VALENZA (Alessandria) – Aveva visto giusto Simone Serafini, nel prevedere alla vigilia per il suo Gabbiano Farmamed una partita lunga e intensa, nella tana dell’Acqui Terme secondo nel Girone Bianco di A3. Segnata – aveva detto il tecnico dei biancazzurri – da pochi ma decisivi scambi nell’arco di oltre due ore di gioco. È andata proprio così.

In Piemonte, contro il sestetto di coach Totire (ex di turno insieme allo schiacciatore Botto), la Gabbiano ha lottato sino all’ultima palla uscendo però a mani vuote, battuta per 3-1 dopo una lotta accesissima. Acqui Terme ha fatto centro quando la partita si è accesa, ribaltando l’esito del terzo e del quarto parziale, nei quali la Gabbiano si era avvantaggiata.

In avvio Serafini ripresentava Depalma al palleggio e Baldazzi opposto, entrambi fuori uso una settimana fa. Ma il set d’avvio, che vedeva Mantova condurre 8-4, 16-15 e 19-18, offriva lo sprint vincente di Acqui, sospinto dall’infallibile Petras, da 21-20 a 25-22.

Pronto riscatto Gabbiano e pari convincente nel conto dei set, con break da 16 pari sino al 25-20. È il punto in cui Pinali & C. sembrano in grado di governare la partita, almeno sino al 16-13, quando subiscono il ritorno dei piemontesi, abili nel riportarsi sotto, agganciare i rivali (21-21) e piazzare il colpo ai vantaggi (26-24).

A differenza di San Giustino, Serafini non stravolge il sestetto, fermamente convinto di andare al quinto. Si affida ai soli ScaltritiGola e Catellani per far rifiatare in ogni set i compagni titolari. Il piano con vista sul tie-break funziona sino al 19-17, poi altra resa sul più bello, alla fine con il minimo scarto (25-23).

A bocce ferme la Gabbiano ha ben poco da rimproverarsi, se non la tenuta psico-atletica nei già citati momenti topici. Si consola, la squadra mantovana, con la matematica qualificazione ai playoff, che vale la salvezza anticipata. Ora caccia il miglior piazzamento nella regular season

Autore di un discreto bottino di punti, lo schiacciatore della Gabbiano Raul Parolari ha dato tutto per opporsi alla sconfitta, resa infine inevitabile. «È stata una partita giocata a ritmi elevati da entrambe le squadre, e di grande intensità emotiva – ha commentato il 21enne trentino – siamo andati avanti un po’ a intermittenza. A volte meglio noi, poi meglio loro, sempre sul filo del grande equilibrio. Una gara decisa alla fine per una questione di centimetri. Onore a noi,

perché la prestazione è stata comunque buona. Torniamo a casa senza punti contro una delle rivali più forti del girone ma con la consapevolezza di potercela giocare con tutte sino a fine stagione».

Per la Gabbiano ora seconda trasferta consecutiva: domenica si vola in Sardegna, a casa del Cus Cagliari (fischio d’inizio alle ore 16).

Ufficio stampa Gabbiano Farmamed Mantova – press@topteamvolley.it