Pazza OmiFer strepitosa che, reduce dalla sconfitta di domenica scorsa in casa dell’ultima in classifica Marcianise, questa settimana riceve la capolista, va sotto di due set e, proprio quando non rimaneva che l’onore delle armi, mette il turbo e realizza un altro capolavoro in rimonta battendo Macerata al termine di un fantastico tie-break.

C’era l’entusiasmo delle grandi occasioni dentro e fuori dal rettangolo di gioco al “PalaSurace” per il big match tra i padroni di casa della “Franco Tigano” e la prima della classe Macerata, scesa in campo con il dente avvelenato dopo la bruciante sconfitta ai quarti di coppa Italia fra le mura amica, proprio per mano dei calabresi, al termine di un incontro epico, anche quello consumatosi al tie-break, un lunghissimo tie-break tanto da sembrare un set ordinario. Prima del fischio d’inizio, minuto di silenzio in memoria del calciatore sardo Gigi Riva, “rombo di tuono”, leggenda del calcio italiano scomparso nei giorni scorsi.

Macerata morde e stecca al servizio, a fasi alterne; la “Tigano” prende le misure agli avversari e si porta avanti 6-4 grazie a un Peppino Carbone da qualche settimana in grande spolvero, ai missili terra-aria del polacco Stabrawa che piegano le mani al muro maceratese e ai “monster block” di Gitto e Francesco Corrado. Primo allungo dei palmesi che si portano a +3 dagli ospiti dopo due poderose martellate di capitan Gitto: 8-5. Un’indecisione in fase di difesa della “Tigano” consente alle canotte bianco-rosse di portarsi prima ad una sola lunghezza di distanza e poi al pareggio. Adesso è 8-8. Gioie e dolori da parte di Stabrawa che prima consente ai suoi di portarsi nuovamente in vantaggio salvo peccare di imprecisione per due volte consecutive. All’esito del primo video-check sul secondo attacco del forte schiacciatore palmese il tabellone dice 9-11 per i marchigiani. Fotocopia del secondo controllo moviola su azione di Peppino Carbone: 9-12. Non basta la sortita vincente dell’italo cileno Rau, Macerata mura addirittura su Stabrawa e allunga sull’11-14. I marchigiani danzano sul Fall, Palmi tiene il passo con una magia di Cottarelli ma l’ennesima palla out di Stabrawa mantiene il risultato sul +3 per gli avversari. Quando i punti di distacco si fanno quattro, sul 13-17, Porcino decide di chiamare il primo time-out della gara per regolare le corde dei giallo-blu. Al rientro in campo, Corrado prima colpisce con una gran legnata ma poi fallisce la battuta, momento di maggiore di difficoltà per i palmesi che però riescono a contenere la capolista con il solito Carbone e con un altro monster block targato Rau. Ai venti per prima però ci arriva Macerata: 16-20 il punteggio. Gioca sul muro Lazzaretto, poi sbaglia il servizio, tabellone sul 17-21 e anche mister Castellano chiama il time-out. Nicolò Casaro passa di primo tempo e anche al servizio, con un ace, portando i suoi sul 17-23: ancora un time-out per Palmi quando i punti di stacco dagli avversari diventano sei. Sussulto di orgoglio dell’OmiFer che mette a segno un doppio punto e accorcia sul 19-24; poi, errore al servizio per Carbone, out il muro di Rau: 19-25 e il primo set è di Macerata.

