MANTOVA – La lunga trasferta di Ancona, in un PalaPrometeo dalla temperatura certamente non gradevole, è coincisa con la seconda vittoria consecutiva al tie-break della Gabbiano Farmamed Mantova, seppur con caratteristiche diverse da quella della settimana precedente. Se con Savigliano in casa infatti lo svantaggio era di 1-2, nelle Marche Gola e compagni hanno rimontato dallo 0-2 e fino a metà terzo set la situazione era davvero molto difficile (13-7 in favore dei padroni di casa).
Ma quello che sorprende di più nell’analisi della partita è che la Gabbiano è arrivata alla vittoria con cinque protagonisti entrati a lavori in corso. Decisiva dunque la panchina, oltre all’opposto Baldazzi, che ha preso per mano la squadra ed è stato protagonista assoluto nel quinto set. Note di merito anche per il centrale Ferrari, con 4 muri a referto e l’82% in attacco, ma non possiamo non nominare capitan Gola (11 punti), il libero Montarulo, Scaltriti, Tauletta e il regista Catellani.
«Una partita complicata – spiega proprio Mattia Catellani – ma il risultato dimostra che è un campionato molto equilibrato ed impegnativo. Ogni partita è difficile, ma abbiamo dimostrato di essere una squadra con un roster lungo e che non molla. Alla giornata no di qualcuno abbiamo sopperito aiutandoci a vicenda, una palla alla volta. Ci siamo adattati anche alle condizioni del palasport e il risultato alla fine è arrivato. Una prova di carattere, come con Savigliano, che porta tanta autostima».
Cosa aspettarsi dalle prossime partite non è facile da decifrare: «Sarà importante arrivare fra le prime quattro – prosegue Catellani – e ci siamo vicini. Raggiunti i playoff sarà importante stare bene fisicamente e mentalmente. Le partite della regular season saranno importanti per arrivare al momento più importante della stagione».
Subentrare a gara in corso non è mai facile, ma Mattia ha dimostrato una volta di più di essere sempre sul pezzo: «Nel mio ruolo, soprattutto, devi entrare in campo con le idee chiare per provare a dare una svolta alla partita. Mi trovo molto bene a Mantova, come era successo due anni fa, anche se l’asticella inevitabilmente si è alzata rispetto alla serie B. Ci sono più stimoli, ma è importante vivere in un ambiente sereno dove devi trovare la giusta alchimia di squadra. Si lavora per questo».
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