Yuasa Battery, coach Ortenzi dopo il capolavoro di Prata: “Vogliamo continuare a spingere così”
GROTTAZZOLINA – Una battaglia, come ormai ci ha abituato “el clàsico” tra Prata e Grottazzolina. Un ambiente caldo, curato, con 1500 sostenitori pronti e preparati a stringere la Yuasa Battery nella morsa. Ed un primo set dominato dai friulani, cui la trappola stava davvero riuscendo. “Il primo set lo abbiamo perso male – esordisce coach Ortenzi nel riavvolgere il nastro di un match dalle mille emozioni – abbiamo anche avuto delle occasioni, ma non siamo riusciti a sfruttarle, abbiamo avuto troppa fretta e siamo stati imprecisi, potevamo mettere un po’ di pressione ed invece non ci siamo riusciti. Nel secondo, però, siamo rientrati con un piglio diverso. Spingendo subito al servizio siamo riusciti a prendere un vantaggio che si è rivelato poi fondamentale per portarlo a casa. La chiave del match è stata il terzo set, dove ci hanno messo grandissima pressione con il servizio fino a metà; noi però siamo stati bravi a tenere botta a risolvere situazioni difficili. Nel finale ce la siamo giocata,e guadagnata con le nostre armi, è entrato Vecchi ed ha fatto molto bene sin dal primo servizio, c’è stato qualche errore dall’altra parte e poi quando si riprende un po’ di fiducia diventa tutto più semplice, credo che la partita si sia decisa tutta sul terzo set.”
Dopo una partenza in cui la Tinet è riuscita a tramortire gli avversari, la reazione della Yuasa Battery è stata quella di un animale ferito. Ma quello che forse più ha impressionato, aldilà dei valori tecnici visti in campo da ambo le parti, è stata la tenuta mentale della squadra grottese, capace di tirarsi fuori dalle sabbie mobili trascinandovi dentro, inesorabilmente, l’avversario di turno. Una squadra, quella grottese, che ha dimostrato di aver fatto tesoro di ogni partita ed ogni esperienza, di tappa in tappa, incluse le sconfitte. “Ai ragazzi ho detto che il nostro è un percorso – prosegue il coach nella sua disamina – e nei percorsi ci sono dei momenti no dove le cose non vanno come vorremmo e poi ci sono i momenti in cui le cose girano nel verso giusto, in cui giochi la tua pallavolo, e porti a casa delle partite facendo delle cose egregie. Noi siamo in testa ed abbiamo in testa il nostro obiettivo di giocare ed allenarci così, di godere delle cose belle che facciamo, e di saperle sfruttare. Siamo a metà percorso, abbiamo delle armi che stiamo mettendo in mostra e vogliamo continuare a spingere così. Il lavoro dei ragazzi stasera è stato di grande sacrificio, quando a Prata entrava la battuta siamo stati messi in difficoltà e siamo stati bravi a rimanere calmi.”
Una squadra che ha vissuto il seguito di un folto nucleo dirigenziale, salito sabato in Friuli col chiaro intento di provare a far sentire meno soli i ragazzi di fronte ad un pubblico e ad un ostacolo tecnico davvero di notevole caratura. Un veloce saluto alla squadra in hotel dopo un viaggio di oltre cinque ore, e poi via a scortare Vecchi e compagni sin dentro un caldissimo PalaCrisafulli. “E’ l’entusiasmo che ci spinge a fare bene, è la benzina che ci porta ad andare avanti e ci fa lavorare come società a produrre tanto ed a lavorare in un certo modo senza tante ansie. Dobbiamo essere realisti, non siamo soli, ci sono molte squadre che vogliono vincere e questo è un campionato molto difficile. Noi dobbiamo pensare a fare la nostra pallavolo. Nel frattempo, però, è doveroso ringraziare tutti, ci sentiamo seguiti e questo è bellissimo.”
Tre punti davvero dal grande peso specifico, ed ora arriva subito un’altra trasferta difficile, contro una squadra importante come Brescia. “Un’altra partita importante contro una squadra con un bel sestetto – conclude Ortenzi – Ora torniamo a casa, ci rilassiamo, ci godiamo un po’ questa bella vittoria e poi penseremo subito a prepararci al meglio consapevoli del fatto che per portare a casa punti servirà un’altra gran partita. Andremo lì e ce la giocheremo a viso aperto, con grande tranquillità.” La tranquillità di chi sa che, aldilà della classifica (bellissima), il futuro è ancora tutto da scrivere.