Si ritorna in campo per il secondo set con Macerata che tenta di sorprendere le casacche giallo-blu con un doppio ace ma la reazione dei palmesi è davvero travolgente, grazie all’abilità di Peppino Carbone, alla potenza di Stabrawa e alle barricate a muro di Rau e Corrado, autori di due strepitosi “monster block”: Palmi adesso conduce per 6 punti a 4. Ma all’OmiFer non basta: infierisce con Cottarelli e approfitta di un’imprecisione dei marchigiani per allungare sull’8-4. Nella loro fase di miglior gioco, i ragazzi di coach Porcino subiscono però il ritorno degli ospiti che accorciano le distanze fissando il punteggio sull’8-7 e costringendo il tecnico dei palmesi a chiamare nuovamente il time-out. Al rientro, Macerata pareggia i conti con un bel muro di Michele Orazi. Adesso si procede punto a punto, con errori al servizio da una parte e dell’altra, botta e risposta tra Gitto e Lazzaretto e un super Corrado che fa partire un razzo imprendibile: il tabellone dice 13 pari che diventa 15-15 dopo gli score di Nicolò Casaro e capitan Gitto. Assoluto equilibrio tra le due squadre in campo che avvicendano il vantaggio per poi tornare in parità. Quando i punti sono 17 per entrambe, mister Castellano reputa possa servire un time-out per dare una svolta al set. Ma le forze in campo continuano ad annullarsi e, malgrado qualche diagonale di pregio, la partita continua a soffrire di pareggite: 19-19. Ai venti ci arriva però ancora Macerata con un primo tempo vincente di Fall. Gli ospiti trovano la quadra per uscire dalle secche e riescono ad allungare a +3: 20-23 adesso il punteggio. Il ventunesimo punto per la “Tigano” arriva grazie ad un errore in battuta di Lazzaretto, subito dopo il muro di Cottarelli porta i padroni di casa a -1: 22-23. Macerata trova però il punto del doppio set ball, annullato prima da una gran botta di Francesco Corrado, 23-24, e poi dal polacco Stabrawa. È di nuovo pari: 24-24. Passa sulla parallela Casaro per il 24-25 e poi un ace dell’ex Marsili consegna il set ai marchigiani che adesso conducono per due a zero.

Il terzo set si apre come era finito il secondo: Palmi e Macerata si fronteggiano punto a punto, ad incidere tra le fila del giallo-blu capitan Gitto, Stabrawa, Carbone e Corrado mentre marchigiani sempre pericolosi con Casaro e Lazzaretto. È così fino al 5-5, poi le canotte bianco-rosse tentano un primo allungo portandosi sul 5-7. La reazione della “Franco Tigano” però non si fa attendere con Carmelo Gitto, sinonimo di sicurezza. L’OmiFer si dimostra ancora molto lucida in fase di gioco, nonostante i due set di svantaggio, colpisce con il polacco Stabrawa e si avvantaggia di due incertezze, tra cui un errore in battuta, degli avversari per portarsi a -1 dagli ospiti: 9-10 sul tabellone. Macerata però esce fuori bene e stacca Palmi di ben 5 punti. Il risultato adesso è di 9-14 per gli ospiti. Sebbene in vantaggio, i marchigiani faticano a chiudere la gara per come potrebbero mostrando un gioco comunque molto lento. Ne approfitta la “Tigano” che, dopo un discusso videocheck, un out di Lazzaretto e un attacco vincente di Stabrawa accorciano sull’12-14. Un super muro di Francesco Corrado fa sobbalzare dai sediolini tutto il palazzetto, da 9-14 Palmi si porta adesso a meno uno, sul 13-14 e ci crede ancora. E infatti, poco dopo, arriva il pareggio, sancito da un altro video check. Sanfilippo mura un attacco della “Tigano” che risponde con i diagonali vincenti del solito Pawel “Power” Stabrawa e di Peppino Carbone: 17 pari. È capitan Gitto poi a completare l’opera e ad infiammare il “PalaSurace” portando i suoi sul 18-17. Macerata prima c’è e si vede con una bella parallela, poi sbaglia grossolanamente in battuta, e l’OmiFer si mantiene ancora avanti sul 19-18. Stabrawa viene murato per la seconda volta in partita, Macerata pareggia, 19-19 e arriva ancora una volta per prima ai venti punti grazie a un muro fuori di Palmi. È un gran monster block invece quello di Fall: 19-21 per gli ospiti e coach Porcino chiama il time-out. Accorcia la “Tigano”, ancora con Carbone, tra i migliori in campo, per poi raggiungere il pareggio, sul 21-21, con un ace di Stabrawa. Poi un super Rau a muro porta l’Omifer in vantaggio: 22-21. Stabrawa continua a mandare staffilate dall’altra parte in battuta e, in serie, l’ultima è out per il 22 pari ma è Corrado con una schiacciata poderosa a riportare avanti Palmi: 23-22. Poi si supera con una giocata d’astuzia che sorprende gli avversari: 24-22, due set ball per l’OmiFer e time-out Macerata. La chiude un ace di Peppino Carbone. 25-22 e 2 set a 1, sempre per Macerata.

