After Hours, la SuperLega di notte
Speciale Del Monte® Coppa Italia: Boninfante, Vitelli, De Giorgi, Ortenzi, Falaschi, Buti e gli arbitri della Finale ospiti della diciottesima puntata

Le emozioni e l’analisi tecnica della Final Four Del Monte® Coppa Italia, con le voci dei protagonisti Boninfante (collegato dal pullman Lube) e Vitelli, oltre al commento alla Final Four di De Giorgi (ct della Nazionale Italiana) e di Massimiliano Ortenzi (Yuasa Battery Grottazzolina), entrambi presenti all’Unipol Arena, la corsa salvezza in SuperLega con lo scontro diretto fra Monza e Padova all’orizzonte, ed i progetti dell’Associazione Italiana Pallavolisti. Sono stati questi i temi principali nella diciottesima puntata di After Hours – La SuperLega di notte, di fatto interamente dedicata allo spettacolo della Final Four di Bologna, trasmessa in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Lega Pallavolo Serie Acon Andrea Zorzi, Andrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.

Ospiti della puntata numero 18 sono stati Ferdinando De Giorgi (allenatore Nazionale Italiana), Massimiliano Ortenzi (Yuasa Battery Grottazzolina), Mattia Boninfante (Cucine Lube Civitanova), Marco Vitelli (Rana Verona), Marco Falaschi (Sonepar Padova), gli arbitri della Finale di Coppa Italia Armando Simbari, Mauro Goitre, il responsabile degli arbitri Daniele Rapisarda e Simone Buti.

 

Mattia Boninfante (Cucine Lube Civitanova)

Mattia Boninfante (Cucine Lube Civitanova)

BALASO Il titolo di MVP della Final Four se lo è meritato tantissimo, ha fatto due partite incredibili. Si è fatto sentire, oltre che con le difese e le ricezioni, anche a livello caratteriale in mezzo al campo. Si è comportato da vero capitano e ci ha aiutato molto.
IL CAMBIO PALLA DELLA LUBEAbbiamo grandi centrali e grandi giocatori che attaccano la pipe. Cerco di sfruttare al massimo questo saliscendi che si crea. In questi due giorni, la giocata ha dato i suoi frutti.

 

Marco Vitelli (Rana Verona)

Marco Vitelli (Rana Verona)

LA DELUSIONE Il 17% in attacco nel secondo set? Abbiamo belle leve, belle altezze, ma se non sono supportate da una buona ricezione, la palla si stacca da rete e il muro arriva bene, fai fatica con tutti. Con Perugia la ricezione ha tenuto bene e ci ha permesso di fare un gioco meno scontato. Se la ricezione non arriva, devi fare un gioco un po’ più scontato e anche per giocatori come Keita e Mozic, che hanno attaccato credo sessanta palloni in due giorni, diventa dura.
DI TIE-BREAK IN TIE-BREAKAbbiamo dato tutto quello che avevamo. Se si analizza il cammino in questa Coppa Italia, nostro e della Lube, è costellato di vittorie al tie-break a partire dai Quarti di Finale. Al tie-break sono due o tre palloni che possono fare la differenza. In finale siamo partiti sotto 3-0 e non siamo mai riusciti a raggiungerli, anche perché abbiamo faticato in battuta e non siamo riusciti a recuperare il break.
L’INFORTUNIO DI DZAVORONOKSicuramente è capitato nel suo momento di forma migliore. A inizio anno era partito così così, ma in quel momento aveva trovato un buon feeling con Abaev, era fondamentale per la ricezione. Sicuramente ci manca, ma dire che Finale sarebbe stata con lui non si può. Abbiamo fatto due ottime partite, peccato per quel tie-break.
L’ENTUSIASMO DI VERONA Lo vediamo anche nelle partite casalinghe, c’è grande entusiasmo nella tifoseria e nella società, c’è voglia di crescere a piccoli passi. La squadra lo sente, c’è un clima molto bello. Anche quando abbiamo perso un paio di partite, questo non è venuto meno.

