Dulcis in fundo. Il Volley Savigliano è lieto di annunciare l’ultimo innesto in vista della stagione sportiva 2024/25 di Serie A3 Credem Banca. Nella prossima annata, Mauro Sacripanti vestirà, infatti, la maglia biancoblu.

Classe 1998, di Roma, Mauro è uno schiacciatore che, nonostante la relativamente giovane età, vanta già una grande esperienza. Cresciuto nelle giovanili della squadra della capitale, ha fatto il suo debutto tra i “grandi” in Serie C nel lontano 2012/13, con la maglia del Lazio.

Da lì, una vera e propria scalata: dopo aver esordito anche in Serie B2 con il club laziale, si è trasferito a Segrate, in B1, preludio al salto in Serie A2 a Civita Castellana dal 2015, quando fu compagno di squadra (e di stanza) di Andrea Galaverna. Quindi, il ritorno a Roma, Anguillara (in Serie B) e l’ultimo quadriennio in Serie A3, con le maglie di Aversa (dal 2020 al 2022), Tuscania e Bologna. Nei quattro anni nella terza serie nazionale ha messo a referto 1144 punti, 295 dei quali nel 2023/24 in Emilia.

Nel suo palmares scintilla la Coppa Italia di Serie A2, conquistata con Civita Castellana nel 2018, oltre a una vittoria di regular season in Serie A3 con Aversa e un terzo posto in Coppa Italia di Serie A3 con Tuscania.

Ora, l’approdo a Savigliano, già affrontata nella passata stagione: “Da avversario lo scorso anno ho incontrato tanta professionalità e un ambiente che mi è piaciuto tantissimo. Poi, ho avuto modo di parlare con i dirigenti e con coach Bulleri e ho avuto impressioni bellissime. È stato, proprio per questo, un sì immediato. Voglio mettermi in gioco ancora nel girone del Nord, provando magari a giocarmela in una zona di classifica migliore rispetto allo scorso anno. Mi aspetto di divertirmi tanto, perché conosco tanti ragazzi del roster e ritrovo anche il mio vecchio amico “Gala”. Ho ancora tanto da imparare, pur avendo vissuto già un po’ di anni in queste categorie. Voglio crescere ancora e so che in questo gruppo posso farlo. Avremo anche alcuni giocatori “meno giovani”, che ci daranno sicuramente una mano. Non vedo l’ora che sia settembre per raggiungere il gruppo e iniziare a lavorare” – le sue prime parole.