Si torna sul rettangolo di gioco con un altro spirito, consapevoli che l’impresa, ovvero la rimonta, non è impossibile, Palmi ci crede e intende giocarsi le sue carte fino all’ultimo secondo. È sempre Corrado a trascinare la squadra che comunque sembra girare bene e non accusare stanchezza. Macerata continua a peccare di precisione al servizio e di lentezza in fase di gioco. In questa prima frazione di set si procede comunque punto a punto. Check e contro-check per stabilire se l’attacco del solito Corrado è “in” o “out”, ma, a video, l’invasione dei marchigiani la vedono tutti: è 4.2, anzi, 5-2 grazie ad uno strepitoso ace di Maccarone. Poi è Cottarelli a giocare d’astuzia spiazzando il muro avversario. Banca Macerata vive forse il momento più difficile della gara ma non si arrende. L’ex Marsili fa ace e accorcia a -1, la “Tigano” prova a dettare i tempi e, dopo aver subito il pareggio, si riporta avanti con Stabrawa che, poi, però sbaglia la battuta e, nell’azione successiva, il tocco a rete. Adesso è Macerata ad essere avanti per 9-10. Nessuna delle due compagini però, come è capitato spesso nei set precedenti, riesce a staccare l’altra, e si va vanti mordi e fuggi, punto a punto, pareggio su pareggio. Gli ospiti poi passano con Penna e il muro di Zornetta ma è out il servizio successivo. Ancora pari sul 12-12. A Zornetta, che colpisce ancora con un bel pallonetto, risponde il polacco Stabrawa; ancora Zornetta che supera il muro avversario e, subito dopo, invasione dei marchigiani; out il servizio di Corrado, martellata di capitan Gitto, 15-15 e si procede così sul filo del pareggio. L’OmiFer affonda con un doppio Stabrawa, Macerata mura Corrado, ma Peppino Carbone sfodera un “monster block” fenomenale: è 18-17. Lo emula Corrado subito dopo. Ai venti ci arriva l’OmiFer con un muro-fuori su attacco di Corrado. Macerata adesso è nel pallone, un’azione d’attacco viene spedita clamorosamente fuori e coach Castellano chiama il time-out: 21-18. Si torna in campo ed è Palmi spettacolo: Stabrawa sfonda la difesa avversaria con un missile Patriot ed esulta mettendosi a fare flessioni per terra; poi ancora un muro pazzesco; il palazzetto è impazzito: siamo sul 23-18. Stavolta il muro è di capitan Gitto che vuol dire set point. Ci pensa Corrado. Uno show incredibile in soli quattro punti. 25-18. La rimonta è compiuta. Due set pari e si va al tie-break.

