La Negrini CTE Acqui Terme si prende la rivincita e, a distanza di 18 giorni dal quarto di finale di Coppa Italia, espugna la VHV Arena al termine di cinque set di assoluta intensità: quasi da playoff. Il Belluno Volley rimedia così il quinto passivo in campionato, ma riesce comunque a muovere una classifica che vede ora i rinoceronti al quarto posto, a braccetto con Mantova. Dopo un paio di mesi abbondanti, i biancoblù scivolano tra le mura amiche, nonostante due set di pallavolo altamente qualitativa. E a dispetto dei 24 punti (e 2 muri) di Mian, top scorer di serata, e dei 15, con 3 ace, di un capitan Saibene molto sollecitato pure in ricezione.
BATTUTA INDIGESTA – Passando alla cronaca, la battuta al salto float di Basso risulta subito indigesta alla ricezione piemontese e permette ai biancoblù di balzare sull’8-3. Il vantaggio, inoltre, salirà ben presto in doppia cifra, anche perché il muro è un fattore (quattro i palloni inchiodati a terra, due dei quali da Mian) e, al servizio, graffiano pure Ferrato e Saibene: 18-8. Il set è di chiara impronta dolomitica.
JOYSTICK – Ma il Belluno Volley non riesce a mantenere gli stessi standard pallavolistici in un secondo parziale piuttosto complicato, nel quale calano le percentuali in attacco e ricezione, oltre all’incisività al servizio. Petras, a muro, indirizza i giochi sul versante della Negrini CTE (8-11). E anche quando Saibene, dai 9 metri, prova a riaprire la situazione (14-15), Acqui Terme tiene la barra dritta e scappa via grazie all’ace del solito Petras e al muro di Botto. Tutto in equilibrio? Non per molto. Perché i rinoceronti “aggrediscono” il terzo round con la sana ferocia di chi vuole riprendere il joystick della sfida. E, dopo l’antipasto (6-2), si gusta un’autentica abbuffata, rispecchiata dal parzialone di 11-0 che porta i bellunesi sul 19-5: Mian (6) e Saibene (5 con l’80 per cento in attacco) sono inarrestabili, la regia di Ferrato è ispirata e il servizio entra con buona continuità.
EPILOGO AL TIE-BREAK – I ragazzi di Marzola sono di nuovo avanti. Ma Acqui non molla di un centimetro: ricuce lo strappo iniziale nel quarto capitolo (9-5), figlio di due punti in sequenza di Saibene e di un muro di Basso, e impatta a quota 15, in virtù di una battuta vincente di Botto, mentre il tandem Pievani-Petras piazza addirittura l’allungo (18-21). I padroni di casa provano a rientrare con un muro di Mozzato (20-21), ma la strada è segnata: la Negrini CTE Acqui porta l’intera carovana al tie-break. E cavalca l’onda nel quinto atto, tanto da presentarsi al cambio di campo sull’8-3, spinta dalla carica e dalla precisione di Botto e Petras. I neo entrati Guizzardi (8-10) e Schiro (11-12) infiammano la VHV Arena con i due ace che riportano a contatto i rinoceronti. L’ultima parola, però, spetta ancora a Petras: a festeggiare sono i piemontesi.
L’ANALISI – «Abbiamo gestito male alcune situazioni – analizza coach Marco Marzola – e, nel momento decisivo, non siamo riusciti a limitare i loro due attaccanti principali. Diamo merito agli avversari, che hanno sfoderato un’ottima gara. Per quanto ci riguarda, quando non esprimiamo il massimo livello dobbiamo “tenere” maggiormente. Il gioco, inoltre, deve essere più vario, soprattutto se la ricezione non è perfetta. Il risultato? Crea un po’ di fastidio, ma sappiamo che poi ai playoff si azzererà tutto».
BELLUNO VOLLEY-NEGRINI CTE ACQUI TERME 2-3
PARZIALI: 25-17, 19-25, 25-14, 22-25, 13-15.
BELLUNO VOLLEY: Ferrato 3, Mian 24, Basso 6, Mozzato 4, Saibene 15, Loglisci 6; Martinez (L), Schiro 1, Guizzardi 1. N.e. Luisetto, Bisi, Bassanello. Allenatore: M. Marzola.
NEGRINI CTE ACQUI TERME: Biasotto 8, Bellanova 3, Botto 15, Petras 17, Esposito 6, Pievani 13; Trombin (L), Garrone 1, Garra, Cester 1. N.e. Mazza, Brunetti (L). Allenatore: M. Totire.
ARBITRI: Matteo Selmi di Modena e Simone Fontini di Aprilia.
NOTE. Durata set: 25’, 26’, 23’, 27’, 21’; totale: 2h02’. Belluno: battute sbagliate 21, vincenti 7, muri 9. Acqui Terme: b.s. 26, v. 8, m. 7.