Porto San Giorgio – La sfida con Padova, in programma per domenica 20 ottobre alle ore 18, è ormai alle porte. Che non sia un momento semplice in casa Yuasa Battery è cosa risaputa: le assenze forzate di due elementi cardine della squadra, quali Fedrizzi e Petkovic, è una tegola difficile da sopperire, soprattutto per una neopromossa che per adattarsi al ritmo delle grandi è costretta a correre al doppio della velocità. Dopo l’ottimo avvio contro Monza, infatti, tutti erano coscienti della difficoltà di provare a portare via punti da Modena, per giunta senza Fedrizzi. C’era, però, piena coscienza di potersi giocare i successivi tre incontri contro Verona, Padova e Taranto, due dei quali in casa. Poi all’improvviso la tegola Petkovic, e tutto di nuovo da riprogrammare. Dovrà mostrare tantissima resilienza la Yuasa Battery, fino al completo recupero del roster nella sua interezza, e dovrà farlo in fretta, già a partire da domenica: “La sfortuna c’è – racconta con grande serenità coach Ortenzi – ma è qualcosa su cui non possiamo fare nulla. Possiamo solo allenarci al massimo, spingere nel lavoro in palestra, provare a costruirci un’identità pur con queste difficoltà. Bisogna essere disposti a soffrire ancora di più, e la crescita di squadra passa anche attraverso questi momenti. Prima o poi le cose gireranno verso il meglio e noi dobbiamo essere pronti.”
L’obiettivo si sposta dunque sull’avversaria di turno: “Padova? Tutte le squadre sono di alto livello, chiaro che ci sono alcune costruite per la salvezza e altre costruite per stare in alto. Noi dobbiamo ragionare per vincere ogni set e ogni gara. Padova è una squadra che sa stare bene in campo, con dei giocatori capaci di giocare una buona pallavolo, hanno un buon servizio. Dovremo essere bravi nel cambio palla e in casa rischiare anche qualcosa in più per risolvere alcune situazioni a nostro vantaggio.”
Fiducia nei giovani dunque, ingaggiati in estate per essere inseriti gradualmente, ed invece catapultati anzitempo in campo con l’onere di provare ad essere immediatamente protagonisti: “Tatarov e Cvanciger – continua l’allenatore – sono ‘finti giovani’, dico io, vengono da importanti percorsi in nazionale dove hanno vissuto esperienze significative, più di altri ragazzi più grandi. Hanno bisogno di lavorare e stare in questo livello per crearsi adattamenti. Il brutto è che la Superlega va veloce, dura poco e bisognerà sempre trovare un equilibrio tra queste cose. Hanno ora l’occasione per dimostrare cosa sanno fare, per farsi notare ma soprattutto per dare il proprio contributo alla squadra. Mi auguro che riescano a fare una buona gara entrambi, che sarebbe buono per loro ma soprattutto per la squadra.”
Pragmatica e saggia anche la lettura del match da parte di Oleg Antonov: “Contro Padova sarà una gara difficile come tutte, sta a noi entrare in campo con il giusto approccio nonostante le assenze. Ci stiamo preparando per questo, in settimana, in palestra. La cosa più importante per noi, ora, è avere grande entusiasmo in campo, nelle gare e in allenamento. Siamo un gruppo unito, che si sta costruendo, ma in cui tutti sono pronti a dare il 100%.”
Non si scompone, il campione di casa Yuasa, quando gli viene chiesto cosa sia necessario fare per provare a portare a casa un risultato positivo nonostante le pesanti assenze: “Bisogna giocare bene, non pensare tanto all’avversario ma a noi stessi, a quello che facciamo noi in campo. Ognuno deve dare il proprio contributo alla squadra, e questa deve essere la chiave non solo per la gara con Padova, ma per tutto il campionato”.