 

Massimiliano Ortenzi (Yuasa Battery Grottazzolina)

Massimiliano Ortenzi (Yuasa Battery Grottazzolina)

FINAL FOUR DEL MONTE® COPPA ITALIA Al netto del fatto che sono due squadre che a fasi alterne hanno attaccato con numeri importanti, Civitanova ha avuto una fase di cambio palla quasi per tutta la partita. Mi ha colpito la facilità con cui Balaso concede alla sua squadra 6-7 occasioni in più di break ogni set è qualcosa di incredibile. Sabato anche Laurenzano ha fatto grandi difese. Ma la differenza è stata tutta lì, quando hai 3-4 occasioni in più degli altri in set che finiscono tutti ai vantaggi, pesa molto. Sabato, sul 12-10 di Trento, Balaso ha fatto una difesa su un attacco muro a uno di Lavia, lì è girata la partita.
BELLA LUBECivitanova, oltre a essere molto in forma, gioca una gran bella pallavolo. Mi piace. E forse ieri rispetto a Verona ha battuto meglio.
BLACK-OUT OFFENSIVOVerona gioca spesso con palla lontana da rete. E, secondo me, è una squadra che vive molto sull’onda dell’entusiasmo, quando Keita rallenta un po’ magari si bloccano in fase di cambio palla. Poi è difficile attaccare sempre con quei muri lì davanti. Ma quando Stoytchev ha girato la formazione nel terzo set hanno ritrovato un po’ di tranquillità, lui è tornato ad attaccare con grandi numeri e la partita è cambiata un’altra volta.
IL JOLLY NIKOLOVQuando hai tante opzioni è sempre un sogno. Poi Nikolov è entrato alla grande in partita in finale. È stato bravo Medei a rimetterlo dentro.
LA PAUSA SUL PIÙ BELLO Prima di Trento abbiamo perso Zhoukouski per un infortunio e proprio a Trento non ha potuto giocare. Una settimana in più ci fa comodo, per provare a essere al completo con Milano. Dico “provare” perché ormai siamo abituati all’emergenza.
ATTACCHI E MURI A volte c’è la tendenza di chi ha un gran fisico a saltare tantissimo in alcune situazioni, quando invece magari basterebbe aspettare un po’ di più ed essere più ordinati. Ma è anche vero che ci sono attaccanti capaci sia di lavorare bene contro il muro sia di uscire dal muro, sia in altezza sia lateralmente, con delle grandi qualità.
LA CORSA SCUDETTOLa Coppa Italia è una manifestazione a sé, dipende molto come ci si arriva. E Perugia ci è arrivata con qualche difficoltà evidente. Anche la fase finale dei Play Off sarà qualcosa a sé, ma io vedo ancora Perugia un po’ avanti alle altre. È vero che è calata nei numeri nelle ultime settimane, ma fino alla partita con Trento avevano numeri stratosferici e quei numeri non li fai per caso. 

Ferdinando De Giorgi (Allenatore Nazionale Italiana)
LA FINAL FOURSono stati due giorni molto proficui, per quanto mi riguarda. Più che vedere quindici set, non potevamo chiedere. Sono stati due giorni molto interessanti. Non credevo che entrambe potessero arrivare in Finale. Ma hanno sfruttato bene la situazione, giocando una buona pallavolo. Sono stati due giorni belli da vedere sia per i tifosi sia per me, come attenzione su alcune situazioni.
A BONINFANTEIntanto complimenti, per aver giocato la sua prima Finale da titolare in SuperLega e per averla vinta. Complimenti anche per come sta giocando la stagione, che non è una cosa facile: sta sfruttando bene l’opportunità.
COLACI E BALASOColaci sembra ringiovanito, sembra avere dieci anni in meno. Ma son contento che sia stato dato il premio a Balaso, in quella squadra col ruolo di capitano è ancora più coinvolto e responsabilizzato. Anche Bottolo ha giocato benissimo.

