Per la prima volta nella sua storia, il Belluno Volley spicca il volo verso le semifinali della Coppa Italia di A3. Davanti al pubblico amico della VHV Arena, i rinoceronti si regalano una notte magica e centrano il primo, grande obiettivo stagionale: la qualificazione fra le magnifiche quattro nella competizione parallela al campionato. Il prossimo ostacolo sulla strada di coppa? Si chiama Romeo Sorrento. E i biancoblù proveranno a superarlo il prossimo 29 gennaio, in Campania. O, in alternativa, il 22 febbraio, nel caso in cui una delle società in corsa per il trofeo decidesse di organizzare la Final Four. Nel frattempo, ciò che conta è il successo sulla Negrini CTE Acqui Terme: una compagine che il collettivo di coach Marzola affronterà di nuovo fra 18 giorni, in campionato. E, sempre in tema di regular season, sabato 11 (ore 21) sarà già tempo di tornare sotto rete per affrontare il Cus Cagliari in anticipo. Ancora alla VHV Arena.
TURBO – Se da un lato torna a disposizione Nicolò Bassanello, dall’altro i bellunesi sono costretti rinunciare a due bocche da fuoco come Bisi e Schiro, entrambi influenzati, mentre nel sestetto di partenza, al centro, ritrova posto Enrico Basso. Il dominatore dell’avvio? L’equilibrio. Almeno fino a quota 14, perché i padroni di casa danno il primo strappo alla sfida e, grazie a un muro di Saibene, si portano a +3. Ma Acqui Terme non arretra. Al contrario: si riporta in linea di galleggiamento e sorpassa con Mazza. Dai 9 metri, però, Saibene è un fattore. E il servizio del capitano mette il turbo ai padroni di casa. Anche perché Basso firma due punti determinanti: il numero 23 e 24. E la parola “fine” la scrive Loglisci: 25-23.
FREQUENZE – Tutto in salita, invece, un secondo parziale in cui la Negrini CTE ha il merito di scattare subito sul 4-1 e 7-2. I biancoblù provano a risalire con il solito Saibene in battuta (11-15), mentre la premiata ditta Basso-Loglisci riduce lo svantaggio a una sola lunghezza: 16-17. Non basterà, perché Cester e compagni alzano nuovamente le frequenze e non si voltano più indietro: 21-25.
ABBRIVIO – Cambia il campo? E pure la musica: il Belluno Volley “lima” qualche errore, aggiusta le percentuali e rimette la testa avanti, anche in virtù di due punti in sequenza (fra i quali un “murone”) di Ferrato: 15-13. E Saibene, ancora lui, timbra il suo secondo ace di serata per il 19-16. I piemontesi replicano con il break di 5-2, che vale la parità, ma Loglisci e Mian (13 in tandem per l’inarrestabile duo) garantiscono l’abbrivio vincente: 25-23.
OCCASIONE – L’occasione è ghiotta. Troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. I ragazzi di Marzola lo sanno e, nel quarto round, doppiano i piemontesi sul 6-3 e sull’8-4. Acqui prova a risalire, ma Mozzato (3 punti in un amen) e soci hanno altre idee: 18-10 e chiusura ampiamente anticipata. È un mercoledì da leoni? No, da rinoceronti.
L’ANALISI – «Abbiamo svoltato in battuta – è l’analisi di coach Marco Marzola -. Con la “float” siamo riusciti a mettere in difficoltà la loro linea di ricezione. E questo ci ha permesso di giocare in maniera più tranquilla. In generale, queste sono le partite più belle da vivere: abbiamo dimostrato di essere pronti e sul pezzo. La semifinale? È la prima volta anche per me, almeno da allenatore».
BELLUNO VOLLEY-NEGRINI CTE ACQUI TERME 3-1
PARZIALI: 25-23, 21-25, 25-23, 25-17.
BELLUNO VOLLEY: Ferrato 5, Mian 19, Basso 5, Mozzato 10, Saibene 7, Loglisci 18; Martinez (L), Cengia. N.e. Guizzardi, Luisetto, Bassanello. Allenatore: M. Marzola.
NEGRINI CTE ACQUI TERME: Bellanova 3, Mazza 4, Botto 17, Petras 12, Esposito 5, Cester 10; Brunetti (L), Garra 1, Pievani 2, Biasotto, Garrone. N.e. Carrera, Trombin (L). Allenatore: M. Totire.
ARBITRI: Gianmarco Lentini di Catania e Martin Polenta di Filottrano.
NOTE. Durata set: 27’, 30’, 28’, 25’; totale: 1h50’. Belluno: battute sbagliate 22, vincenti 3, muri 10. Acqui Terme: b.s. 21, v. 4, m. 7.