL B: Nell’ultima giornata lo Zenit Kazan ha perso l’imbattibilità stagionale nella CEV Indesit Champions League cadendo contro il Cska Sofia, ma il primato nel girone era già matematico. Al secondo posto si classifica proprio la formazione bulgara con due lunghezze di distacco.
POOL C: Tutto noto: Lube Banca Marche prima classificata, Hypo Tirol Innsbruck seconda in virtù del miglior quoziente set rispetto ai belgi del Noliko Maaseik, che nell’ultima giornata hanno espugnato Budva assicurandosi terzo posto e dunque la possibilità di partecipare alla coppa Cev.
POOL D: Primi i polacchi dello Skra Belchatow, secondi i belgi del Knack Roeselare, vecchie conoscenze della Lube Banca Marche.
POOL E: Appaiati al quota 10 punti il Vfb Fiedrichshafen ed il Panathinaikos Atene: i tedeschi sono primi per miglior quoziente set rispetto ai greci, che dunque passano da secondi. Terzo posto per la Copra Piacenza che stacca il biglietto per la coppa Cev.
TIM CUP A2
TIM Cup A2: Roma e Bologna accedono alla finale di Montecatini per la Coppa Italia. La eterna semifinale Castellana Grotte – Bologna da record: è la terza partita più lunga in Serie A
Saranno la M.Roma Volley e la Zinella Bologna a disputare la finale di TIM Cup A2 a Montecatini Terme domenica 31 gennaio alle 15.00. Le due squadre hanno vinto mercoledì sera a Roma e Castellana Grotte le semifinali di Coppa Italia. Se per Roma la partita è stata più agevole, lo stesso non si può dire per il match in Puglia, che diventa il terzo con punteggio più elevato della storia della Serie A da quando esiste la rilevazione statistica (1989). Con 262 punti totali, l’eterna partita è preceduta solo dal record di Cuneo – Treviso del campionato 2001/02 (275 punti totali) e dal match Modena – Vibo Valentia del 2004/05 (270 punti segnati).
TIM Cup A2 – Semifinali
M. ROMA VOLLEY – SAMGAS CREMA 3-0 (25-11, 25-18, 25-19) – M. ROMA VOLLEY: Poey 15, Zaytsev 10, Paolucci 1, Portuondo 13, Postiglioni 11, Cesarini (L), Yosifov 4, Rossi, Segnalini. Non entrati Rossini, Mor, Morelli, Renzetti. All. Giani. SAMGAS CREMA: Cazzaniga 6, Alletti, Patriarca 1, Ricci Petitoni (L), Corti 2, Finazzi 6, Rosso 11, Silva, Serafim 3, Baranowicz. Non entrati Andreotti Pardini, Mazzonelli. All. Monti. ARBITRI: Ravallese, Piersanti. NOTE – Spettatori 750, incasso 660, durata set: 21′, 24′, 25′; tot: 70′.
BCC-NEP CASTELLANA GROTTE – ZINELLA BOLOGNA 2-3 (27-29, 34-36, 25-19, 29-27, 17-19) – BCC-NEP CASTELLANA GROTTE: Vicini (L), Popelka 7, Alves Rodrigo 17, Guerra 12, Castellano 17, Mattera 5, Insalata 11, Giosa, Gallotta 26, Matheus 6. Non entrati De Palma, Guglielmi, Pagano. All. Lattari. ZINELLA BOLOGNA: Inserra 14, Bianchi 1, Uriarte 5, Gallesi, Moro 31, Spiga, Lucchi 5, Ocampo 16, Creus Larry 19, Peli (L). All. Conte. ARBITRI: Astengo, Trevisan. NOTE – durata set: 30′, 38′, 25′, 30′, 24′; tot: 147′.