CISTERNA DI LATINA – Il Cisterna Volley, nonostante evidenti miglioramenti statistici, deve ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria dopo una quinta giornata sfavorevole. In attesa del recupero contro l’Itas Trentino, è la Cucine Lube Civitanova a prevalere sui pontini, sfruttando una netta superiorità a muro (7 punti per i marchigiani, contro il solo punto realizzato da Cisterna). Questo fondamentale si è rivelato decisivo per chiudere in tre set la sfida al Palasport di Viale delle Provincie.

La squadra di coach Falasca è rimasta in scia per lunghi tratti del match, rispondendo punto a punto a una Lube più attenta, in grado di limitare al massimo le rare defezioni. In termini percentuali i marchigiani hanno trovato maggiore incisività in attacco, con la regia attenta di Boninfante a gestire anche le situazioni più ostiche.

Tra i giocatori più in forma della formazione pontina, spicca Daniele Mazzone, autore di una prestazione positiva nelle recenti gare di campionato e protagonista contro Civitanova con 7 punti totali, di cui 1 a muro e un eccellente 75% in attacco, la miglior percentuale realizzativa della squadra. L’unico giocatore a raggiungere la doppia cifra per il Cisterna Volley è stato Theo Faure, che con 10 punti si consolida nella top 5 dei marcatori della Superlega. La partita ha segnato anche il ritorno nel sestetto titolare del capitano Michele Baranowicz, che ha messo in evidenza una gestione efficace degli attaccanti, dimostrandosi uno dei più continui nei tre set giocati.

Il centrale del Cisterna Volley Daniele Mazzone,  intervistato durante la trasmissione della Lega Volley After Hours, ha analizzato il momento della squadra:“Stiamo vivendo momenti altalenanti. Il nostro calendario è stato particolare: abbiamo affrontato subito le squadre ai vertici della classifica e ora ci aspettano scontri diretti a partire dalla prossima giornata. Eravamo consapevoli di queste difficoltà e, anche se può esserci sconforto, lo avevamo messo in conto. Personalmente credo che avrei potuto approcciare la preparazione con più accortezza. A trentadue anni il corpo richiede più tempo per entrare in forma e, quando avevo raggiunto una buona condizione, ho subito un altro stop. Sicuramente è stato un periodo sfortunato. Tuttavia, grazie all’esperienza, preferisco trarre conclusioni solo alla fine della stagione.”