L’ex ct azzurro, attuale coach della Bulgaria, plaude alla scelta dello schiacciatore classe 2003 e usa parole al miele anche per Marchisio, Antonov e Fedrizzi
Grottazzolina – Metti un caldo sabato sera di giugno, un viaggio in macchina ed un violento acquazzone alle porte di Milano. Sembra quasi l’inizio di un romanzo, e invece è il racconto del preciso momento in cui ci siamo messi in contatto con Gianlorenzo “Chicco” Blengini, ex ct azzurro e della Lube Civitanova, attuale coach della nazionale bulgara. Da poche ore rientrato in Italia al termine della VNL, Blengini è in viaggio in macchina verso casa e, alle porte di Milano, la strada viene inondata da un violento temporale. La nostra chiamata arriva quando è fermo sotto ad un cavalcavia insieme ad altri malcapitati, nell’attesa che la tempesta riduca la propria intensità e gli permetta di proseguire in quell’ora di viaggio che ancora gli manca per arrivare nella sua Torino.
Ne approfittiamo, vista la sua grande cordialità, per chiedergli un po’ di cose sulla Yuasa Battery del prossimo futuro. Più volte si sono incrociate le strade, negli ultimi anni, tra Blengini e Grottazzolina, nelle numerose amichevoli estive disputate quando era sulla panchina della Lube Civitanova. Giusto per non tornare troppo indietro nel tempo, gli ultimi quattro anni (dal 2021), dopo che per ben sei stagioni è stato ct della Nazionale maschile azzurra.
Le nostre prime domande vanno ovviamente sull’ultimo arrivato, lo schiacciatore bulgaro classe 2003 Georgi Tatarov, su cui Blengini va dritto al punto: “Georgi ha disputato 12 partite con me in VNL, credo sia stato in assoluto uno dei giovani più impiegati, visto che l’ho sempre messo in campo. E’ sicuramente tra quelli che hanno messo in mostra miglioramenti più rapidi, e questo è inevitabilmente figlio della sua grande maturità. Ha una attitudine al lavoro e all’impegno, non comuni per un ragazzo della sua età, e queste doti unite ad una grande elevazione ed intelligenza di gioco fanno sì che se dovesse proseguire sulla strada intrapresa potrà diventare davvero un giocatore importante. E’ molto serio, sta bene in gruppo. E’ coraggioso, ambizioso, ma anche molto ben disposto nei confronti degli altri, tanto che si relaziona con grande maturità anche nei confronti di persone di maggiore età, come me che sono di una generazione diversa dalla sua”.
Parole al miele dunque, quelle dell’attuale selezionatore della Bulgaria, molto felice del fatto che uno dei rampolli della nazionale da lui allenata possa avere la preziosa occasione di mettersi alla prova in uno dei campionati più competitivi al mondo: “Per tutto il mese di luglio continueremo il nostro percorso insieme in nazionale, dopodiché lo lascerò nelle ottime mani di Massimiliano (Ortenzi ndr), con cui abbiamo condiviso diverse idee nelle ultime settimane, e sono contento che possa allenarsi in un contesto come quello di Grottazzolina.”
Contesto in cui ha trovato terreno fertile anche un altro atleta, oggi punto fermo del roster Yuasa, ovvero Andrea Marchisio, vice Balaso dal 2019 al 2021 in maglia Lube con Blengini in panchina: “Su Marchisio c’è poco da dire, è un giocatore ormai stabilmente conosciuto, è stato senza dubbio uno dei migliori liberi di A2 e dunque in Superlega credo sia uno di quelli che, in questo gruppo, ci sta con più diritti dal punto di vista curricolare. E’ un ragazzo con cui ho condiviso momenti bellissimi, vittorie, e che giustamente dopo l’esperienza lunga e vincente alla Lube come riserva è andato a cercare continuità di campo e l’ha trovata, secondo me, dimostrando le sue qualità.”
Ma, come detto, Blengini non è solo ct della Bulgaria ed ex Lube; per lui infatti parlano non una né due ma ben sei stagioni da coach della nazionale italiana, dal 2015 al 2021, condite peraltro da un argento olimpico a Rio 2016, e prima un bronzo europeo ed un argento nel mondiale giapponese, entrambi nel 2015. L’occasione è dunque ghiotta per chiedergli anche di altri due atleti della Yuasa Battery che parteciperà al prossimo campionato di Superlega, ovvero Oleg Antonov e Michele Fedrizzi.
“I ricordi che mi legano ad Oleg sono molto belli, non aveva ancora lunghi trascorsi da schiacciatore dopo aver fatto per tanti anni l’opposto. E’ stato un percorso lungo e bello, dove abbiamo lavorato tanto per completarlo tecnicamente nei fondamentali di seconda linea. Abbiamo vissuto momenti fantastici insieme, come l’argento alle Olimpiadi di Rio, e ricordo anche di avergli dato fiducia in un momento per noi molto importante e delicato, ovvero la partita decisiva per qualificarci per Tokio dove lo feci giocare titolare al posto di Lanza contro la Serbia, gara poi vinta 3-0. Negli anni successivi ha sempre messo in mostra grande capacità di gioco e solidità, che lo hanno reso un giocatore di altissimo livello. Attacco e battuta sono le sue carte vincenti, e senza andare troppo indietro nel tempo appena due stagioni fa a Taranto fece un gran campionato, sono sicuro potrà dare tantissimo a Grottazzolina anche perché è un ragazzo dal grande cuore.”
Riguardo Fedrizzi, invece, pochi sanno che fu proprio Blengini a volerlo con sé in Nazionale: “E’ vero, nel 2017 Michele passò un lungo periodo col gruppo, poi non partecipò all’Europeo perché chiaramente vanno fatte delle scelte. La sua carriera è stata un pochino limitata da piccoli problemi fisici che in allenamento o in partita non gli consentivano di essere sempre al 100%, ma ha una battuta incredibile e ho visto che nell’ultima stagione a Grottazzolina siete stati molto bravi nel gestirlo, permettendogli di giocare con grande continuità. Complimenti ed un grande in bocca al lupo!”
Viva il lupo, sempre. Anche nel caso della Yuasa Battery, che sa che dovrà lottare con ogni arma per evitare di essere “sbranata” dalle grandi e che, proprio per questo preciso obiettivo, si sta attrezzando con costrutto e senza snaturarsi.