A pochi giorni di distanza dal rientro in città dopo la lunga trasferta di Cisterna, Rana Verona scende di nuovo in campo per il penultimo appuntamento dell’anno solare, che vale per la terza giornata del girone di ritorno di Regular Season. Gli scaligeri riceveranno al Pala AGSM AIM giovedì 26 dicembre una Grottazzolina rinsavita e in prossimità dell’impegno, è intervenuto in conferenza stampa Coach Stoytchev per dare una panoramica sulla gara.

Queste le sue parole: “Per la partita contro Grottazzolina ci sono due aspetti da considerare: il primo è l’importanza della gara dopo la vittoria contro Cisterna e non dobbiamo essere consapevoli; non è facile e scontato ottenere punti, perché Grottazzolina non appena l’avversario abbassa il livello o la concentrazione, ne approfitta e riesce a giocare bene, come si è visto contro Modena. Rispettiamo tutte le società e dobbiamo preparare bene il match. Il secondo è che loro hanno battitori forti, quindi dovremo ricevere bene per tenere le battute di Petkovic, Fedrizzi, Antonov e Tatarov per avere una buona costruzione nella fase di cambio-palla ed evitare che entrino in serie. Hanno un opposto che ha coraggio ed esperienza, mi aspetto che gestisca bene le situazioni, sia di palla alta che spinta. Dobbiamo tenerlo bene sotto controllo e soprattutto saper gestire bene la palla quando abbiamo noi la palla in mano. Ovviamente ci aiuta il nostro servizio, perché se li teniamo staccati da rete questo favorisce la fase di break point. Abbiamo pochi giorni, ma dobbiamo stare concentrati e concedere pochi spazi a loro”.

Ha poi aggiunto: “All’andata Cisterna ci aveva messo in difficoltà e non era scontato che avremmo vinto in casa loro. Hanno un buon livello di cambio-palla e dovevamo tenerli staccati da rete, ma questa volta hanno avuto percentuali basse. Non era facile, anche per la nuova situazione senza Dzavoronok. Quando manca un atleta di esperienza e di buon livello tecnico, è difficile sostituirlo. Per noi è difficile, ma questo dà chance a giocatori meno esperti su cui puntiamo come Sani e adesso vedremo qual è la sua risposta. Non è l’unica possibilità, perché abbiamo la variante con Jensen opposto e Keita schiacciatore o con Chevalier schiacciatore: cercheremo sempre di tenere un equilibrio nel nostro gioco. Noi siamo tutti con Donovan. Quando capitano episodi del genere nello sport è un peccato. Lui era preparato fisicamente, si impegnava in ogni momento e si è fatto male in una situazione quotidiana che ricorre spesso nella pallavolo, è un atterraggio che lui fa anche in allenamento. Per questo, non sappiamo come sia successo, ma fa parte dello sport. Gli diamo il nostro pieno appoggio e gli auguriamo un buon recupero”.

Sani ancora non ha raggiunto il livello che serve a lui e a noi. Ha bisogno di continuità nel gioco e maggiore chiarezza nei colpi sia in attacco che in battuta, dove potenzialmente è forte. Deve acquistare questi due fondamentali ad alto livello. Se succede saremo di nuovo una squadra bilanciata, perché avevamo trovato un buon equilibrio con Dzavoronok. Adesso diamo fiducia a Sani”.

“Crescita in trasferta? È un segno di maturità – ha detto il Coach – Quando vinci set complicati fuori significa sia che funziona il sistema sia che i giocatori sono lucidi nei momenti clou. Spesso la partita si decide nei piccoli dettagli, ma non solo a fine set. Le squadre forti accelerano subito e poi è difficile raggiungerle. Se ci sono quattro/cinque punti di distacco bisogna rischiare tutto e diventa complicato. Sono contento che quando giochiamo in trasferta stiamo dando questi segnali di maturità, con tanti giocatori che iniziano ad accelerare quando serve. Se il giocatore entra in serie dopo aver conquistato un punto importante ne giova tutta la squadra. Questo voglio vedere come sistema di gioco. Inizia a funzionare, ma dobbiamo ancora migliorare tanto nella gestione della palla e nella tecnica. Il giocatore esperto lo metti nelle migliori condizioni, stabilisci l’intesa con il palleggiatore, dai qualche indicazione sull’attacco, poi lui è bravo a gestire le varie situazioni. Nella nostra squadra il processo è più complesso, ma sono contento perché ci dà la possibilità di crescere di più”.