 

Marco Falaschi (Sonepar Padova)

Marco Falaschi (Sonepar Padova)
FINALE INASPETTATAÈ stata una “due giorni” inaspettata. Al di là di tutto, Verona – Civitanova non credo fosse la Finale che tutti aspettavano. È stata una sorpresa e un bello spot per la pallavolo, anche se qualche imprecisione l’ho vista…
UNA FINAL FOUR SORPRENDENTE – Abbiamo visto due Semifinali diverse. Perugia – Verona è stata una Semifinale a due velocità, nei primi due set meglio Perugia, poi Verona è salita di livello complice una Perugia un po’ incerottata. In Trento – Civitanova, pensavo potesse vincere Trento, ammetto di aver sbagliato: in questo momento Civitanova e Grottazzolina sono le due squadre più in forma del momento. La Finale è stata particolare: tra due squadre arrivate inaspettatamente alla Finale, pensavo che Verona avesse qualcosina in più perché sta facendo numeri assurdi con l’attacco, anche se il gioco non è splendido. Alla fine, l’ha spuntata la Lube, ma è stata bella la reazione di Verona.
ATTACCHI E MURI Io guardo sempre all’errore del muro. Ma bisogna distinguere quando c’è la bravura dell’attaccante.
COPPA ITALIA E CORSA SCUDETTOSono ben contento che ci sia un’alternanza e che non sia sempre e solo un duello Perugia – Trento, come negli ultimi anni. Fa bene alla pallavolo, fa bene a uno sponsor come Giovanni Rana che ha contribuito molto alla visibilità della città di Verona, a una squadra come la Lube che ha cambiato tanto e bisogna fare un plauso al gran lavoro di Giuseppe Cormio, credo che patron Giulianelli sia contento di aver portato a casa il 26° trofeo. Felice anche per Medei, che era andato via dopo qualche Finale persa. Esatto, 7. Certo, alla Coppa Italia Perugia è arrivata con l’infermeria piena. Bisognerà capire come si arriverà ai Play Off, ma vedo un po’ più di equilibrio rispetto agli ultimi anni.
VERSO MONZA È una settimana importante, per entrambe. Loro sono messi un po’ peggio di noi ma giocano in casa. Noi cercheremo di fare il meglio possibile, contro una squadra che nessuno immaginava potesse essere in quella posizione. Proveremo a far sì che rimanga dietro di noi in classifica.
BONINFANTE NELLA LUBEMattia ha fatto bene, c’è poco da girarci intorno. Certo, in questo momento gli sta andando anche tutto bene, si è trovato nella squadra giusta per un palleggiatore giovane. Probabilmente Cormio è stato bravo in questo, mettere attorno a un palleggiatore di grande potenzialità dei ragazzi d’oro, creando un team perfetto che si muove all’unisono. Quando un palleggiatore è tranquillo e può permettersi anche di sbagliare qualcosa, viene tutto più facile.
LA CHIAREZZA DELLE SCELTE ARBITRALI Quando gli arbitri parlano fra loro, vado lì a provare a capire e dialogare. Il discorso di Fabio Soli era legato a un’invasione aerea. Nella nostra partita a Piacenza è capitata una cosa simile a noi, con Piacenza che ha protestato molto. Il problema è stato spiegare a Piacenza che era un’azione di muro perché la palla stava venendo nel nostro campo. Io sono molto sereno è tranquillo e cerco, nel mio piccolo, di aiutare per quel che posso.
I PROGETTI DELL’AIP Abbiamo confermato il trend di iscrizioni, siamo andati avanti con i progetti a livello europeo sul match fixing e sulla sensibilizzazione degli associati, progetto cofinanziato dall’Unione Europea. Abbiamo siglato accordi con l’Uil, essendo lavoratori dello sport. Arriveremo finalmente alla stesura del contratto collettivo, siamo vicini. C’è l’elezione federale nuova e anche lì ci siamo. 

SIMONE BUTI
LA FINAL FOURAl di là dei 9000 spettatori, cifre che a volte negli ultimi tempi diamo per scontate ma fino a qualche anno fa non lo erano, è stato bello assistere a tre partite di cinque set, combattute e decise da dettagli. A fare la differenza sono stati uno o due palloni. Tanto di cappello a questa manifestazione. Ricordo che facevamo i complimenti a Verona e alla Civitanova, ora ce le siamo trovate finaliste della Del Monte® Coppa Italia.
IL RUOLO DI CHI DECIDE Quando perdi una partita al tie break o ai vantaggi, ogni azione che vai a rivedere pesa. Ma quando sei in certe circostanze è difficile essere chiari. A volte su alcuni frame si può pensare che la palla sia dentro o fuori. Quando poi ci sono azioni che hanno bisogno di un’interpretazione dell’arbitro, la cosa si complica. E bisogna capire il ruolo di chi poi va a prendere una decisione.