Il tie-break inizia con un ace di “Power” Stabrawa, certificato dal video-check. Poi è sempre il polacco, scatenato più che mai a bucare il muro avversario che non può fare altro che mandare fuori. Ancora un ace: il fuoriclasse palmese è una macchina da guerra. Macerata in estrema difficoltà manda out l’ennesima palla, e coach Castellano chiama ancora il time-out: 4-0 Palmi. Si torna in campo, la palla al servizio è ancora di Stabrawa che forse vuol vincere la partita da solo: è il terzo ace! Il polacco manda in visibilio il pubblico, l’estasi è momentaneamente interrotta dal punto di Fall, per il 5-1 ma è ancora “the monster” Stabrawa a colpire: Stabrawa 6 – Macerata 1. Il settimo punto porta la firma di Cottarelli, adesso il “PalaSurace” è una bolgia infernale; poi è ancora out l’attacco di Macerata, lo dice anche il check e il tabellone segna 8-1 per Palmi. Si cambia campo con questo incredibile parziale. I marchigiani cercando di riprendersi dallo shock con un muro di Sanfilippo ma non basta: è out il servizio di Casaro: 9-2 per l’OmiFer. Poi a segno va Lazzaretto, l’OmiFer risponde con la classica martellata al centro di capitan Gitto, Stabrawa piega il muro avversario ed è 11-4 OmiFer. I sussulti dei marchigiani sono sempre ad opera di Lazzaretto che porta i suoi a -4 da Palmi ma le canotte giallo-blu sono scatenate: il doppio muro di Peppino Carbone vale il 13-7; l’impresa è quasi fatta. Ace del marziano Stabrawa, visto che non bastano più aggettivi per definire la sua forza: 14-7 Palmi, time-out Macerata e si rientra con ben 7 match ball per i calabresi. Basta il primo! Palmi straordinaria compie un’altra fatica epica.

 L’intervista:

A fine partita abbiamo sentito uno dei protagonisti del match, il forte schiacciatore dell’OmiFer Pawel Stabrawa che, in pratica, ha monopolizzato l’intero tie-break. “Innanzi tutto – ha evidenziato – voglio fare i complimenti agli avversari, perché è stata davvero una partita tosta e piena di emozioni, anche per il pubblico che ha assistito al match. Quest’anno, -ha aggiunto il polacco – noi sappiamo soffrire come abbiamo dimostrato anche nella partita valida per i Quarti di Coppa Italia, sempre contro Macerata, quando stavamo perdendo 2-1 e loro avevano la palla per chiudere la partita. Ci abbiamo creduto sempre, siamo stati sul campo insieme con tutte le forze che potevamo mettere al momento ed è questa la nostra arma più importante”. Un’OmiFer piccola con le piccole e grande con le grandi? “Non voglio dire che con le squadre meno grandi facciamo qualcosa di diverso – ha rimarcato Stabrawa – senza trovare giustificazioni, probabilmente c’è stato un periodo brutto per noi: non avevamo equilibrio, non avevamo il ritmo dell’allenamento perché alcuni di noi stavano male, quindi – ha continuato – adesso è la prima settimana che abbiamo potuto allenarci in dodici. Spero che la partita di oggi segni nuovamente un ritorno al gioco che sappiamo fare e che ci piaceva fare fino all’ultima partita di Coppa, quando abbiamo dimostrato di saper superare le difficoltà, rimanere sempre in campo, uniti con tutte le nostre forze. Secondo me, – ha concluso – se giocheremo tutte le gare come oggi, possiamo arrivare veramente oltre e farci un bel regalo alla fine del campionato”.

Il tabellino:

OmiFer Palmi 3

Banca Macerata 2

Set: 19-25; 24-26; 25-22; 25-18; 15-7

Palmi: Cottarelli 11, Iovieno ne, Gitto 13, Donati (L), Stabrawa 23, Maccarone 4, Russo, Corrado 16, Rau 4, Pellegrino, Carbone 10. All. Gianluca Porcino

Macerata: Marsili 5, Orazi 1, Pahor, Owusu, Fall 9, Penna 3, Casaro 22, Sanfilippo 2, Scrollavezza, Ravellino (L) ne, D’Amato ne, Gabbianelli (L), Zornetta 12, Lazzaretto 16. All. Maurizio Castellano

Arbitri: Marco Colucci e Giorgia Spinnicchia