Abbiamo letto con grande attenzione le ultime dichiarazioni del Commissario dei Giochi Mediterraneo Massimo Ferrarese ed a seguire quelle del Presidente della Camera di Commercio di Taranto Enzo Cesareo e del Senatore Mario Turco.

Valutiamo interessante l’idea di voler promuovere ed istituire un soggetto organizzato – Polisportiva – che possa dare sostegno allo sport Tarantino che, obiettivamente, in tutte le sue espressioni negli ultimi anni ha evidenziato elementi di difficoltà derivanti dalla precarietà vissuta dal tessuto economico e sociale del territorio.

Non condividiamo la tempistica che viene data a questa iniziativa individuabile, se abbiamo inteso bene, successivamente allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo (Agosto 2026). Se sostegno ci deve essere, se visione strategica diversa ci deve essere verso tutto lo sport della Città – e verso tutti coloro che attraverso lo sport svolgono un’azione sociale altamente qualificata -, deve essere garantito adesso e non dopo i Giochi del Mediterraneo.

Il posticipare ancora di due anni gli interventi urgenti e necessari, tesi a coinvolgere in un progetto comune le realtà sportive, i soggetti economici forti del Territorio o interessati al Territorio, la Politica e le Istituzioni, va concretizzato subito. Bisogna individuare subito le formule concrete per sostenere le realtà sportive in difficoltà e quelle che intendono dare contenuti economici diversi alla propria azione, utili a programmare progetti sportivi competitivi dal punto di vista tecnico ed economico con le grandi realtà del Nord Italia e dell’Europa.

Posticipare non avrebbe senso in quanto, quello che tutti intravediamo, è un quadro fortemente compromesso. Se si continua a posticipare, probabilmente si realizzeranno le bellissime strutture sportive utili ai Giochi del Mediterraneo, probabilmente ci sarà una vetrina internazionale per la nostra città per quei venti giorni di attività ma, sicuramente, alla fine della manifestazione queste belle strutture rischieranno di essere delle cattedrali nel deserto.

Nel frattempo ci sarà chi avrà deciso di chiudere l’attività sportiva, ci sarà chi si sarà spostato altrove dove avrà trovato accoglienza a causa della indisponibilità delle strutture sportive a Taranto, ci sarà chi avrà perso la voglia di continuare a combattere. Se non ora… quando?

Tonio Bongiovanni

Elisabetta Zelatore