 

Armando Simbari (Arbitro Finale Del Monte® Coppa Italia)

Gli arbitri della Finale di Coppa Italia insieme ai capitani, Balaso e Mozic

EMOZIONI DA FINALE Per una finale di Coppa Italia non si può parlare di normale amministrazione, anche se finiscono 3-0 sono partite che hanno un’adrenalina e un’emozione particolari. Ci siamo divertiti, è stato un 3-2 incerto fino alla fine, anche se molto altalenante nell’andamento del risultato. Direi che è stato un bello spettacolo per tutti, compreso lo staff arbitrale che si è molto divertito.
AUTOVALUTAZIONEChe voto mi do? Direi ampiamente sopra la sufficienza.
ASPETTANDO IL VIDEO CHECK La tempistica a volte è necessaria, anche per scambiarsi due parole nello staff arbitrale per trovare una soluzione che sia corretta dal punto di vista regolamentare e chiara da essere spiegata e vista dall’esterno.

Mauro Goitre (Arbitro Finale Del Monte® Coppa Italia)
FOCUS SULLA PARTITASono emozioni enorme quelle che ti danno questo sport e questo campo. Ti concentri su quello che devi fare, dopo i primi tre punti le emozioni spariscono: rimangono il campo, i giocatori, quello che devi fare.
ASPETTANDO IL VIDEO CHECK A volte è abbastanza complesso gestire il nervosismo in campo. Fra di noi, prima della gara, definiamo come comportarci in alcune situazioni. L’obiettivo è quello di stringere i tempi più possibile, ma a volte non ci si riesce.

Daniele Rapisarda (Referente Commissione Arbitri Ruolo A)
LO SFOGO DI SOLI DOPO LA SEMIFINALELe dichiarazioni? Non c’è bisogno di particolari reazioni, mi confronto spesso con Soli. Chiaro che un’intervista di 30 secondi, dopo una sconfitta in Semifinale di Coppa Italia, non è una situazione ideale. Certo, non voglio sminuire quello che ha detto. In ogni gara ci sono situazioni dubbie e ci possono essere errori, la conduzione perfetta dell’arbitro non esiste. Lavoriamo per ridurre gli errori al limite e una continuità interpretativa. L’unica risposta possibile è garantire che da questa parte c’è una continua analisi di tutte le situazioni, un continuo confronto, un continuo cercare di individuare gli errori, che è il primo passo per migliorare. Nessuna attività è a zero rischio. Per l’invasione aerea, le regole sono oggettivamente complesse. Il tocco di palla sullo spazio avverso ha una condizione oggettiva, dove io tocco la palla, e due condizioni soggettive, capire se la palla sta andando verso il campo di chi la tocca e se c’è un giocatore della stessa squadra che sta cercando di giocare la palla e ha una reale e concreta possibilità di giocarla. Una situazione che io devo cercare di chiarire in pochi frame sul maxischermo.
SOGGETTIVITÀ E UNIFORMITÀStiamo lavorando parecchio per riuscire a uniformare la soggettività di 115 arbitri. Non è semplice. Ed è un percorso che è difficile possa portare all’uniformità assoluta. Anche sul dentro/fuori, mi sono accorto che la stessa palla veniva letta in maniera diversa, a partire dalla considerazione dell’ombra. Anche lì si è cercato di rendere più uniforme la valutazione e credo che oggi si vedano i risultati. Non sono gli arbitri che fanno le regole. Il Video Check sull’invasione area me lo sono trovato, ha risolto moltissimi problemi ma ci sono situazioni che guardi e dici: questa è a metà, 50 e 50.
GLI ARBITRI DELLA FINALE A loro darei voto 9, sono stati bravissimi.